Dopo la protesta davanti agli uffici del CAS organizzata il 5 settembre da CISAL, ORSA e CONFSAL, i sindacati autonomi hanno deciso di chiamare in causa il Palazzo del Governo.
A determinare questa scelta, il rifiuto della vicepresidente del Consorzio Chiara Sterrantino di incontrare i lavoratori e i dirigenti sindacali.
Nella nota inviata al prefetto Maria Carmela Librizzi, i sindacati hanno sottolineato come la presa di posizione della vicepresidente e il suo rifiuto a un confronto democratico in merito alle assunzioni a tempo determinato degli addetti ai caselli autostradali abbia determinato una forte protesta dei lavoratori “contenuta a fatica. Chiediamo quindi l’attivazione di un tavolo di conciliazione con la convocazione non solo dei vertici del CAS ma anche dell’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone”.