(Foto dal web) – «Una emergenza che sta rientrando grazie all’intervento del prefetto Antonio Reppucci che ha emanato nuove ordinanze per il conferimento dei rifiuti dei paesi del basso ionio soveratese». Parla in maniera ottimista l’assessore all’Ambiente del Comune di Montepaone, Roberto Sestito, di ritorno dall’incontro con il prefetto catanzarese che già nei giorni scorsi aveva voluto dialogare con i Comuni di Stalettì, Montepaone, Montauro, Gasperina e Squillace per tentare di trovare una soluzione al problema dei rifiuti che, nel pieno della stagione estiva, hanno invaso le strade dei paesi. Un fenomeno dovuto alla difficoltà di poter riversare i rifiuti nelle discariche di Alli e Pianopoli che, fino ad ora, avevano accolto i mezzi comunali e privati per il riversamento ma che, in piena emergenza, avevano bloccato il servizio. La decisione del prefetto Reppucci è stata chiara: ad Alli solo i rifiuti del capoluogo mentre per i paesi del basso ionio la possibilità di usufruire di una discarica del crotonese. «L’emergenza è stata superata – spiega Sestito – con il momentaneo distaccamento dalla discarica di Alli, in attesa che entro i primi dieci giorni di settembre tutto torni alla normalità. Abbiamo incontrato il rappresentante del Governo nazionale nella speranza di avere notizie confortanti per il futuro. Pare che non si costruirà in Calabria un terzo inceneritore ma che in attesa dell’ampliamento delle discariche di Alli e Pianopoli si procederà con la creazione di fossi sul territorio regionale per depositare i rifiuti solidi urbani che via via si andranno a raccogliere su tutto il territorio». L’assessore continua poi confermando le voci che vedrebbero i sindaci del basso ionio uniti nel chiedere un risarcimento danni per le maggiori spese affrontate nei periodi di emergenza. Intanto si torna a parlare di differenziata in un paese che aveva avuto una buona risposta al servizio attuato negli anni passati. Rimane però in Calabria, come in altre regioni del Sud d’Italia, la necessità di non vanificare un servizio che in passato non aveva senso attuare visto che poi i rifiuti destinati al riciclaggio finivano nelle discariche comuni. Se la differenziata però in maniera unanime viene vista come unica soluzione, gli amministratori denunciano un’altra anomalia che vede l’assenza dalle discussione dell’assessore regionale all’ambiente Pugliano «unico – conclude Sestito – ad avere voce in capitolo e competenza sulla differenziata».

Gazzetta del Sud dell’1 settembre 2011  – Sabrina Amoroso

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