ospedale-55Da giorni si rincorrono voci, alimentate da dichiarazioni politiche, che dipingono per la città di Messina un quadro drammatico che non corrisponde alla reale situazione (che era e rimane difficile, perchè si sta affrontando in tutta Italia la fase più acuta della pandemia da marzo ad oggi).

L’impennata nei contagi delle ultime settimane, con un picco di quasi 400 unità ieri, e il rapporto di incidenza più alto della Sicilia negli ultimi 14 giorni, come prevedibile sta mettendo pressione al sistema ospedaliero provinciale, che tuttavia sta rispondendo come previsto, senza che, per esempio, ci sia mai stato bisogno di “migrazione sanitaria” verso altre province, circostanza che non si è mai verificata dall’inizio della pandemia: i numeri dei ricoveri sono solo uno degli indicatori che bisogna tenere presente quando si parla di “posti occupati”, dal momento che il frequente turnover di pazienti dimessi compensa abbondantemente quello crescente di contagiati in entrata. Ad oggi, lo ribadiamo, non c’è stato un singolo caso di cittadini ai quali sia stato negato il ricovero per mancanza di posti letto.

Per ovviare alla repentina crescita dei contagi, e per non intasare i reparti di degenza ordinaria delle strutture adibite alla cure e alla somministrazione di terapie contro il covid-19, questo ufficio commissariale si è immediatamente attivato per l’apertura del covid center di Villa Contino, con 15 posti di degenza ordinaria, e 8 di terapia semi-intensiva. Inoltre, sono in avanzato stato di realizzazione gli accordi con strutture alberghiere private per reperire almeno altri 100 posti destinati a covid hotel per i pazienti che presentano sintomi lievi e non necessitano di trattamenti specifici.

Per ridurre drasticamente i tempi di attesa dell’esito del tampone rispetto alla somministrazione, e quindi garantire un più celere e accurato tracciamento dei contagi, la Protezione civile regionale invierà in provincia di Messina una delle due macchine provenienti dall’Olanda per la processazione di circa 4000 tamponi molecolari al giorno (a fronte dei quasi mille che oggi vengono esitati).

Del suo insediamento, il 18 dicembre, questo ufficio ha attrezzato l’offerta di servizi aggiuntivi nell’ottica di una presenza sempre maggiore sul territorio: prova ne siano gli oltre 27mila tamponi somministrati a chi tornava a Messina per le festività natalizie, che hanno permesso di trovare in 22 giorni ben 765 soggetti positivi al test rapido, o l’avvio, nell’area attrezzata dell’ex Gasometro, degli screening su prenotazione a tutta la popolazione. Dopo la scoperta di focolai all’interno delle aree di risanamento, si è proceduto tempestivamente ad attivare una campagna di somministrazione tamponi dedicata alle aree di risanamento, e in vista della riapertura degli istituti scolastici, si procederà ad una campagna a tappeto sulla popolazione studentesca. Per velocizzare le pratiche burocratiche di inizio e fine quarantena, è stato stretto un accordo con i medici ed i pediatri di base, così come l’istituzione di un numero dedicato alla comunicazione per il rintracciamento delle utenze che hanno bisogno della raccolta dei rifiuti speciali (che presto passerà integralmente sotto la responsabilità del Comune di Messina), e un team per i controlli nelle case di riposo (anche questi, di competenza comunale e non certo dell’azienda sanitaria provinciale). Sono stati inoltre immessi in servizio i primi 80 psicologi adibiti tra l’altro, al servizio di ascolto telefonico a favore dei soggetti positivi in isolamento domiciliare. Per ultimo, è il caso di segnalare la campagna vaccinale, che vede in questo momento, ad una settimana dall’inizio, la Sicilia tra le primissime regione per numero e percentuali di vaccini somministrati.

Tutti servizi che, è bene sottolinearlo, sono emergenziali, ma affrontati con dotazione di organico ordinaria.

Quanto al riferimento sulle responsabilità di questa azienda rispetto al crescente numero di contagi, non è chiaro quali sarebbero i rilievi da sollevare all’Asp, che interviene dal punto di vista sanitario e non ha alcuna autorità in materia di contenimento. Se il numero dei contagiati nelle ultime settimane è aumentato in maniera massiccia, è stato a causa di sconsiderati comportamenti individuali, e perchè evidentemente è mancato il rispetto delle vigenti norme di contrasto al contagio da coronavirus, e l’attenzione di chi doveva fare rispettare queste norme, determinando una oggettiva situazione di preoccupazione.

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