carabinieri arresto pusherPalermo 22 gennaio 2014 – La Legione Carabinieri di Sicilia, Comando Provinciale di Palermo ha diramato, in data odierna, il seguente comunicato stampa: << I Carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo hanno condotto, dalle prime ore del mattino, una vasta operazione antidroga, con l’esecuzione di 32 misure cautelari in carcere  emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, Dott. Nicola AIELLO, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, per avere, in concorso tra loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, detenuto ai fini di spaccio e ceduto a più persone sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana ed eroina (artt. 110 e 81 cpv C.P. e 73 D.P.R. 309/1990).

L’esecuzione dei provvedimenti conclude una complessa attività investigativa sviluppata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo San Lorenzo sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo                                (Procuratore Aggiunto Dott.ssa Teresa PRINCIPATO e Sostituto Procuratore Dott. Siro DE FLAMMINEIS).

Le indagini, sviluppate dal marzo al giugno 2013, prendono spunto dalle evidenze raccolte dai Carabinieri nel corso di pregresse attività che avevano già mostrato l’importanza nel mercato degli stupefacenti di un quadrato cittadino inserito nel quartiere “Zisa”, ove si dipana un dedalo di viuzze, tra cui le vie Gualtiero Offamilio, Matteo D’Aiello, Bernardo Cabrera e Regina Bianca, monopolizzate dagli illeciti traffici dei malviventi che le presidiano quotidianamente, ad ogni ora, e divenuto punto di riferimento per qualsiasi soggetto che voglia acquistare facilmente dello stupefacente.

Con l’intento di disarticolare in maniera definitiva il gruppo criminale, capace di sopravvivere e rinnovarsi nonostante le numerose operazioni di contrasto portate sinora a termine dalle Forze di Polizia, gli investigatori hanno predisposto un complesso sistema di videosorveglianza, dotato di moderni strumenti tecnologici, garantendo una costante e quotidiana osservazione degli illeciti traffici, da qui il richiamo alla figura mitologica del “dio falco”, HORUS, divinità onnipresente ed onniveggente, da cui trae nome l’indagine.

Sono stati sufficienti pochi mesi per raccogliere le prove necessarie ad individuare e descrivere con dovizia di particolari l’attività di un gruppo di persone dedite – in concorso tra loro –  allo spaccio di sostanze stupefacenti, dandosi il cambio in veri e propri turni di lavoro[1].

A riscontro delle 33 ordinanze eseguite oggi sono state documentate 2.322 “cessioni”, per presunti introiti giornalieri di circa 2.000 euro, che hanno portato, in soli 75 giorni di attività, a:

–     segnalare 29 persone alla Prefettura di Palermo ex art. 75 D.P.R. 309/90 per “uso personale di sostanze stupefacenti”;

–     arrestare 13 persone e denunciarne altre 3 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;

–     sequestrare quasi 2 kg di HASHISH e MARIJUANA nonché  EROINA per un valore complessivo di svariate migliaia di euro, oltre alla somma contante di 1.000 euro circa, provento dell’illecita attività di spaccio.

Nel periodo successivo alla conclusione delle attività, i Carabinieri hanno, inoltre, documentato la continuità e persistenza degli illeciti traffici, procedendo ad altri 3 arresti in flagranza nei confronti di altrettanti pusher operanti in quelle vie, sequestrando complessivamente 65 g circa di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.

L’attività di spaccio

Nell’ambito del quartiere è stata individuato un gruppo di persone dedite – in concorso tra loro –  con differenti profili di responsabilità in ragione delle diverse funzioni e compiti, alla sistematica cessione “al minuto” di sostanze stupefacenti, dotato di comuni fonti di approvvigionamento della sostanza, basi logistiche utili per lo stoccaggio, il taglio ed il confezionamento dello stupefacente[2] da piazzare sul mercato in un’attività considerata come un vero e proprio “lavoro” dai giovani pusher, come testimoniato da un sms inviato da un indagato alla propria fidanzata: “….. sto andando a lavoro se tutto và bene ok in tal caso se entro oggi non ricevi sms mio stasera alle 20.15 guardati il TGS però nella tua stanza e non con i tuoi…”.

Oltre a tale gruppo, attivo esclusivamente nello spaccio di hashish e marijuana, nelle adiacenti vie Regina Bianca e Stefano de Perche, sono state monitorate attività di spaccio di eroina, compiute da soggetti indipendenti, ma riconducibili tutti alla famiglia FERNANDEZ. Documentando tali illecite attività, si è appurato come alcuni pusher dell’adiacente piazza di spaccio erano altresì “clienti” dei FERNANDEZ, dai quali si rifornivano frequentemente di dosi per uso personale.

Tra gli indagati emergono le figure di 2 soggetti, appartenenti ad altrettante famiglie di spicco del quartiere, BAGNASCO Vincenzo (cl. 1983) e GIARDINA Gaspare (cl. 1985), entrambi nullafacenti e censurati per reati specifici. Dalle indagini, inoltre, è emersa la partecipazione di altre famiglie della zona negli illeciti traffici, come dimostrato dai diversi e stretti rapporti di parentela intercorrenti tra gli indagati, nonché dalle veementi reazioni di tutti gli abitanti del quartiere in occasione degli interventi delle forze dell’ordine. In effetti, si è evinto che gli illegali traffici costituiscono l’unica vera e propria fonte di sostentamento di interi nuclei familiari residenti nel quartiere, per i cui componenti queste attività costituiscono la principale occupazione quotidiana. Tali interessi hanno assicurato la pressoché totale connivenza degli abitanti della zona, i quali avevano tutto l’interesse a non ostacolare le condotte illecite degli spacciatori.

Nella piazza operavano costantemente, su turni giornalieri (mattina – pomeriggio – sera), 2/3 soggetti che fungevano da “pusher”, “cassieri/rifornitori” e “vedette”. Per rendere più complessa l’individuazione della cessione e la configurazione del reato, gli spacciatori operavano in totale sintonia tra loro effettuando gli scambi in concorso (nessuno aveva mai la disponibilità diretta ed immediata di un quantitativo di droga che potesse di per sé integrare la detenzione ai fini di spaccio) sotto la stretta sorveglianza delle vedette che provvedevano sia ad avvertire del passaggio di pattuglie delle Forze dell’ordine che ad indirizzare gli acquirenti (non solo tossicodipendenti ma anche insegnanti, artisti, infermieri, imprenditori), altamente “fidelizzati”, come testimoniano scene di soggetti che, dopo essere stati fermati e segnalati per uso personale dai militari, tornavano a comprare la droga, mostrando anche il verbale di sequestro appena ricevuto. In un’occasione, durante il monitoraggio dell’attività di spaccio, un militare fermava addirittura il proprio insegnante delle scuole medie, cinquantenne, rinvenendo nella sua disponibilità con grande stupore una dose di eroina appena acquistata…. era stato il suo educatore!

I numerosi interventi effettuati dai Carabinieri, a riscontro dell’attività di indagine in corso, hanno permesso di stilare una sorta di “prezzario” della droga, a seconda del tipo di sostanza stupefacente e del peso della singola dose:

MARIJUANA

5 € la dose da 1 g

HASHISH

5 € la dose da 1 g

10 € la dose da 2 g

EROINA

15 € la dose da 0,25 g

20 € la dose da 0,50 g

30 € la dose da 1 g

Nell’ambito del gruppo, i ruoli di Pusher o Vedetta erano assolutamente intercambiabili anche nell’arco della medesima giornata. In caso di arresto di alcuni spacciatori, il gruppo garantiva la prosecuzione dell’illecita attività, la quale assumeva in alcuni momenti l’aspetto di una vera e propria “catena di montaggio”, come testimoniano le immagini riprendenti file di auto in coda, in attesa del proprio “turno”.

In particolare, nei momenti immediatamente successivi agli interventi delle Forze dell’Ordine, i soggetti più esperti si occupavano di controllare i vari nascondigli per recuperare eventualmente del “materiale” non trovato dai militari, redistribuire lo stupefacente ai nuovi spacciatori, reindirizzare il traffico di acquirenti nella più stretta e meglio controllabile via Bernardo Cabrera, oltre a consultarsi per comprendere le dinamiche di quanto accaduto ed adottare le opportune contromisure.

In tal senso, infatti, si è constatato come la profonda conoscenza del territorio e la scaltrezza dei correi, abbia permesso, in tempi brevi, il danneggiamento e l’asportazione di alcune delle telecamere installate per monitorare più da vicino ed in maniera più dettagliata gli illeciti traffici.

Il gruppo era dotato, altresì, di vari punti di stoccaggio della “merce” e del denaro “guadagnato”. Infatti, oltre ai nascondigli utilizzati dai pusher, predisposti nelle immediate vicinanze della zona di spaccio (motorini, usci delle porte, segnali stradali, passaruota delle auto, grondaie, fori nei muri e nei marciapiedi, persiane, aiuole), alcuni indagati  provvedevano a depositare periodicamente il denaro raccolto in un magazzino in via Cabrera, mentre lo stupefacente veniva dislocato in vari depositi, via via più distanti dall’area di smercio quanto maggiore era la quantità di droga da occultare. Tra i soggetti maggiormente occupati in tale delicato compito vi era BERTOLINO Rosario, che con estrema attenzione provvedeva a depositare e ritirare le quantità più ingenti di stupefacente, previamente consegnategli da BAGNASCO e GIARDINA, da un magazzino sito in Fondo Rubino Muratore. Qui i militari, nel corso dell’attività, rinvenivano circa 900 grammi di marijuana, in gran parte già suddivisi in dosi pronte per la vendita, e 230 g di hashish suddivisi in stecche.

Particolare emblematico dell’indifferenza e della connivenza degli abitanti del quartiere nei confronti degli spacciatori è costituito dalle riprese di:

–        bambini che giocano tranquillamente a pochi passi dai pusher, impegnati nelle illecite attività, e con cui spesso dialogano;

–        proprietari dei mezzi utilizzati quali nascondigli per lo stupefacente che, consapevoli di tale attività, chiedono “gentilmente” ai pusher di cambiare luogo di occultamento poiché devono andare via.

Nell’arco dell’indagine sono stati documentati migliaia di scambi che hanno permesso infine di arrestare tutti gli spacciatori al dettaglio che, in concorso tra loro, operavano mantenendo attiva la piazza giorno e notte. Tra gli altri, un giovane casertano, arrestato dai Carabinieri per ben 2 volte in 6 giorni, il quale, per giustificare la sua presenza nel capoluogo siciliano, raccontava di essersi trasferito a Palermo per fare il “pasticciere”.



[1] In occasione di alcuni arresti in flagranza di reato di pusher, i soggetti hanno affermato di percepire una paga giornaliera di circa 100 euro.

[2] Le indagini hanno comprovato che tutto lo stupefacente veniva ceduto con identico confezionamento (involucri di cellophane trasparente chiuso con la spillatrice per la marijuana; stecche prive di involucro per l’hashish; involucri di plastica colorata chiusi “a caldo” per l’eroina).>>

SOGGETTI TRATTI IN ARRESTO

 

  1. AIDI Michele, nato a Palermo il 10.06.1991
  2. AMATO Alessandro, nato a Palermo l’08.05.1978
  3. ARGENTO Antonino, nato  a Palermo il 13.10.1977
  4. BAGNASCO Domenico, nato a Palermo il 30.08.1981
  5. BAGNASCO Giovanni, nato a Palermo il 23.03.1989
  6. BAGNASCO Giuseppe, nato a Palermo l’08.12.1982
  7. BAGNASCO Vincenzo, nato a Palermo il 02.04.1983
  8. BERTOLINO Rosario, nato a Palermo il 31.08.1969
  9. BONO Salvatore, nato a Palermo il 19.04.1984

10. CARDINALE Anna, nata a Palermo il 07.10.1962

11. CORRADENGO Gaetano, nato a Palermo il 09.03.1982

12. CORRADENGO Giuseppe, nato a Palermo il 03.02.1992

13. DE LISI Gaetano, nato a Palermo il 10.03.1978

14. DE LUCA Carmelo, nato a Palermo il 04.08.1992

15. FERNANDEZ Fabio, nato a Palermo il 23.08.1975

16. FERNANDEZ Salvatore, nato a Palermo il 06.05.1973

17. GARGANO Antonino, nato a Palermo il 25.03.1978

18. GARGANO Riccardo, nato a Palermo il 05.04.1994

19. GARGANO Vincenzo, nato a Palermo il 19.04.1993

20. GIARDINA Gaspare, nato a Palermo il 25.03.1985

21. GRASSO Salvatore, nato a Palermo il 27.05.1989

22. IMERA Giuseppe, nato a Palermo il 23.07.1982

23. INTRAVAIA Antonino, nato a Palermo il 17.08.1989

24. LA CORTE Francesco, nato a Palermo il 12.10.1987

25. LIGA Salvatore, nato a Palermo il 09.09.1989

26. MACHI’ Umberto, nato a Palermo il 12.06.1987

27. ORLANDO Paolo, nato a Caserta il 10.03.1988

28. PEDALINO Raimondo, nato a Palermo il 13.05.1991

29. PONTIDORO Giuseppe, nato a Palermo il 20.08.1971

30. RANDAZZO Stefano, nato a Palermo il 16.01.1993

31. SAMMARCO Matteo, nato a Palermo il 09.08.1994

32. STUPPIA Antonio, nato a Palermo il 28.07.1994

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *