carabinieri24Questa mattina, i militari della Stazione Carabinieri di Messina Gazzi unitamente a quelli della Stazione Carabinieri di Bordonaro, con il supporto di una gazzella del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato due cittadine di nazionalità marocchina, rispettivamente una 18enne ed una 39enne entrambe residenti nel capoluogo peloritano, poiché resesi responsabili di resistenza, violenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale.

L’intervento dei militari componenti l’equipaggio consorziato delle Stazioni Carabinieri di Messina Gazzi e di Bordonaro, come detto, è scattato intorno alle 2.00 di oggi, a seguito di una segnalazione pervenuta al numero di Pronto Intervento 112, in merito ad violento litigio, che interessava i componenti di un nucleo familiare di origine marocchina dimoranti nel rione Valle degli Angeli di Messina.

I militari dell’Arma hanno raggiunto subito l’abitazione segnalata, dove hanno potuto accertare che poco prima, un cittadino marocchino di 48 anni aveva minacciato di morte un proprio congiunto.

Il 48enne, tuttavia, poco prima dell’arrivo dei Carabinieri riusciva a darsi alla fuga.

Nel corso dei successivi repentini accertamenti, altre due cittadine marocchine, identificate in H. M., nata in Marocco, cl. 1973, casalinga e T. D., nata in Marocco, cl. 1994, entrambe residenti a Messina, rispettivamente moglie e figlia del predetto 48enne, si scagliavano contro i Carabinieri opponendo loro resistenza e colpendoli con pugni e calci.

Immediatamente bloccate, le due donne venivano condotte in Caserma, dove venivano dichiarate in stato di arresto.

Per il cittadino marocchino di 48 anni scattava invece la denuncia in stato di libertà per i reati di percosse, maltrattamenti in famiglia e minacce.

Le due cittadine marocchine, al termine delle formalità di rito, sono state tratte in arresto su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina e, dopo il rito direttissimo tenutosi presso il Tribunale di Messina, venivano tradotte presso il rispettivo domicilio in regime di arresti domiciliari.

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