berretto-a-sonagli-3Tutti in piedi e cinque lunghissimi minuti di applausi hanno salutato il formidabile cast protagonista de Il Berretto a Sonagli, commedia pirandelliana di incontrastata bellezza e profondità, andata in scena domenica scorsa al Teatro Trifiletti per la Stagione quiNteatro diretta dal regista Giuseppe Pollicina e organizzata da Le Alte Terre di Mezzo di Tania Alioto in collaborazione con il Comune di Milazzo.

Sul palco Salvo Saitta in una memorabile interpretazione di uno straordinario Ciampa che ha letteralmente rapito il pubblico con un leggendario monologo: “Nella mente umana vi sono tre corde, la corda pazza, quella civile e, infine, quella seria. Se a prevalere nei rapporti umani fosse sempre la corda pazza, la convivenza tra le persone nella società diventerebbe impossibile, poiché si scatenerebbe un conflitto costante ed infinito tra gli individui. Siamo Pupi, poiché ci troviamo costretti dalle circostanze della vita ad interpretare la parte che la società ci assegna”.

La gelosia immotivata spesso uccide i rapporti, anche quelli più saldi, quando basterebbe prestare attenzione a ciò che succede attorno a noi per comprendere che molte volte nulla è come appare.

Mai come in quest’occasione il teatro ha assolto la sua funzione più alta unendo all’emozione una profonda riflessione sull’importanza e lo spessore dei veri legami affettivi.

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