ristoratoriUna sinergia con l’Amministrazione comunale per ripartire: è quanto richiesto stamattina dai rappresentanti dell’associazione dei ristoratori e commercianti mamertini “Milazzo food & beverage”, che hanno incontrato nell’Aula consiliare il Sindaco Formica e gli Assessori Ruello e Schiavon per trovare delle soluzioni dopo lo stop forzato, che ha già avuto e sta avendo conseguente pesantissime. «Il nostro – hanno sottolineato gli intervenuti – è uno di quei comparti produttivi, che rischia di pagare un prezzo altissimo, visto che ristoranti e locali saranno quelli che sconteranno per ultimi le misure limitative e gli effetti psicologici: per questo chiediamo aiuto alle istituzioni. Senza una sanatoria o comunque una soluzione, che permetta di riattivare le nostre attività ci sarà un disastro e molti saranno costretti a chiudere definitivamente i battenti».

Formica ha concordato sull’esigenza di avviare un percorso, che consenta di rilanciare un settore – ha sottolineato – che, senza voler far torto a nessuno, giudico trainante per l’economia cittadina, visto che parliamo di quasi 250 realtà, che fanno vivere circa 1500 famiglie. In materia di tributi occorre attendere le decisioni, che verranno fuori a livello nazionale e regionale, ma non c’è dubbio che l’Amministrazione si impegna a sospendere, almeno sino ad ottobre, o comunque anche entro fine anno l’invio di richieste di pagamento, auspicando che da Roma possano arrivare provvedimenti, che giustamente permettano di ripartire. I rappresentanti dell’associazione (erano presenti Scibilia, Gitto, Tricamo, Maiorana ed i commercialisti De Marco e Grillo) hanno poi chiesto un programma di rilancio attraverso il supporto del Comune. Ad esempio sulla gestione del suolo pubblico è stato rilevato che potrebbero esserci limitazioni, che diminuiscono l’accoglienza nei vari locali. Il Sindaco ha spiegato che si potrebbero vagliare delle soluzioni a prevedere un aumento dello spazio a disposizione con oneri, che non andrebbero al Comune, ma solo in un fondo costituito dall’associazione per promuovere intrattenimento, poiché l’aumento del suolo pubblico ai locali potrebbe essere collegato anche ad una chiusura del centro cittadino. «Ci sto pensando – ha detto Formica – perché ritengo che dopo questa fase di clausura forzata, occorre vivere maggiormente spazi all’aperto una volta che tutto sarà finito. Ritengo che Milazzo abbia le caratteristiche per farlo. Comprendo che si tratta di fare scelte coraggiose, ma dalla crisi spesso si riesce a trarre opportunità importanti». Egli ha quindi invitato i rappresentanti dell’associazione a presentare una proposta per aprire a stretto giro un confronto con le altre categorie per discutere l’argomento e comunque arrivare ad una decisione: «Per il resto seguiamo con attenzione l’evolversi delle decisioni del Governo nazionale, che sono convinto dovrà tenere conto di quanto accaduto, ma soprattutto di quelle che dovranno essere le prospettive di crescita della nostra città e dell’intero Paese».

 

Foti Rodrigo

 

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