Decidiamo noiA seguito della manifestazione svoltasi domenica 13 marzo contro l’intento di A2A di realizzare un termovalorizzatore all’intero della centrale termoelettrica, sita in contrada Archi, le associazioni A.I.P.D. onlus – Milazzo, A.I.R.A. Onlus, A.N.A.S. Milazzo, A.P.I.M. – Associazione Commercianti Milazzo, A.S.D. Ama Camminare in sintonia, A.S.D. “Gli svincolatini Milazzo”, Amici di Milazzo, Arte Eacapo, Ass. “Azzurra”, Ass. C.T.C. “Piana di Milazzo”, Ass. culturale “Il Diario metropolitano”, Ass. culturale “Teseo”, Ass. “Essere”, Ass. “io ti invito”, Ass. “Sport live” Milazzo, Ass. “Il Giglio”, Ass. Maestrale, Big Bang, Collettivo Mi_lab, Comitato Lenzuoli 27 settembre 21, Compagnia del Castello, Cooperativa Utopia, CSR Ambiente, Direzione Milazzo, FAI Antiracket Milazzo, Forum delle idee, Italia Nostra Milazzo, Legambiente, LUTE Milazzo, Medici per l’ambiente, Milazzo viva, Milazzoforum, Movimento Sportivi Milazzesi, Meetup “Milazzo in movimento”, Progetto Sicilia, Siciliantica, Sikeliarte, Zero Waste Milazzo hanno diramato la seguente nota: “Circa tremila cittadini, domenica pomeriggio a Milazzo, hanno sfilato in corteo contro l’inceneritore. Alla manifestazione, aperta da padre Guseppe Trifirò, il parroco, che da anni si batte contro l’inquinamento, da Padre Marco D’Arrigo del Sacro Cuore e dai Sindaci della zona in fascia tricolore, è stata allegra e combattiva, con uomini, donne, e bambini, famiglie intere, che hanno gridato il loro “Lavoro, salute, no inceneritore” e “Più fiori e meno ciminiere”. Sono state smentite così le interessate previsioni (“Chiudetevi in casa, arrivano i black bloc!”) diffuse la sera prima dai pochi estimatori dell’inceneritore. Al termine, un appello operativo (no inceneritore, bonifica, no ricatto del lavoro) è stato letto dai giovani delle scuole e firmato dai primi cittadini in segno di un preciso impegno istituzionale. Ringraziamo le numerosissime associazioni e i movimenti di Milazzo e della Valle del Mela che hanno partecipato a questa indimenticabilmente giornata di dignità”.

Foti Rodrigo

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