cambiamomessinadalbasso2-720x340Nota del Gruppo CMdB in merito alle dichiarazioni del dott. De Simone: <<In merito alle allarmanti dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Commissario dell’Autorità Portuale di Messina, dott. De Simone, riguardo l’incontro tenutosi mercoledì 25 ottobre, il Movimento CMdB esprime grande sgomento e perplessità e per questo esorta l’Amministrazione comunale a chiarire i contenuti del suddetto incontro, soprattutto in considerazione che la Commissione di delimitazione delle aree non è un organo giudicante, bensì un Organismo tecnico statale e quindi senza giurisdizione in ordine all’attribuzione della proprietà, competenza attribuita al Giudice civile in via esclusiva.

Cambiamo Messina dal Basso, promotore della piattaforma Mare Negato, ha da sempre sostenuto, con innumerevoli iniziative, che hanno visto una larga partecipazione della cittadinanza, il diritto della Città di Messina di riappropriarsi del suo frontemare, elemento essenziale ed irrinunciabile per l’intera comunità.

La scelta scellerata delle precedenti Amministrazioni e fatta propria dall’allora Ministro, di fare dell’Autorità Portuale di Messina una sorta di agenzia del demanio e quindi porre sotto tributo la parte della città che avrebbe dovuto costituire un volano per il rilancio dell’economia messinese ed anche spazio di incontro e spazio di incontro dei cittadini con il loro mare, hanno fatto sì che l’A.P. si sia arricchita a discapito di attività storiche quali ad esempio: la cantieristica navale, un tempo fiore all’occhiello nel mondo e quella commerciale rappresentata dalla Fiera Campionaria Internazionale, area ormai degradata ed interdetta ai messinesi, storicamente comunale e, poi, inspiegabilmente transitata nel patrimonio dell’A.P. in uno dei decenni più bui della politica della città.

Non ha senso mantenere una circoscrizione territoriale dell’A.P. tale da tranciare il legame indissolubile tra Messina ed il suo mare.

La città non accetterà mai di cedere a Gioia Tauro e di pagare tributi per aree essenziali e da sempre ritenute patrimonio di Messina, quali Villa Sabin, la riviera del Ringo, la rada S. Francesco, la Fiera e la passeggiata a mare, con buona pace del Commissario De Simone.

Ritenendo irrinunciabile politicamente, economicamente e socialmente la libera fruizione del waterfront di Messina, città da sempre a forte vocazione marinara, il Movimento, in mancanza di una puntualizzazione chiarificatrice da parte dell’Amministrazione assumerà una posizione coerente con il percorso fino ad oggi intrapreso.>>

 

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