ambasciatore-congo2L’ambasciatore della Repubblica democratica del Congo Albert Tshiseleka Felha è stato questa mattina in visita al Comune di Milazzo incontrando il Sindaco Giovanni Formica alla presenza degli Assessori Salvo Presti e Giovanni Di Bella. Si tratta di un incontro programmato nell’ambito della presenza del diplomatico africano in occasione del progetto denominato “Giovani ambasciatori”, promosso dall’associazione di solidarietà “Matumaini” presieduta da Carmen Falletta. Il primo cittadino ha dato il benvenuto al diplomatico ed alla sua delegazione dicendosi ben lieto di accogliere una tale personalità in una città ricca di storia e di cultura.

ambasciatore-congo1Quindi ha fatto dono del crest del Comune e di una pubblicazione sul patrimonio storico-artistico mamertino. L’ambasciatore a sua volta ha donato dei volumi sulla Repubblica Democratica del Congo, sottolineando che il suo è un Paese in forte espansione, che guarda con interesse alle proposte di imprenditori europei e anche italiani e sono tante le opportunità di business. Al termine della visita, l’ambasciatore è stato accompagnato al teatro “Trifiletti” per l’incontro con le scuole di Milazzo e di Barcellona, che hanno aderito al progetto di “Matumaini” avente l’obiettivo di promuovere il dialogo tra i popoli, divulgare una cultura dei diritti umani e prevenirne le violazioni, la promozione della cultura della pace in una forma multidimensionale. Domani invece alle ore 17:30 Albert Tshiseleka Felha interverrà alla conferenza “I giovani e i problemi del mondo”, che si svolgerà all’Eolian Milazzo hotel.

Domani – sabato 11 novembre – a Palazzo D’Amico su iniziativa del Comune, dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, alle 18:00 inaugurazione della mostra “Sections of Autonomy. Six Korean Architects”, interamente dedicata all’architettura coreana contemporanea, visitabile per tre settimane.

ambasciatore-congo3L’esposizione racconta attraverso disegni, fotografie e modelli il lavoro di sei progettisti tra i più rilevanti del panorama nazionale: Choi Moon-gyu (Ga.A Architects), Jang Yoon-gyoo (Unsangdong Architects Cooperation), Kim Jong-kyu (M.A.R.U.), Kim Jun-sung (Architecture Studio hANd), Kim Seung-hoy (KYWC Architects), Kim Young-joon (YO2 Architects). Costoro hanno esordito professionalmente tra la fine degli anni Novanta e i primi del 2000 un periodo particolarmente significativo per la Corea, perché caratterizzato da una crescente libertà politica e culturale. Essi rappresentano la prima generazione di architetti coreani non condizionati da pressioni ideologiche e dunque liberi e capaci di esprimere completamente la propria autonomia, la propria individualità, la quale è radicata nella cultura locale, ma consapevole della ricerca architettonica internazionale. Le architetture scelte ed esposte in mostra appaiono come frammenti della struttura urbana, capaci di riprodurre la complessità dello spazio pubblico circostante e di metabolizzare al loro interno l’estrema vivacità delle metropoli coreane. Dopo i saluti del Sindaco Formica, dell’Assessore Salvo Presti, di Pino Falzea e Anna Carulli per l’Ordine degli Architetti e Umberto Giorgio, per la Fondazione, introdurrà i lavori l’Arch. Claudio Lucchesi. Interverranno gli architetti Andrew Yau (Hong Kong), Jonas Lundberg (Svezia) ed il Prof. Luca Galofaro. Quindi la lecture del prof. Choi Won-joon.

Foti Rodrigo

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