nuova destra messinaDi seguito la nota ione Nuoiva Destra: <<L’Italia si trova nel bel mezzo di una crisi economica e  politica. La corruzione e la logica delle appartenenze politiche, bloccano la necessità di viaggiare spediti verso  un processo di rinnovamento e di sostegno alla popolazione. Il lavoro e la necessità di reperire fondi, sono diventati la necessità assoluta. In questo contesto sarebbe auspicabile che la priorità di tutti fosse quella di spendersi, mantenendo ognuno la propria idea e posizione politica,  per una seria conduzione della cosa pubblica e per obbiettivi comuni, come lo sviluppo e la ricchezza. Notiamo, invece, tanto impegno dei partiti per le prossime campagne elettorali e per i posizionamenti di poltrone nelle miriadi di governance esistenti.

Da tempo, noi della FederAzione Nuova Destra, denunciamo la necessità di guardare soprattutto al proprio territorio, alle tante incompiute locali e Regionali, che ci condizionano ad una crisi ancora più dura e palpabile. Per noi non è un Governo Nazionale, rispetto ad un altro, che ci potrà fare emergere dalla difficoltà, dalla invivibilità e dal degrado in cui viviamo.

La nostra Regione è uno stipendificio al sevizio dei politici e la nostra città in mano a degli sprovveduti, che perseguitano l’obbiettivo di servirsi di un sistema assistenziale per mantenere privilegi e poltrone. Lo confermano le occulte intese tra opposizione e governanti, tra primo cittadino e quelli che ci sono sempre stati. E’ facile attribuire le responsabilità al Governo centrale, alla mancanza di denaro oppure alla burocrazia. Bisogna, tuttavia, avere l’onestà intellettuale di ammettere le colpe, i fallimenti e l’atavico errore che ogni beneficio va ricevuto e non costruito.  E’ ovvio che molte regioni della Nazione hanno una capacità di sopravvivenza e di vivibilità, superiore alla nostra e che in parte dipenda dalle attenzione ricevute dal governo centrale. Così come nella nostra Isola, ci sono città virtuose ed altre dimenticate e seppellite soprattutto dalla mancanza di strutture ed infrastrutture, come Messina.  Basterebbe ricordare l’assenza delle discariche, di un acquedotto cittadino e di una continuità territoriale inesistente e condizionata  dai Tir e dall’inquinamento. Esistono territori che tuttavia hanno saputo, nel rispetto delle logiche contrapposte della politica, costruire bellezza e ricchezza e lo hanno fatto nel contesto legislativo, sociale, operativo ed economico, comune a tutta la Nazione. Gli errori sono, pertanto, da ricercare in città, nel mondo politico e nella stesso società civile.

Queste sono mancanze ed errori commessi da tutti, ognuno con il proprio grado di responsabilità. Errori riportati alla luce tre anni fa, quando abbiamo voluto, dal basso, rompere la continuità con il passato, offrendo al primo cittadino l’opportunità di avviare un percorso culturale e politico nuovo, fuori dal vecchio sistema ed indirizzato al bene collettivo. Ci ritroviamo, invece, con un’amministrazione di continuità sistemica, sorretta dall’opposizione, che non rappresenta le istanze dei cittadini e che sorregge gli errori che si sono commessi prima. Un’amministrazione che non ha saputo dare la svolta, imporre un passo diverso, trasformare la macchina contorta della burocrazia e produrre nuove e sane aspettative di sviluppo economico ed occupazionale.

Questo Governo Cittadino, il primo sentore d’incoerenza lo ha manifestato quando ha deciso, in controtendenza alle dichiarazioni del periodo elettorale, di sanare un bilancio capestro e decisamente indirizzato ad assorbire ulteriori debiti, provenienti da conteziosi accesi dalle precedenti amministrazioni, per l’unica ragione di trasferire nel tempo pagamenti obbligatori, come quelli maturati dalle Municipalizzate, che giocoforza si ripercuotono sulle casse comuni.

Noi, della FederAzione Nuova Destra, lo sosteniamo da tempo, la soluzione è ripartire cancellando le politiche di continuità e scellerate di tutte le amministrazioni che si sono succedute, per riproporre una amministrazione, competente, fuori dalle logiche di parte e con un sistema collegiale condiviso, che abolisca i privilegi ed i favoritismi. Una nuova amministrazione che rappresenti gli Stati Generali di una città che vuole cambiare.

Il male sociale non sono i partiti, ma gli uomini che li rappresentano. A Messina, soprattutto, prevale la volontà di poche persone, che per potere politico o economico, fanno ruotare tutto attorno a se stessi.

La città è di tutti, bisogna saperla amare, allontanando ogni tentativo egemonico sulla cosa pubblica.

L’Italia è in crisi, ma le città del paese non sono tutte povere di strutture e servizi come Messina. Trasformiamola in una realtà diversa ed accogliente. Abbandoniamo l’idea che tutto cambi se lo vorranno in pochi. Cambierà se siamo tutti noi cittadini a volerlo, svolgendo ognuno il ruolo che gli compete, con responsabilità e rispetto delle regole e del  bene comune.  Lottiamo per il futuro delle prossime generazioni e per una città che merita di essere vissuta differentemente.

Si proceda con la SFIDUCIA, come atto d’inizio di un percorso produttivo, di una rinascita e non di una accusa, non servirebbe a nulla. La gente vuole risultati concreti e non chiacchiere inutili. Franco Tiano FND. >>

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