“Posto che le baraccopoli da risanare devono essere considerate tutte priorità, possibile che da quando vige sia Arisme (istituita con la L.R. n. 8/2018 art. 62 e con successiva delibera del Consiglio Comunale) sia la legge speciale sul Risanamento, non sia mai stato ad oggi pensato un chiaro ordine cronologico delle varie zone di intervento?

E’ questo il principale interrogativo che si pone il Consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che proprio per fare chiarezza su un tema che rischia di creare la classica ‘guerra fra poveri’, aveva chiesto già nello scorso mandato la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario alla presenza dell’ormai ex Commissario per il Risanamento Cosima Di Stani.

A quell’invito l’ex Commissario non rispose – ricorda Gioveni – e oggi alla città (e solo attraverso articoli di stampa) è stato fornito solo un elenco di tutte le zone da risanare che però conosciamo tutti ormai da decenni, ma non è stato redatto, quanto meno ufficialmente, un cronoprogramma degli interventi o un ordine cronologico delle zone che saranno per prima oggetto di intervento radicale, quanto meno quelle che verranno dopo Camaro Sottomontagna (che però deve essere ancora completato con l’assegnazione di circa altri 30 alloggi ad altrettante famiglie che da 1 anno sono già inseriti in una graduatoria definitiva) e dopo via Catanoso a villaggio Aldisio per la quale si sta tentando di soddisfare la seconda graduatoria.

Non è possibile, né tanto meno accettabile, per esempio – prosegue il Consigliere – che, a parte Rione Taormina o via Rosso da Messina, i residenti di altre zone di cui non si parla mai come via Nunzio Bicchieri, Ritiro zona ex Lavatoio, Fondo Vadalà, via Edoardo Morabito e via Biagio Calarco a Camaro San Luigi, Via La Rocca a Camaro S. Paolo, Bisconte, Santa Lucia, Bordonaro ecc., non debbano conoscere in quale punto del programma siano collocati. Nell’attesa della nomina del nuovo Commissario e soprattutto del sub-Commissario – insiste l’esponente di FdI – sarebbe altrettanto importante chiarire, oltre all’esatto ordine delle priorità, se si ha anche la volontà, collateralmente ai percorsi già individuati con i progetti della ‘qualità dell’abitare’ e del ‘progetto pilota’ o dell’acquisto di alloggi sul libero mercato, di perseguirne altri come quelli del progetto Capacity o del project financing, da me da sempre auspicati.

Mi auguro, quindi – conclude Gioveni – che una volta nominato il sub-Commissario si proceda spediti e soprattutto nella massima trasparenza con le molteplici fasi progettuali ed opzioni messe in campo, perché la scommessa da vincere per cancellare le vergogne dell’ultimo secolo è troppo importante per Messina e il termine del 31 dicembre 2024 da poco prorogato non è poi così lontano”.