Nota diffusa da Rete degli Studenti Medi Messina UDU Messina – Unione degli Universitari: <<In queste ore si è svolto un piccolo corteo no ponte, promosso da una fetta marginale del movimento no ponte, che ha tenuto fuori sindacati, associazioni e partiti.

Come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari abbiamo deciso di non aderire, perché non abbiamo condiviso le modalità di organizzazione della manifestazione.

La manifestazione è sfociata, purtroppo, in manganellate da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti, tra cui c’erano anche famiglie e bambini.

Non possiamo che condannare una gestione del dissenso che utilizza la forza come strumento di repressione, un sintomo del clima di condanna del dissenso promosso dai nostri governi.

Non condividiamo però il metodo portato avanti dagli organizzatori della manifestazione di oggi, che hanno escluso le realtà che hanno promosso fin qui le più grandi manifestazioni  contro il ponte degli ultimi anni, che si sono svolte a Messina e Villa S. Giovanni, svolte in modo assolutamente pacifico.

Non accettiamo di rimanere in silenzio davanti alla violenza delle forze dell’ordine, ma non vogliamo neanche accettare supinamente un approccio antidemocratico di una minoranza del movimento no ponte, che fa danno alla battaglia di tutte e tutti noi.

Dobbiamo difendere tutti insieme la serietà di questa battaglia, che non può essere messa in discussione.

Facciamo quindi appello alla parte sana del movimento no ponte, che ha davanti sfide difficili e che non può di certo permettersi di dividersi, sotto il governo più a destra del nostro Paese che vuole già reprimere il dissenso.

Davanti a tutto questo si dovrebbe rispondere con manifestazioni pacifiche e nonviolente, per smentire lo stereotipo dei manifestanti facinorosi, in cui nessuno a sinistra dovrebbe riconoscersi.

Pertanto crediamo che serva una riflessione di tutte le organizzazioni che sposano la battaglia no ponte, per portarla avanti con dignità e coraggio, noi vogliamo difendere il diritto ad avere un futuro qui, e vogliamo farlo con determinazione.

Servono le energie di tutti quelli che vogliono continuare a manifestare contro l’opera più inutile della storia, senza danneggiare la nostra città, anzi difendendola dalla devastazione che deriverebbe dall’opera, ne va del nostro futuro.

Ribadiamo solidarietà, a chi era presente perché voleva manifestare pacificamente il proprio dissenso da liberi cittadini, ma prendiamo invece le distanze da comportamenti antidemocratici e vandalici>>.