DSC_0042 (1)Soddisfatto il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Biologi Domenico Laurendi: ”Il futuro della professione appartiene ai giovani”. ”Il Biologo: figura dinamica nel mondo del lavoro”. E’ stato questo il tema al centro della II edizione del Convegno organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina.

 Un appuntamento molto atteso, andato in scena nell’Aula Magna Vittorio Ricevuto dell’Università, che è servito agli studenti dell’Ateneo messinese a costruire una mappatura completa delle diverse prerogative ed applicazioni professionali previste nell’ampio panorama della biologia. Dal settore della nutrizione alla gestione della qualità nella cosmetologia, dalla sicurezza alimentare alla salvaguardia dell’ambiente, dalla procreazione medicalmente assistita alle indagini in ambito forense. Settori sui quali da tempo l’Ordine Nazionale dei Biologi sta puntando il suo lavoro sia in termini di formazione che di supporto agli iscritti per l’inserimento professionale.

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Ad aprire i lavori le introduzioni del Docente di Microbiologia generale del Dipartimento di Scienze Biologiche Giuseppe Criseo, del Commissario della Delegazione messinese dell’Ordine Nazionale dei Biologi Alessandro Pino e del Consigliere Nazionale dell’Ordine Domenico Laurendi.

”Dopo il successo dello scorso anno – ha commentato Laurendi – abbiamo voluto fortemente la seconda edizione di questo consesso scientifico. Per l’Università di Messina e per l’intera città rappresenta di sicuro un importante riconoscimento. Appuntamenti come questo rappresentano per l’Ordine occasioni fondamentali di confronto con il mondo universitario che è da sempre un punto di riferimento centrale per le nostre attività di formazione ed orientamento”.

Obiettivo raggiunto dunque. Centinaia gli studenti che non hanno voluto perdere l’occasione di toccare da vicino le diverse applicazioni che li attendono nel percorso professionale post laurea.

 ”La figura del biologo – ha concluso Laurendi – è divenuta negli ultimi anni sempre più complessa e variegata. Le professionalità acquisite durante la formazione universitaria sono ormai applicabili a diversi settori del panorama scientifico. Ciò che è importante, qualunque sia il percorso che si sceglie di intraprendere, è mantenere sempre molto elevati gli standard qualitativi delle prestazioni offerte, sia nel settore pubblico che in quello privato. Agli studenti e ai colleghi più giovani è affidato il futuro di questa splendida professione”.

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