sarto per signoraSecondo appuntamento in cartellone per la stagione teatrale QuiNteatro, organizzata dall’Associazione “Le Alte Terre di Mezzo” in collaborazione col comune di Milazzo. Domenica 11 gennaio 2015 si svolgerà al Trifiletti di Milazzo un doppio appuntamento con lo spettacolo “Sarto per Signora” di Faydau per la regia e l’adattamento di Francesco R. Vadalà. Alle 18,00, orario in cui è previsto il primo spettacolo, il botteghino di QuiNteatro ha registrato già il Sold Out; per tale ragione, alle 21,00 ci sarà la replica. La commedia è presentata dall’associazione “Prima Fila” ed è articolata in tre atti. Scritta nel 1886 da Faydau, la piéce teatrale possiede i tratti distintivi del vaudeville francese, un tipo di teatro comico definito d’azione e situazione, la cui origine secondo molti studiosi può essere rintracciata nella commedia greca.

Un giovane medico di provincia, alquanto sempliciotto, sposato da appena sei mesi, poco incline alla fedeltà, quanto al giuramento di Ippocrate, si innamora – corrisposto – di una nota artista, sua paziente. L’ha aspettata tutta la notte, dopo lo spettacolo, fuori, all’ingresso artisti e alle prime luci dell’alba (dimenticate le chiavi di casa) è rientrato – non visto da sua moglie – grazie al complice aiuto del suo maggiordomo. Non appagato da questo primo fallimento, il medico, di comune accordo con la sua bella paziente, decide di prendere in affitto un appartamento destinato, almeno queste sarebbero le intenzioni dei due amanti, a diventare il loro nido d’amore. L’occasione giunge inaspettata e tempestiva, offerta dallo stesso proprietario dell’appartamento: uno strano tipo abbandonato dalla moglie, assiduo frequentatore dello studio medico, ma il caso vuole (o meglio: la divertente e gioviale cattiveria di Feydeau) per una serie di coincidenze ed equivoci che l’appartamento (affittato a suo tempo come sartoria) diventi luogo d’incontro non solo dei clienti della sartoria stessa, ma anche del marito della bella paziente del dottore, che vi si reca con la sua amante. Per complicare la vicenda, all’appello mancherebbero solo due personaggi: la moglie e la terribile suocera del medico, e Feydeau, maestro nel tessere questo genere di ragnatele drammaturgiche, non indugia ad inserire nel vorticoso carosello i due personaggi. Si tratta di uno stile, di un genere in cui gli equivoci si rincorrono generando una lunga serie di complicate situazioni, che sembrano non avere mai fine. Alla fine il perbenismo, il conformismo e l’ipocrisia, presi sempre di mira dall’autore, trionferanno e –almeno in apparenza – ogni cosa ritornerà al suo posto.

La regia di Francesco Vadalà, fedele alla drammaturgia originale, ha rispettato il numero dei ruoli, la ripartizione delle scene e degli atti, concedendosi quei discreti adattamenti ritenuti idonei ad agevolare la realizzazione della rappresentazione e la sua fruizione, tenuto conto che, trascorsi centoventotto anni dalla “prima”, “Sarto per signora” è uno spettacolo quanto mai attuale. Gli interpreti sono, in ordine di apparizione: Domenico Panarello, Claudia Gemelli, Nino Mazzù, Giuseppe Pollicina, Francesca Marcaione, Luisa Picciolo, Gianni Di Giacomo, Paola Gemelli, Domenica Gitto, Monica Bonanno. Regista assistente è Giuseppe Pollicina, mentre assistente alla regia è Domenico Panarello. Alla consulenza musicale Livia Pareto e alle luci Piergiorgio Amalfi. I costumi e le scene sono ideati da Anna Parisi, e realizzati da Rosario Calipò e Federica Soldino. Claudio Galeano è macchinista di scena, Pio Maria assistente alla consolle. Francesco Vadalà, specialista in psicodramma, ha improntato la sua carriera teatrale sullo studio della Commedia dell’Arte e della corporeità nello spazio scenico. Autore teatrale, drammatico, traduttore e adattore di moltissimi autori, tra cui Apuleio, Seneca, Euripide, Eschilo, Sofocle, Plauto ed Erasmo da Rotterdam. Ha svolto studi specialistici sulla messinscena della tragedia greca e della drammaturgia pirandelliana.

Foti Rodrigo

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