de-luca-2La coda di PAGLIA dei posti letto in terapia intensiva di Messina! Non perdete il vostro tempo ad inveire contro l’ordinanza del vostro Sindaco ma destinate una parte del vostro tempo per pregare perché a Messina non abbiamo posti letto a sufficienza in terapia intensiva. Non possiamo permetterci di babbiari!

Lo afferma il Sindaco di Messina Cateno De Luca che continua: <<Il 30 di ottobre ho denunciato pubblicamente l’esistenza di soli dodici posti letto in terapia intensiva al policlinico di Messina per gli ammalati di Covid: nessuno mi ha smentito e querelato!

A Messina, In base agli standard vigenti nel resto d’Italia, avremmo dovuto avere almeno sessanta posti letto in terapia intensiva (uno dieci Mila abitanti) ma nessuno si è indignato o ha lottato a fianco al Sindaco anzi, certa stampa mi è pure andata addosso.

In attesa che i NAS facciano chiarezza sul quadro regionale, questa è la situazione attuale dei posti letto in terapia intensiva per i pazienti covid nella città e nella provincia di Messina: 6 posti disponibili, se tutto va bene.

Non è stato facile tirare fuori i dati reali nei vari confronti con i vertici delle strutture sanitarie: tra posti attivati, attivabili, programmati… abbiamo riscontrato molta buona volontà e poca concretezza.

Oggi anche i più strenui difensori della sanità locale cominciano a fare marcia indietro di fronte alla sostanziale saturazione dei posti effettivamente disponibili, sulla quale avevamo lanciato l’allarme tre settimane fa.

Ad oggi, tra Policlinico e Papardo, a volerci credere, ci sono al massimo 10 posti letto immediatamente disponibili.

Tutto qui. Il resto sono chiacchiere tra esperti, veri e presunti.

A Barcellona l’effettiva attivazione degli annunciati 2 posti letto è messa in dubbio dagli stessi rianimatori di quell’ospedale. I presunti 4 posti di Taormina ci sono e non ci sono, visto che i pazienti catanesi vengono ricoverati a Messina.

Un gioco di numeri che appaiono, scompaiono e cambiano continuamente. Un gioco di prestigio per salvare l’onore del “potente” di turno. A questo gioco noi non ci stiamo, perché non si gioca con la salute e con la vita dei cittadini!>>

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