Bruciava oltre 120 kg di cavi in rame, il 43/enne messinese sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina nei giorni scorsi in un fondo di Larderia. Nel corso di un pomeriggio infatti, i militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, notavano un’intensa colonna di fumo nero proveniente dal colle sovrastante Larderia. Raggiunta la zona, sita in contrada Miano località Larderia Superiore, i Carabinieri trovavano un vero e proprio falò di cavi in rame, nei pressi del quale vi era una Ford Ka con una notevole quantità di cavi in rame, con un uomo intento ad alimentare, avvalendosi di un forcone, le fiamme frutto della combustione di cavi elettrici. A ridosso delle fiamme erano posizionati due recipienti in plastica contenenti rame evidentemente ricavato dai fili elettrici già trattati mediante combustione, nonché una bottiglia in plastica, in parte bruciata, contenente tracce di alcool. Altre matasse di fili elettrici in rame (dallo spessore di mm.2,5 e dal peso approssimativo di 120 kg ) si trovavano ancora all’interno dell’autovettura Ford Ka di proprietà dell’uomo. Su tale vettura era posta anche una tronchesina in metallo.
Pertanto, alla luce di quanto accertato, i militari operanti procedevano a denunciare il soggetto in s.l. per i reati previsti dall’art 648 c.p. (ricettazione) e dall’art.256 bis comma 1° e 4° T.U. dell’ambiente (combustione illecita di rifiuti pericolosi).Conseguenzialmente venivano sottoposti a sequestro, in quanto pertinenti ai reati di cui sopra n.1 tronchesina in metallo,n.1 forcone in metallo con manico in legno e il veicolo Ford KA di proprietà del denunciato. Sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare la provenienza del rame.