carabinieri005Nella mattinata odierna, all’esito di una attività d’indagine svolta dalla Stazione Carabinieri di Soverato, i militari denunciavano in stato di libertà tre soggetti per un tentato furto di una autovettura, avvenuto negli ultimi giorni del mese di gennaio, in Montepaone Lido.

In particolare, i tre individui, nel pieno pomeriggio, avvicinatisi ad una Fiat Panda, parcheggiata nei pressi della chiesa di quel comune, nella frazione marina, in circa una ventina di secondi, riuscivano ad aprire il vano portabagagli dell’autovettura, il cofano anteriore e la portiera, danneggiandone le serrature di apertura.

Tuttavia, oramai pronti per avviare il motore con l’utilizzo di una centralina (cosa che avrebbe richiesto soltanto altri pochi secondi), desistevano dal crimine e si allontanavano velocemente dalla zona, dopo aver visto approssimarsi al luogo una autovettura dell’Arma, in servizio di perlustrazione per la prevenzione dei reati.

I Carabinieri della Stazione di Soverato, comunque, hanno ricevuto la denuncia del tentativo di furto da parte della vittima proprietaria dell’automezzo e, di concerto con le altre attività investigative, hanno iniziato l’indagine volta all’identificazione dei rei.

Dopo pochi giorni, R.A., classe 1996, A.D., classe 1988, e B.G., classe 1986, già conosciuti alle Forze dell’Ordine e con precedenti specifici, venivano convocati nella caserma della Compagnia Carabinieri di Soverato e, esperite le formalità di rito, denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Nei confronti dei responsabili l’attività dell’Arma non si è conclusa, restando in attesa della definizione del procedimento per l’emissione del foglio di via obbligatorio dai comuni di Soverato e Montepaone. Stessi provvedimenti adottati dai militari della Stazione Carabinieri di Gasperina allorquando, pochi giorni orsono, hanno intercettato una autovettura, ferma in una zona di campagna poco distante dal centro di Montepaone Lido, con a bordo quattro soggetti non del posto e già noti alle Forze dell’Ordine per reati specifici in materia; gli operanti, non ricevendo dagli stessi motivazioni valide sul perché sostassero in quella zona, avviavano, dopo perquisizioni e identificazione, le procedure del caso.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, mirato in primis alla prevenzione di tali reati predatori, in secundis alla repressione tramite attività investigative, non si arresta, assicurando, soprattutto nei luoghi di maggior afflusso, una presenza costante e cospicua di militari con compiti perlustrativi, confidando sempre nell’ausilio, sempre fondamentale per il primo e repentino intervento, della cittadinanza tutta.

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