Video conferenza del Ministro Dadone con gli Assessori alle Politiche Giovanili delle Città Metropolitane: collegato l’Assessore Caruso per la Città di Messina.

L’Assessore alle Politiche Giovanili Vincenzo Caruso ha preso parte all’incontro con il Ministro Fabiana Dadone, organizzato in videoconferenza dall’ANCI e rivolto agli Assessori di pari delega delle Città Metropolitane.

Collaborazione e sinergia tra Amministratori e Governo centrale per valorizzare al meglio le politiche giovanili e il fondo ad esse dedicato è stato il tema della riunione. Per farlo il Ministro Dadone ha deciso di sviluppare un percorso di dialogo e confronto con ANCI, dando il via ad una serie di tre incontri a distanza (i successivi saranno martedì 20 e giovedì 22 aprile) in cui Dadone incontrerà gli Assessori alle Politiche Giovanili.

Ieri è stata la volta delle Città Metropolitane; martedì 20 toccherà agli Assessori dei capoluoghi di Provincia, mentre giovedì 22 nell’evento finale il confronto interesserà i giovani amministratori dell’ANCI e il suo coordinatore nazionale Luca Baroncini.

Alla video conferenza di ieri hanno partecipato gli Assessori alle Politiche Giovanili Vincenzo Caruso (Messina), Elena Gaggiolo (Bologna), Barbara Grosso (Genova), Alessandra Clemente (Napoli), Marco Giusta (Torino), Paola Romano (Bari), Cosimo Guccione (Firenze), Laura Galimberti (Milano), Paolo Petralia Camassa (Palermo), Daniele Frongia (Roma), Andrea Tomaello (Venezia), Barbara Mirabella (Catania), Giuseppina Palmenta (Reggio Calabria) e Rita Deola (Cagliari).

Nel corso del confronto sono state analizzate opportunità e proposte provenienti dalle grandi città italiane, come ha evidenziato il vicepresidente vicario dell’ANCI Roberto Pella. “I Comuni in questi anni – ha detto Pella – hanno dimostrato di saper ideare e realizzare progetti concreti per i giovani, di formazione e stimolo all’imprenditorialità così come di innovazione sociale. Auspico che il riparto delle risorse possa aumentare ancora di più, spingendo i territori, con l’aiuto dell’ANCI, a rendersi protagonisti della ripresa e catalizzatori delle energie più giovani. Voglio ringraziare la ministra Dadone per la grande disponibilità manifestata all’ascolto e al confronto. Sono certo che sapremo lavorare insieme in maniera proficua, orientando i bisogni emergenti e le risorse a disposizione per una generazione di cittadini che, in questa pandemia, sta subendo gravi contraccolpi e mancanze – ha concluso Pella – sia sotto l’aspetto educativo-formativo che sociale e professionale”.

Sottolineando la scelta di organizzare questa serie di incontri con ANCI “per rilanciare e rafforzare il rapporto che necessariamente deve esserci tra chi guida le Politiche per i giovani e gli enti locali”, la Ministra Dadone ha ribadito che “le norme, come i progetti, camminano sulle gambe delle Comunità, per questo è fondamentale che la filiera istituzionale sia forte e connessa. Sono convinta – ha proseguito – che serva un orientamento forte e convinto verso attività che permettano ai giovani di crearsi le opportunità per la propria crescita e quindi di conseguenza per lo sviluppo della comunità e del territorio. Progetti che li vedano protagonisti a 360 gradi dalla ideazione alla progettazione e allo svolgimento. Progetti sui quali si possano verificare concretamente l’attuazione delle varie fasi e quindi la valutazione di impatto finale così da comprendere quali tipologie di intervento meritano nuovi finanziamenti e investimenti e quali no. In questa ottica – ha concluso il Ministro – i Comuni sono soggetti che devono abilitare i giovani a beneficiare delle risorse pubbliche, delle esperienze e dell’acquisizione di competenze che derivano dalle progettualità, così da poter vedere e sviluppare nel futuro, cioè nella fase successiva al progetto stesso il proprio percorso personale, lavorativo ed umano”.  “Lodevole l’iniziativa del Ministro Dadone – ha aggiunto l’Assessore Caruso – nel volersi confrontare con le realtà locali giovanili attraverso le figure istituzionali. Ritengo che sia indispensabile mettere in rete l’esperienza di ogni città in modo tale che il dialogo possa contribuire ad arricchire le nostre conoscenze nell’attivazione di strategie e di percorsi che possano rispondere alle richieste e alle esigenze del mondo giovanile”.

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