Interrogazione consigliere Carbone sul rifacimento del manto stradale in via Adolfo Celi: precisazione. In riferimento a notizie stampa di ieri, lunedì 5 febbraio.

Sulla scorta delle recenti notizie stampa del 5 febbraio, relative all’interrogazione formulata dal consigliere Carbone sul rifacimento del manto stradale di Via Celi, si precisa quanto segue.

In data 30/01/24, con ordinanza n. 131, il dipartimento Servizi manutentivi ha comunicato il programma dei lavori di ripristino del manto bituminoso, già sollecitati da alcuni consiglieri della II Municipalità, da effettuare a cura dei Servizi Tecnici in via Adolfo Celi e strade limitrofe. Per tali interventi, previsti da tempo, non era peraltro stato ancora consegnato il certificato di regolare esecuzione, né era stato possibile ultimare il rifacimento, a causa delle non ottimali condizioni atmosferiche.

L’intera questione dunque era stata già attenzionata e seguita dai competenti uffici dall’inizio di gennaio, che avevano già programmato i lavori prima che la notizia fosse data alla stampa in modo evidentemente parziale e distorto, essendo già stati formalizzati e prodotti tutti i provvedimenti necessari, che sono atti pubblici a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. Non appare inoltre superfluo rammentare che i consiglieri comunali, attraverso i poteri ispettivi, hanno titolo per chiedere informazioni e documenti agli uffici, sia formalmente che informalmente.

In alternativa, è sempre possibile interpellare gli assessori al ramo, per avere rapidamente notizie certe, evitando inutili perdite di tempo. Formulare note o interrogazioni che si rivelano immotivate, così come purtroppo spesso accade, pur essendo assolutamente legittimo, innesca infatti un meccanismo di appesantimento burocratico nocivo sia per cittadini che per i dipendenti, già particolarmente onerati da una notevole mole di lavoro.

Sarebbe auspicabile per il futuro, un dialogo costante e costruttivo sia con la parte politica che con gli uffici, evitando il proliferare di notizie fuorvianti non suffragate da atti, che generano immotivato malcontento che non giova né al governo, né allo sviluppo della città, per il quale bisogna lavorare insieme, segnalando le reali criticità.