“Istituto Mortelle di Messina, tra passato e presente” è il tema del convegno, aperto alla stampa, che si svolgerà lunedì 30, alle ore 10, nel Salone delle Bandiere a Palazzo Zanca.  L’incontro, organizzato dallo scrittore Andrea La Fauci, dal club per l’UNESCO di Messina con la collaborazione dell’associazione Innovazione e Comunicazione e dell’Irib Cnr di Messina, prevede un excursus sulla storia dell’Istituto con foto, video e testimonianze dell’epoca e spunti tratti dall’opera “Una terra di laghi e di mare, una riviera, le sue colline… e la storia continua” dello scrittore non vedente Andrea La Fauci.

Interverranno il Sindaco Federico Basile; gli Assessori alla Cultura Enzo Caruso e alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore; il responsabile dell’Irib Cnr di Messina Giovanni Pioggia, collocato oggi all’interno dell’Istituto Marino; la direttrice regionale dell’American Red Cross Mitzy De Aguilera (collegata in video, traduzione dell’intervento di Julia Anne Creswick); lo scrittore non vedente Andrea La Fauci; la presidente del Club per l’UNESCO di Messina Santa Schepis; il tecnologo dell’Irib Cnr di Messina Antonino Andrea Arnao; Giulia Guttarolo, nipote di Giovanni Guttarolo; Giuseppe Bosurgi ed eredi famiglia Bosurgi Caneva, fondatori Ospizio Marino; e la prof.ssa Paola Radice Colace, ordinaria di Filologia Classica all’Università degli Studi di Messina. Moderatore dell’incontro il giornalista Domenico Interdonato, presidente regionale Ucsi.

L’istituto Mortelle nasce nei primi del novecento con una struttura donata alla città di Messina a finalità assistenziali e ospiterà oltre 750 minori bisognosi di assistenza, diventando in poco tempo punto di riferimento socio culturale e assistenziale per tante famiglie. In questo periodo infatti, l’Istituto si è impegnato nel “chiamare attorno a se, […] uno sciame di bimbi malati e tristi, che grazie alla sua opera ritrovano il sorriso, il nutrimento, la cura, l’educazione dell’anima”.

Da sottolineare anche gli importanti interventi della Croce Rossa Americana. Presente in tutta la penisola

per prestare soccorso e aiuti di ogni genere in tempo di guerra, ha eretto i primi fabbricati sulla spiaggia messinese per il ricovero di militari convalescenti. Assolto questo compito, prima di rientrare in patria ha deciso di lasciare in dono – assieme a materiali, indumenti, generi alimentari e denaro – all’ente di carità che si sarebbe occupato dell’assistenza dei bambini.

Nell’ultimo decennio fino ai giorni nostri il Comune di Messina ha ristrutturato i locali grazie a fondi provenienti da progettualità regionali ed europee.

Un Padiglione è stato affidato già da qualche anno all’istituto Irib del Cnr, gruppo che si occupa pure di ricerca nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo dei bambini anche attraverso metodologie e tecnologie bioingegneristiche e robotiche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *