Marvanza-al-Kaulonia-TarantellaContinua il successo del connubio tra il reggae dei Marvanza Reggae Sound e la tarantella dei Lisarusa, che sabato 9 ottobre condivideranno nuovamente il palco nella cornice dell’Oktoberfest di Gasperina (Cz) presso lo stadio comunale alle ore 22.00, per portare in scena tutto il calore della musica made in Calabria. Un momento artistico di grandissimo livello, fortemente voluto dal pubblico calabrese dopo aver visto i due gruppi alternarsi sui palchi del “Sud Beach Sound” e del “Kaulonia Tarantella Festival”, due eventi che hanno infiammato l’estate calabrese al confine tra le provincie di Catanzaro e Reggio Calabria. Due espressioni diverse dell’amore per la stessa terra, la Calabria, di cui le due band cantano la storia sotto diversi punti di vista, fino a fornirne un quadro completo: da un lato i Marvanza Reggae Sound offrono al loro pubblico uno sguardo lucido e disincantato della società in cui viviamo, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, lisaurafacendo vedere le soluzioni per poterci vivere meglio attraverso un reggae che si pone al servizio della società senza tralasciare l’ironia di cui questi artisti sanno essere capaci; dall’altro i Lisarusa aprono uno squarcio sulla tradizione, con il loro lavoro di ricerca e con la traduzione dei racconti dei cantastorie in un grosso repertorio di parole che trasformano in testi, arrangiati con rigorosi criteri di fedeltà filologica e con la capacità di reinventare il genere, inserendo sapientemente sonorità moderne provenienti dalle realtà musicali più eterogenee nelle melodie classiche. Il connubio tra queste due band nasce da un’idea di Domenico Panetta e Walter Guido,lisaura rispettivamente produttore artistico dei Marvanza Reggae Sound e fondatore dei Lisarusa, che hanno intravisto nella loro musica la capacità di mostrare al mondo una nuova faccia della Calabria, dove agli stereotipi negativi si contrappongono a momenti artistici in grado di far vedere tutto il bello di una terra che spesso rimane nella penombra. La voglia di trascinare il Sud fuori dal limbo, dunque, è stato il pretesto per unire le forze attraverso la musica, un’arma in grado di smuovere le coscienze e di aprire gli occhi su ciò che ci circonda, in un grande coro collettivo capace di trasmettere amore, fratellanza e rispetto per il prossimo. A miscelarsi in un cocktail esplosivo solo un reggae pacifista e rivoluzionario al tempo stesso, che si propone il difficile scopo di rendere cosciente chi ascolta dei problemi quotidiani della nostra terra, interpretato da tutti come un esempio per i ragazzi calabresi, grazie a canzoni con le quali i Marvanza reggae Sound lanciano il loro appello sociale contro il disinteresse dello stato, insieme ad una visione ottimistica e allegra della vita; e una musica fatta di note a metà tra la tradizione e l’innovazione quello che nasce dagli strumenti dei Lisarusa, che mescola il ritmo frenetico della tarantella alle continue evoluzioni della musica moderna, dando vita ad un nuovo modo di pensare alle proprie radici e di fare musica popolare, dove amore e sdegno sono le tematiche principali, che si riversano come un fiume in piena su un pubblico sempre più numeroso e partecipe.

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