Una banale lite per motivi sentimentali degenerata in tragedia. E’ morta cosi’, a 17 anni, Carmela Petrucci, uccisa a coltellate nell’androne condominiale in via Uditore a Palermo. Nell’aggressione e’ rimasta ferita anche la sorella Daniela, di un anno piu’ grande. E l’assassino, secondo la polizia, sarebbe proprio l’ex fidanzato di Daniela, incapace di rassegnarsi alla fine della relazione sentimentale: Samuele Caruso, 23 anni, palermitano, bloccato nei pressi della stazione ferroviaria di Bagheria, dove stava per salire su un treno. Al momento e’ sottoposto a fermo, in attesa che la magistratura vagli la sua posizione. Le due sorelle, figlie di un dipendente della Corte dei Conti e di un’impiegata della Regione siciliana, frequentavano assieme l’ultimo anno del liceo classico Umberto I, ed erano nella stessa classe. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, la nonna le aveva prelevate all’uscita da scuola e le aveva accompagnate a casa dove ad attenderle davanti al portone ci sarebbe stato Samuele che avrebbe avuto un diverbio con Daniela: Carmela, intervenuta nel tentativo di difenderla, e’ stata colpita in modo mortale.

L’omicida ha poi colpito anche Daniela prima di fuggire. La polizia lo ha rintracciato grazie al segnale del suo telefono cellulare: a fare il suo nome e’ stata proprio la sorella di Carmela, poco prima di essere trasportata in ambulanza all’ospedale “Cervello”, dove e’ ricoverata non in pericolo di vita. Gli inquirenti hanno seguito anche le tracce di sangue che Caruso, feritosi alla mano durante l’aggressione, ha seminato e che hanno portato i poliziotti fino a piazzale Giotto, capolinea di autobus: qui presumibilmente il ragazzo e’ salito su un mezzo pubblico. Caruso non si era rassegnato alla conclusione del rapporto decisa dalla ragazza nei cui confronti aveva maturato col tempo una morbosa gelosia ed una pressione assillante. (AGI) .

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