santoro rosario consigliereIl secondo quartiere come tutta la città ancora una volta a causa di una frana che ha spezzato la condotta vecchia di quarant’anni del Fiumefreddo lascia la città quasi all’asciutto per la perdita dell’afflusso idrico di circa 1.000 litri al secondo, quindi come diverse volte nel passato la città rimane con i soli 100 litri al secondo della Santissima.

Ad affermarlo è Rosario Santoro, Consigliere della II Circoscrizione del Comune di Messina.

“Le Amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni – continua Santoro – hanno lasciato la situazione stagnante su questa tematica con la scusante del prezzo troppo alto richiesto da Siciliacque di 0,69 centesimi al metro cubo per l’acqua della condotta dell’Alcantara a differenza del rifornimento del Fiumefreddo che costa invece 0,34 centesimi, ma a dispetto del buon senso l’acqua giunge alle porte di Messina, come noto, per essere sversata nel torrente Giampilieri e perdersi in mare, si tratta di 150 litri al secondo che sommando ai 100 litri della Santissima sopperirebbero l’emergenza idrica della città. Messina ha bisogno di una alternativa per l’ approvvigionamento idrico come sempre più spesso avviene nelle stagioni autunno – invernali per via delle frane sempre più numerose e gravi a causa del dissesto idrogeologico del territorio in quanto l’acquedotto attraversa diverse zone a rischio, ma non bisogna sottovalutare la carenza idrica nel periodo estivo per via del prosciugamento del Bufardo, da qui la ricerca di un alternativa all’acquedotto Bufardo- Fiumefreddo per le emergenze idriche. Da qui la richiesta di verifica di tutto il tracciato della condotta del Fiumefreddo per constare le criticità presenti e del riutilizzo dell’acquedotto dell’Alcantara che segue un percorso diverso dalla condotta del Fiumefreddo.”

Si consideri – sottolinea il politico – la situazione igienico sanitaria che si sta creando sia nelle private abitazioni sia nelle scuole, nell’Università, negli uffici, negli esercizi commerciali e mercati, per non dire degli ospedali, che si appresteranno domani a riprendere le ordinarie attività.

Mi appello al sig. Sindaco, al Signor Prefetto, ai vertici AMAM – conclude il consigliere – nonché la deputazione regionale per instaurare un tavolo tecnico per poter risolvere la problematica Alcantara.

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