HOPE OWIEIeri mattina una pattuglia della Stazione Carabinieri di Palermo Oreto, impegnata in un servizio di controllo del territorio e di contrasto agli stupefacenti, ha tratto in arresto Owie Hope, nata in Nigeria classe 1989, residente a Cagliari.

La donna era appena scesa in via Oreto, da un pullman proveniente Roma, quando i Carabinieri l’hanno notata mentre cercava di allontanarsi senza dare nell’occhio. Fermata ed identificata è stata sottoposta a controllo e trovata in possesso di un pacco contenente oltre 1 chilo di marijuana, divisa in vari panetti di cellophane cosparsi di unguento al mentolo, allo scopo di eludere i controlli delle unità cinofile.

La donna accompagnata in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata tratta in arresto e tradotta presso la casa circondariale del Pagliarelli.

L’odierno è solo l’ultimo brillante risultato, in ordine temporale, nel contrasto agli stupefacenti dei Carabinieri della Stazione Oreto.

Alla fine del mese di luglio, i militari, avevano fermato in Piazza Cairoli due persone:

SONY DSCIsibor Mary, nata in Nigeria classe 1993, residente a Roma, e Amende Ramatu, nata in Nigeria classe 1983, residente a Roma. Le due provenienti da Roma viaggiavano con il figlio della ISIBOR di appena un anno, non credevano di dare nell’occhio, ma il controllo dei Carabinieri aveva permesso di rinvenire nella loro valigia ben 8 chili di marijuana.

A metà del mese di agosto, era finito in manette Onyebuchi Peter nato in Nigeria classe 1981 residente a Palermo. Anche lui sottoposto a controllo mentre scendeva dall’autobus di linea Roma – Palermo, veniva trovato in possesso di una valigia contenente oltre 2 chili di marijuana, avvolti in due involucri di cellophane, e cosparsi di caffè in polvere e di 750 € in contanti.

Alla fine del mese di agosto era stata arrestata Omoile Mercy, nata in Nigeria classe 1986, domiciliata a Palermo. La donna, scesa dall’autobus di linea Roma – Palermo era stata fermata e controllata dai Carabinieri, che avevano rinvenuto e sequestrato due pacchi avvolti in involucri di cellophane, e cosparsi di caffè, contenenti oltre 2 chili di marijuana.

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