policlinico messinaL’Unità Operativa Complessa di Urologia del Policlinico diretta dal Prof. Carlo Magno, ha organizzato il prossimo giovedì 7 gennaio, alle 11, nei locali del rettorato dell’Università di Messina, una conferenza stampa per presentare l’iniziativa “È ora di prevenire”, una campagna di diagnosi precoce del carcinoma della prostata. L’iniziativa, che avrà inizio il prossimo Febbraio a Messina, permetterà ai cittadini di effettuare gratuitamente una visita urologica ed il prelievo per il dosaggio del PSA all’Unità Operativa del Policlinico, su impulso del medico di famiglia che identificherà i pazienti potenzialmente a rischio. Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento parteciperà l’attore messinese Nino Frassica, che ha voluto dare con la sua consueta sensibilità, un importante testimonianza per aiutare a diffondere la cultura della prevenzione. Saranno presenti il Rettore dell’Università di Messina, prof. Francesco Tomasello, il Direttore Generale AOU, dott. Giuseppe Pecoraro, il Direttore Sanitario dell’AOU, dott. Manlio Magistri, il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia del Policlinico, prof. Carlo Magno, il Presidente dell’Ordine dei Medici, dott. Nunzio Romeo e il segretario Regionale della federazione italiana medici di medicina generale, dott. Giacomo Caudo. “Identificare la malattia precocemente, – ha spiegato il prof Carlo Magno – ci permette di dire che di cancro della prostata si guarisce grazie alle numerose opzioni terapeutiche che la medicina moderna ci mette oggi a disposizione”. La consapevolezza dell’importanza di una diagnosi precoce, è infatti alla base dell’evento di cui si è fatto promotore l’Unità Operativa Complessa di Urologia del Policlinico Universitario, in collaborazione con la FIMMG e con il supporto della casa farmaceutica Pierre Fabre. In alcuni Paesi, lo screening del tumore della prostata rappresenta uno standard di politica sanitaria, e prevenire la malattia rappresenta un obiettivo ideale. Nell’impossibilità di avere uno screening più specifico per quegli uomini realmente a rischio di tumore e morte per tumore della prostata, nei paesi sviluppati, sembra ragionevole che tutti gli uomini inizino i controlli per la prostata annualmente dai 50 anni. Nel corso di accertamenti precoci infatti si scoprono talvolta dei tumori che non avrebbero mai provocato disturbi o che non avrebbero causato la morte. “Il carcinoma prostatico – ha spiegato ancora il prof. Magno – è una malattia in costante aumento. Nel nostro Paese, rappresenta la principale causa di morte per tumore nella popolazione maschile dopo il cancro al polmone. Il rischio di sviluppare questa patologia aumenta a partire dall’età di 50 anni è quindi, la diagnosi precoce , il principio fondamentale per ridurre il pericolo, proprio come per altri tumori ad elevata incidenza”. “La diagnosi – prosegue il prof. Magno – si basa essenzialmente su poche indagini diagnostiche tra le quali hanno maggiore rilievo: Il dosaggio sierico del PSA, un markers organo specifico, il cui incremento oltre i valori limite per fascia d’età, deve porre il sospetto di una possibile neoplasia della prostata; L’esplorazione digito-rettale, che, se eseguita da mani esperte consente di definire un ulteriore sospetto per la patologia in questione”.

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