Paura tanta, danni nessuno. È andata così alle 0.39 di ieri quando in piena notte la terra ha cominciato a tremare. L’epicentro della scossa è stato localizzato nel Golfo di Sant’Eufemia, nello specchio di mare davanti ad Acconia di Curinga, a 18 chilometri a Sud Ovest della città ed a 14 chilometri a Sud di Gizzeria Lido. La magnitudo è stata di 3.7 e la profondità di 2 chilometri. Questo secondo il bollettino del Centre sismologique euro-mediterranee e riportato dal database dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Non sono state registrate altre scosse nell’arco della giornata. Tanti i lametini che hanno sentito tremare la terra sotto i piedi, soprattutto chi in quel momento si trovava sui piani alti degli edifici. C’è stata comunque molta calma visto che il “115” dei vigili del fuoco non è stato subissato da telefonate allarmanti. Soltanto una donna ha chiesto un vero e proprio intervento a casa sua, un antico edificio del centro storico di Nicastro recentemente ristrutturato. La casa presentava piccole crepe in più punti, ma quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto hanno constatato che si trattava soltanto di problemi agli intonaci, niente di preoccupante per le strutture portanti dell’immobile. S’è trattato di suggestione e apprensione. La scossa è durata pochi secondi, che nonostante l’ora tarda sono bastati a fare scattare un tam tam di telefonate ed sms in tutta la città e nell’hinterland. La scossa infatti è stata avvertita anche a Pizzo, Amantea e Catanzaro Lido. Il tam tam è arrivato immediatamente anche su Facebook, il social network in cui di notte si ritrovano migliaia di persone. Che nel momento della scossa di terremoto hanno comunicato a tutti quanto hanno avvertito. Dopo i primi attimi di paura ognuno in città stava con le orecchie tese per ascoltare eventuali sirene vaganti di mezzi dei pompieri o delle forze dell’ordine, ma in città è continuato il silenzio notturno. Segno positivo, non era successo nulla di disastroso. Ci sono lettori che tra le o.45 e le 2 di ieri hanno spedito email alla redazione lametina della Gazzetta del Sud in cerca di informazioni più dettagliate sul terremoto. Alcuni erano convinti che il disastro s’era verificato lontano, e che in città fosse arrivato solo la “coda” d’una scossa molto più forte e dirompente. Poi ognuno s’è messo a caccia di notizie immediate su Internet ed in televisione, facendo zapping tra i canali di “news”. Paura anche in casa di una signora preoccupatissima soprattutto per suo figlio che avrebbe dovuto fare gli esami di scuola media. «Non vorrei che il mio Luca dovesse saltare l’esame e l’anno scolastico, ha tanto studiato e non sarebbe giusto». Ma Luca ieri mattina è andato tranquillamente a scuola a sostenere il suo esame, la sua mamma non gli ha detto nulla per non fargli aumentare la tensione, c’è tanto tempo ancora per raccontargli delle sue paure.
Gazzetta del Sud – Vinicio Leonetti