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Ha radici che rimandano a epoche lontanissime la processione “U territoriu’, in onore di sant’Andrea Avellino che si è svolta ieri con la partecipazione di quasi cinquemila fedeli, giunti da ogni regione. «Per seguire lo stesso tragitto e per permettere alla processione di attraversare i binari, le Ferrovie dello Stato, anche quest’anno, hanno concesso una speciale autorizzazione”, ha spiegato Antonio Arcidiacono. Circa dodici ore di cammino lungo sentieri e viottoli, lungo la spiaggia e attraverso la fiumara Assi, portando in spalla il busto ligneo del patrono. Una vera festa di popolo, un serpentone umano formato da bambini – il più piccolo Marco, di 18 mesi, giunto con i genitori dalla lontana Val di Susa – da tanti giovani ed emigrati, visibilmente emozionati. Come il signor Siciliano, ultrasettantenne che alla partenza ha sussurrato: «Spero di farcela…». La celebrazione eucaristica in San Giuseppe Lavoratore è stata officiata da mons. Giuseppe Fiorini Morosini e don Francesco Passarelli. Il Territorio si è concluso, in tarda serata, con il bacio della reliquia.

Gazzetta del Sud – Imma Divino

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