Lo scorso fine settimana il Nucleo Radiomobile Carabinieri di Palermo, in Corso dei Mille, traeva in arresto il titolare di un’attività a seguito di un controllo presso una panineria-rosticceria. I militari dell’Arma dall’ispezione del misuratore dell’Enel, accertavano che sul contatore era stato posizionato un grosso magnete a forma di parallelepipedo e pertanto richiedevano l’immediato intervento di una squadra specializzata della società Enel, che accertava che il magnete utilizzato dall’interessato, permetteva di calcolare solo il 2 % de consumo reale.
I controlli dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono continuati senza sosta anche nel corso della settimana, per prevenire e reprimere i furti di energia elettrica la cui recrudescenza sembra non avere sosta, complice forse, una condizione economica particolarmente difficile.
Tra allacci abusivi e sistemi di sottrazione “fai da te”, per ridurre i consumi e quindi pagare meno, i Carabinieri si trovano a dover fronteggiare una variegata tipologia di interventi nel settore nonché, un’utenza di trasgressori piuttosto varia che và dalla casalinga, al pensionato, dall’impiegato, al commerciante fino al piccolo imprenditore.
Le attività di controllo di seguito specificate, tutte svolte in zona Brancaccio, hanno consentito di trarre in arresto per il reato di furto aggravato :
- S. a. , nato a Palermo, classe 1984, ivi residente, gestore di un impianto di distribuzione di carburante, aveva alterato il contatore relativo all’impianto di illuminazione del detto impianto con l’utilizzo di un magnete, che ivi, vi era posto e, sequestrato poi dai Carabinieri. Con l’ausilio dei tecnici dell’Enel si è potuto accertare che tramite l’utilizzo del suddetto magnete si riduceva l’assorbimento dell’ energia elettrica con una decurtazione pari a più del 90%. Con il sensibile risparmio, il gestore dell’impianto si poteva permettere infatti l’uso di diversi fari alogeni che emettevano un notevole fascio di luce. L’uomo, già sottoposto a rito per direttissima dopo la convalida dell’arresto è stato condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa e pertanto rimesso in libertà.
- B. g., nato a Palermo, classe 1979, ivi residente, titolare di un panificio. E’ bastato “staccare” il misuratore dell’energia elettrica, per constatare che l’intera illuminazione si disattivava ad eccezione del forno elettrico industriale e dell’impastatrice. Si richiedeva pertanto l’intervento immediato sul posto di personale dell’ENEL al fine di verificare eventuali allacci abusivi. Il personale dell’Enel, non potendo riscontrare esternamente la presenza di un eventuale allaccio cd. volante, dopo aver smantellato il muro posto sul retro e al di sopra misuratore, accertavano che sopra la nicchia che contiene il contatore, vi era murato un cavo avente “sezione 4X16 mmq”, allacciato direttamente alla linea elettrica principale della rete elettrica pubblica, previo danneggiamento della “guaina isolante” da dove veniva realizzato l’allaccio abusivo. Così facendo l’autore del fatto reato era riuscito a collegarsi alle tre fasi ed al neutro, alimentando direttamente il forno elettrico industriale e l’impastatrice. Per alimentare il solo forno elettrico, è stato accertato che vi era un assorbimento illecito di energia elettrica fino a 45.000 Watt, affermando con assoluta certezza che il danno procurato all’ENEL era stato consistente. Il personale ENEL provvedeva immediatamente al ripristino dei luoghi e consegnava ai Carabinieri il cavo quadripolare utilizzato per l’allaccio abusivo che venivano posti sotto sequestro. Per i motivi di cui sopra esposti, il titolare dell’attività di panificazione è stato tratto in arresto con l’accusa di furto aggravato.
- G. f., nato a Palermo, classe 1962, ivi residente, titolare di un’ esercizio commerciale che si compone di due ambienti separati, di cui uno adibito a macelleria e l’altro a mini-market, che al momento del controllo era in piena attività lavorativa. A seguito di controllo inerente la fornitura dell’Enel si appurava che il contatore era ubicato all’interno del locale macelleria, in una nicchia ricavata nel muro, con attinente sportellino chiuso. Sulla parte sinistra del contatore era attaccato un grosso magnete, di forma parallelepipedo. Contestualmente si richiedeva l’intervento di una squadra dell’Enel che, a seguito di verifica, accertava che, tramite il marchingegno adottato per mezzo dell’utilizzo del magnete, il trasgressore riusciva a creare un errore percentuale negativo nella registrazione di energia e potenza del 77%. Anche in questo caso, si provvedeva al distacco della fornitura mediante lo scollegamento del cavo Enel che alimentava il misuratore e sequestrare il contatore, al fine di eseguire ulteriori verifiche tecniche. Gli stessi operatori-verificatori Enel, tenendo conto della potenza impegnata contrattualmente, pari a 11,00 Kw, e all’errore percentuale riscontrato nella misura, potevano ipotizzare che il danno nei confronti dell’Enel fosse molto consistente. All’interno dell’esercizio, in particolare nella macelleria, risultavano presenti, tutti alimentati elettricamente, tre banchi frigo, una cella frigorifera, una bilancia elettrica, un tritacarne elettrico, le plafoniere per l’illuminazione, tutte attive, e che, all’interno del minimarket adiacente, vi erano un banco frigo alimentare, di circa metri tre di lunghezza, nonché nr. 5 banchi espositori-elettrici, della lunghezza di circa un metro cadauno, nr. due pompe di calore, un’affettatrice elettrica, una bilancia elettrica, una grattugia elettrica, tutti elettroutensili al momento attivi, e in considerazione che tre grossi fari illuminavano l’ingresso del negozio, all’atto del controllo erano tutti in funzione. Rilevato che a carico dell’indagato sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di furto aggravato di energia elettrica, G. f., veniva tratto in arresto.
Sia il titolare del panificio che della macelleria, sono stati giudicati con rito direttissimo conclusosi con la convalida degli arresti e rimessi in libertà.
Il personale dell’Enel ha provveduto al distacco della fornitura realizzata con allacci abusivi che alimentavano le attività commerciali, calcolando il danno cagionato dall’indebita appropriazione di energia elettrica in svariate decine di migliaia di euro.
Per ultimo, in Belmonte Mezzagno, i Carabinieri della locale Stazione, hanno denunciato in stato di libertà due uomini ed una donna, S. v., classe 1982; B. r., classe 1985; S. d., classe 1980, che avevano collegato illecitamente, le prime due le rispettive abitazioni residenziali mentre il terzo, quella dei locali box.
Di seguito si forniscono i dati relativi agli arresti e le denunce, eseguite dai Carabinieri dall’inizio dell’anno fino alla data odierna, relativi ai furti di energia elettrica e truffa:
- nr. 36 persone tratte in arresto, di cui 34 uomini e 02 donne;
- nr. 56 persone denunciate in stato di libertà di cui 44 uomini e 12 donne.
Tra questi varie categorie: casalinghe, impiegati, disoccupati, pensionati, commercianti, ambulanti, ristoratori, giostrai, fruttivendoli, macellai, panetterie, associazioni sportive, pregiudicati e persone sottoposte agli arresti domiciliari nonché nullafacenti e cittadini extracomunitari.