Per la cauzione e le spese relative al ‘Picchetto d’Onore’ elargito ai due Marò, spese ingiustificate senza una sentenza di assoluzione. Un esposto alla Corte dei Conti per il caso dei maro’ italiani arrestati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori. Ad annunciarlo il Codacons, che cosi’ spiega la sua iniziativa:

“Alla luce del possibile dolo o colpa nella morte di due innocenti pescatori indiani, la giustizia, anche quella straniera, va sempre rispettata – scrive l’associazione – Nella vicenda dei due maro’ le istituzioni italiane hanno invece dato un pessimo esempio. In assenza di una sentenza di assoluzione, infatti, le spese affrontate dallo Stato italiano per i due militari (cauzione, picchetto d’onore, ecc.) appaiono assolutamente ingiustificate, e potrebbero rappresentare uno sperpero di soldi pubblici. Il Presidente della Repubblica, cosi’ come ministri e vescovi, possono certamente prendere posizione in favore dei due maro’, ma cio’ che non appare possibile e’ sostenere spese a carico della collettivita’ fino a che la loro posizione giudiziaria non sara’ chiarita”.

Per tale motivo il Codacons chiedera’ alla Corte dei Conti di accertare la congruita’ delle spese affrontate dal nostro paese per la cauzione e il picchetto d’onore in favore dei due militari arrestati in India, al fine di verificare se siano giustificate o meno.

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