L’Ufficio Tributi ha comunicato che per l’anno di imposta 2018 sono state confermate le novità introdotte con la legge di stabilità 2016 e quindi la IUC è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio: Aliquote IMU = 10,6 ‰ – Aliquote TASI = 0,8 ‰ (quota dovuta dal detentore 15 %). È confermata anche l’esenzione per l’abitazione principale e per le sue pertinenze (massimo una per categoria C/2-C/6-C/7), a meno che non si tratti di abitazione di tipo signorile (Cat. A/1), di villa (A/8) o di castello (A/9; in questo caso le aliquote sono fissate rispettivamente al 6‰ per l’IMU ed allo 0,8‰ per la TASI. Se i componenti del nucleo familiare vivono in immobili differenti, soltanto una delle abitazioni avrà diritto all’esenzione. La scadenza per il pagamento della prima rata dell’IMU e della TASI è fissata per il 18 giugno 2018 in quanto il 16 è sabato. Il saldo dovrà essere versato entro il 17 dicembre 2018 (il 16 è domenica). L’acconto di giugno sarà uguale al 50% dell’imposta dovuta; è possibile anche il versamento dell’intero importo dovuto in un’unica soluzione entro il 18/6/2018. L’importo minimo da versare è pari a € 2,00. Il codice catastale del Comune di Milazzo è F206. Si è svolta nella Sala Giunta la riunione tra i panificatori, Amministrazione comunale e sindacati per affrontare la questione legata alle prescrizioni del decreto dell’assessorato regionale alle Attività produttive, che obbliga al riposo settimanale. All’incontro sono intervenuti l’assessore allo sviluppo economico Carmelo Torre e i rappresentanti delle associazioni di categoria Tindaro Germanelli (segretario regionale Cna), Giuseppe Brenno della Cna territoriale, Salvatore Di Perna (Fiarcom) e Dario Cilona (Clai). Torre ha introdotto l’argomento dando notizia anche della recente pronuncia del Tar di Palermo, che ha respinto il ricorso presentato dalla Federdistribuzione – Federazione delle associazioni delle imprese e delle organizzazioni associative della distribuzione moderna organizzata – col quale chiedevano di annullare il decreto dell’assessore per le Attività Produttive della Regione Siciliana del 10 ottobre 2017 e del nuovo decreto del 5 marzo 2018, con il quale viene disciplinata l’attività di panificazione in Sicilia, adottando misure volte a tutelare sia la categoria dei panificatori, sia i consumatori finali del prodotto. In virtù di ciò permane il divieto di panificare un giorno la settimana e per almeno due domeniche al mese. “Non c’è dubbio che bisogna aprire una interlocuzione politica con la Regione e con l’assessorato in particolare per cercare di trovare una soluzione – ha concluso Torre – auspicando una sinergia tra tutte le parti interessate”. Germanelli in tale ottica ha da un lato suggerito che in questa fase i panificatori comunichino la loro volontà di osservare il giorno di riposo settimanale all’Amministrazione per ottemperare a quanto previsto dal decreto e nel contempo valutare le iniziative da porre in essere. Di Perna, nel ribadire la contrarietà al provvedimento, esplicitato in una lettera aperta già inviata all’assessore regionale, ha annunciato che è stata avviata una concertazione anche con gli altri Comuni per cercare di modificare un decreto che a suo avviso viola la normativa sulla liberalizzazione delle attività. A conclusione del dibattito, preso atto dell’impegno ad affrontare la questione sul piano politico, si è deciso, in questa fase, di redigere, dopo aver contattato tutti gli esercenti cittadini, un calendario relativo alla turnazione di attività di panificazione che verrà sottoposta all’Amministrazione.
Foti Rodrigo