707L’assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, ha illustrato stamani, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca, il nuovo Piano di zona per la città di Messina, deliberato dalla Giunta comunale e dal Comitato dei sindaci del Distretto socio-sanitario D26 ed inoltrato all’Assessorato regionale alla Famiglia ed alle politiche sociali per la definitiva approvazione. Presenti all’incontro anche gli esperti comunali, Rosario Ceraolo e Antonino Anastasi; il funzionario del dipartimento Politiche sociali, Filippo Alessi; la presidente della Consulta delle Organizzazioni sociali, Maria Lucia Serio; Adriana Ferruccio e Antonino Giardina in rappresentanza dell’Asp di Messina.

Il Piano nasce da uno stretto raccordo con l’Azienda Sanitaria provinciale e da un percorso partecipato reso possibile anche grazie al coinvolgimento della consulta delle organizzazioni sociali, presieduta da Maria Lucia Serio, con la partecipazione di oltre cento soggetti nei sei tavoli tematici, nei quali organizzazioni di volontariato, cooperative, associazioni di promozione sociale, enti ed istituzioni, tenendo conto di bisogni, urgenze e necessità, hanno provato insieme a delineare quelle che sono le domande di solidarietà, individuando nel contempo le possibili risposte in termini di progettualità e di servizi innovativi. “Con questa importante deliberazione – ha sottolineato l’assessore Mantineo – prende forma nella città di Messina quel welfare di comunità, che mette insieme i principi di solidarietà e sussidiarietà e li concilia con un reale coinvolgimento di tutti gli attori sociali coinvolti a vario titolo nella programmazione, gestione e valutazione delle politiche sociali del territorio.

Questa Amministrazione è impegnata, pur nelle difficoltà economiche del momento, a non diminuire i servizi offerti ai cittadini, ma anzi a renderne, a parità di budget, maggiormente universalistica la fruizione, promuovendo una programmazione e una gestione ispirate a questi principi ed alla valorizzazione di tutte le risorse presenti (e potenziali) sul territorio comunale, che innalzino i livelli di qualità mediante opportune verifiche e valutazioni, avviando azioni innovative di sistema per rispondere a nuovi bisogni sociali e processi di empowerment sociale e di comunità, per superare il carattere assistenzialista e risarcitorio di alcune misure di politica sociale attuale.

I sei tavoli tematici, coordinati da operatori volontari ed assistenti sociali del Comune e dell’ASP di Messina, hanno lavorato attorno ad ambiti relativi ad anziani, dipendenze, disabilità, famiglia e minori, immigrazione, lotta alla povertà, proponendo al gruppo Piano progettualità concrete attraverso piste di lavoro programmate per i prossimi anni. Un percorso che nel mese di marzo ha visto tutti i soggetti interessati incontrarsi per dibattere, confrontarsi e proporre. Non è stato possibile inserire tutto tra le proposte individuate – ha proseguito l’assessore Mantineo – ma certamente il lavoro dei tavoli tematici rappresenta un’importante piattaforma partecipativa di proposte concrete che da questo momento faranno parte integrante del programma sociale di governo della città. Siamo impegnati a costruire una città per tutti, anziani, giovani, disabili, migranti e c’è bisogno del contributo di tutti per far sì che le nostre comunità diventino sempre più coese e solidali.

Questa Amministrazione, in questo anno, ha comunque garantito la continuità dei servizi, ma soprattutto ha dato un forte impulso per sbloccare le risorse (circa 14 milioni di euro) delle precedenti programmazioni sociali, si è mossa per tempo ed ha ottenuto i finanziamenti per azioni di rafforzamento dei servizi agli anziani ed all’infanzia nell’ambito dei Piani di azione e coesione (circa 5 milioni), classificandosi tra le prime città della Sicilia, intercettando nuove risorse per l’assistenza domiciliare agli anziani, nell’ambito del programma finanziato dall’INPS Home Care premiun.

L’appuntamento con il nuovo Piano di zona per il prossimo triennio rappresenta quindi – ha concluso l’assessore alle politiche sociali – un ulteriore importante appuntamento che segna un cambio di rotta del governo della città che spesso sembrava incapace di cogliere opportunità nuove per potenziare l’offerta dei servizi sociali”. Il Piano di zona ha lo scopo di infrastrutturare da un lato strumenti di lettura dei bisogni e di valutazione dei servizi, dall’altro di dare un forte impulso all’implementazione di un network informatico con l’attivazione del punto unico di accesso socio sanitario (PUA), autentica svolta nell’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Il nuovo Piano si articola in un sistema di 10 interventi per il prossimo triennio per un totale di 2.610.065,48 euro a cui si aggiungono 450 mila euro di cofinanziamento della fondazione di Comunità. I progetti previsti nel triennio 2013-2015 sono: Sviluppo umano è coesione e libertà, che ha una particolare valenza nel Piano di zona, per l’impegno della Fondazione di Comunità di Messina a cofinanziare quattro azioni fortemente innovative nell’ambito della cura e dell’assistenza alla prima infanzia, dell’educazione dei giovani e del sostegno all’inserimento sociale e lavorativo delle persone fragili, comprende interventi di adozione sociale dei neonati a rischio nel quartiere di Camaro; il Patto educativo per la città di Messina; il Processo TSR (Territori socialmente responsabili) e l’Agenzia di promozione dell’economia sociale, che comporterà un impegno di spesa di 150 mila euro ogni anno, per un totale di 450 mila euro; Famiglie – comunità per il “dopo di noi”, relativo ad azioni coordinate per l’inserimento abitativo e socio lavorativo di persone con disabilità mediante l’attivazione di un gruppo appartamento e la previsione del “budget di salute”, con una spesa prevista di 191.982,06 euro il primo e 210.448,22 il secondo e terzo anno, per un totale di 612.878,50 euro; “Anni d’argento”, percorsi di attivazione psico-fisica per anziani abili grazie anche al supporto dell’Università degli studi Messina, 42 mila 930 euro ogni anno, totale 128 mila 790 euro; SOS Famiglia, che supporta con azioni di SOstegno precoce e Sperimentazione le famiglie con minori affetti da disturbi dello spettro autistico, 27 mila euro il primo e 1.500 euro per il secondo e terzo anno, per un totale di 30 mila euro; “Quando il gioco…”, interventi di prevenzione del gioco d’azzardo patologico ed azioni di supporto ai soggetti problematici e alle loro famiglie, 77.916,16 euro per il primo e 115.425,55 secondo e terzo anno, per un totale di 308.767,26 euro; Affido familiare, azioni di accoglienza leggera, 80.155,90 euro primo, 106.829,24 euro secondo e terzo anno, per un totale di 293.814,38 euro; Servizio di mediazione, interventi di mediazione penale e sociale, spesa prevista 50 mila 200 euro ogni anno, totale 150 mila 600 euro; Mediazione interculturale, per favorire l’accesso ai servizi sociali e sanitari e più in generale ai servizi territoriali, 71.058,54 euro primo anno, 87.108,40 euro secondo e terzo anno, per un totale di 245.275,34 euro; Sistema informativo sociale, per la creazione di un sistema informativo, l’accesso territoriale integrato e un punto unico di accesso, 140 mila 300 euro il primo, 67 mila100 euro secondo e terzo anno, per un totale di 274.500 mila euro; Indagine valutativa, azione di monitoraggio e valutazione, 38.480 mila euro per ognuno dei tre anni, totale 115.440 mila euro.

 

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