Nella tarda serata di ieri, gli agenti del Commissariato P.S. di Milazzo con la collaborazione della Squadra Mobile di Messina hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino del Bangladesh di anni 37.

L’uomo è ritenuto responsabile dell’omicidio di un suo connazionale, venditore ambulante di anni 34, mediante accoltellamento alla gola.

In particolare lo scorso 20 agosto, in Milazzo, in via Panoramica, lungo una scalinata che porta al mare, veniva rinvenuto un cadavere, di sesso maschile.

Le indagini immediatamente avviate dal Commissariato P.S. di Milazzo, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., portavano subito a sospettare del cittadino straaniero, considerato come ultima persona ad aver visto la vittima ancora in vita. La capillare ricostruzione degli eventi portava ad appurare che lo stesso ben sapeva che la vittima custodiva una somma di denaro, circa 775 euro, in una tasca interna dei pantaloni. Questi elementi e le contraddizioni in cui era incappato l’indagatospingevano gli operatori a chiedere all’A.G. un decreto di perquisizione a carico della stesso. Si giungeva così al sequestro di indumenti e di un paio di scarpe a lui in uso, la cui suola risultava essere perfettamente coincidente, in quanto a disegno ed usura, con le impronte di scarpa impresse sul sangue della vittima, rinvenuto sul luogo dei fatti. Anche le testimonianze portavano a ritenere l’uomo come la persona con la quale la vittima, in maniera inusuale, si allontanava in direzione capo Milazzo, luogo dell’omicidio, per non fare più ritorno.

Gli agenti appuravano, inoltre, che l’indagato versava in evidenti difficoltà economiche ed accertavano, altresì, che nel giorno e nell’ora del delitto, il cellulare dello stesso agganciava la cella compatibile con il luogo del crimine.

Si aggiunge che, a seguito di incidente probatorio si accertava, che sulle ciabatte sequestrate allo straniero si riscontravano tracce di sangue umano, il cui DNA era corrispondente a quello della vittima.

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