Il Consiglio Comunale di Messina si schiera compatto contro la chiusura di tre uffici postali, avvenuta il 20 gennaio 2025, nei villaggi di Camaro Inferiore, San Filippo e Massa San Giorgio. Con un ordine del giorno proposto dai consiglieri Libero Gioveni, Pasquale Currò, Dario Carbone e Giuseppe Villari, l’assemblea cittadina ha espresso il proprio “disappunto” nei confronti di Poste Italiane e ha impegnato il Sindaco e la Giunta ad intraprendere azioni concrete per la riapertura dei presidi.

La decisione di Poste Italiane, comunicata lo scorso dicembre attraverso avvisi pubblici, ha suscitato immediate proteste da parte dei residenti, delle istituzioni locali e di alcune organizzazioni sindacali. Sono state raccolte circa 900 firme a Camaro per chiedere il mantenimento dell’ufficio, e analoghe petizioni sono state avviate anche a San Filippo e Massa San Giorgio. Nonostante le reiterate richieste di revisione, la Responsabile Area Territoriale Sicilia di Poste Italiane ha confermato la chiusura, motivandola con un “Piano per la razionalizzazione degli uffici per l’anno 2024”.

Il Consiglio Comunale, nella sua delibera, sottolinea i gravi disagi che questa chiusura provocherà a migliaia di cittadini, soprattutto anziani e disabili, non solo a livello logistico, ma anche sociale, considerando il valore storico e affettivo che questi uffici rappresentano per le comunità locali.

Le criticità evidenziate:

Sovraffollamento degli uffici limitrofi: La chiusura dell’ufficio di Camaro Inferiore causerà un sovraffollamento della sede di Camaro Superiore, già frequentata dai residenti di Camaro San Paolo, Camaro San Luigi, Bisconte, Catarratti e Fondo Pistone.
Difficoltà di spostamento per anziani e disabili: Gli abitanti di Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia e Massa San Nicola dovranno recarsi negli uffici postali di Castanea, Spartà o addirittura Villafranca Tirrena, con evidenti difficoltà per le persone più fragili. Stessa situazione per gli utenti di San Filippo, costretti a spostarsi a Santa Lucia o Villaggio Aldisio.
Violazione del ruolo del Comune: Il Consiglio Comunale ricorda che, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 267, il Comune è l’ente che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
Le richieste del Consiglio Comunale:

Il documento approvato dal Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare un atto di indirizzo rivolto a Poste Italiane per chiedere:

In via prioritaria: la riapertura totale dei tre uffici postali nelle medesime condizioni precedenti alla chiusura.
In subordine:La riapertura parziale (a giorni alterni o due giorni settimanali) dei presidi.
L’attivazione e/o il mantenimento di postazioni POSTAMAT esterne ai tre uffici.
Inoltre, si invita l’assessore alle politiche sociali a valutare la possibilità di attivare un servizio di assistenza domiciliare per le persone anziane e diversamente abili residenti nei villaggi rimasti senza ufficio postale, offrendo loro supporto per le operazioni postali.

La delibera del Consiglio Comunale rappresenta un forte segnale di attenzione verso le esigenze dei cittadini e un ultimo appello a Poste Italiane per rivedere una decisione che sta creando notevoli disagi alla comunità messinese. La vicenda rimane quindi aperta, in attesa di una risposta da parte della società.

Documento originale:

Ultimo appello – Ordine del giorno Consiglio chiusura uffici postali