IMG_0357“Il governo intende proseguire la missione Mare Nostrum, considerati i risultati positivi che sono stati conseguiti dal punto di vista umanitario. E’ evidente comunque la necessità di incrementare la cooperazione bilaterale con la Libia e con gli altri Paesi interessati, sollecitando inoltre le organizzazioni internazionali a un maggiore impegno nel controllo delle frontiere. Non è un problema di un singolo Stato, ma un fenomeno che travalica le capacità organizzative e politiche di ogni singola Nazione”. Lo ha affermato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, intervenendo in aula alla Camera per esprimere la posizione del governo sulle mozioni presentate da tutti i gruppi in merito alla missione “Mare Nostrum”.

 “Come in passato furono gestite crisi importanti, in Spagna ad esempio, attraverso la cooperazione di vari Paesi – ha proseguito Delrio – l’Italia chiede l’applicazione di quel modello vista la gravità del fenomeno e la concreta possibilità che questo continui ad alimentarsi stante l’instabilità politica dell’Africa che si affaccia sul Mediterraneo e di quella subsahariana.

Per questo motivo, salutiamo con assoluta positività molte delle sollecitazioni arrivate dall’Aula, dai parlamentari, dai gruppi parlamentari, che ringrazio tutti per i preziosi suggerimenti, le azioni concrete che sottraggono questo argomento a facili demagogie e a facili semplificazioni e tentano di entrare nel merito di una questione così complessa, che interpella non solo le politiche di un singolo Stato, ma le politiche europee”.

Il Sottosegretario ha quindi espresso il parere favorevole del governo su tutte le mozioni presentate, comprese quelle dei gruppi di opposizione, chiedendo tuttavia solo per alcune la riformulazione di alcuni punti e lo stralcio delle parti relative alla sospensione dell’operazione.

In particolare, il governo ha espresso parere integralmente favorevole sulle mozioni Santerini ed altri (Per l’Italia), Fiano-Andrea Romano ed altri (Partito Democratico – Scelta Civica), Dorina Bianchi-Leone (Nuovo Centrodestra), Currò ed altri (Movimento 5 Stelle) e sulla risoluzione Di Lello ed altri (Misto).

In seguito al dibattito, nel corso della replica, il Sottosegretario Delrio ha sottolineato che in merito all’operazione Mare Nostrum “Sono state dette gravi inesattezze. Non bastano le urla a fermare la gente che viene verso il nostro Paese. Quello dei flussi migratori e degli sbarchi è un problema che non può essere affrontato con la pancia ma con il cervello. Grazie a Mare Nostrum sono state soccorse 30mila persone, che abbandonate a se stesse sarebbero probabilmente diventate vittime del mare. Allo stesso modo, non è Mare Nostrum ad aver creato la crisi politica in Libia, al contrario, con questa operazione abbiamo avviato l’attività di addestramento delle forze di sicurezza libiche nonché azioni di monitoraggio dei confini marittimi e terrestri. Abbiamo già effettuato numerosi corsi in materia di controlli di frontiera, falso documentale, polizia scientifica, conduzione di unità navali, conduzione di motoveicoli, scorte di personalità e indagini di polizia giudiziaria.

Siamo consapevoli del fatto che l’attuale forte pressione migratoria imponga il rilancio e il rafforzamento del ruolo dell’Agenzia Frontex. Sotto la regia dell’Agenzia, si stanno svolgendo due importanti operazioni congiunte, Aeneas ed Hermes, che ci vedono impegnati, con mezzi aerei e navali, in missioni di pattugliamento congiunto continue, localizzate nel Mediterraneo centrale.

Grazie a questi pattugliamenti sono stati arrestati più di 150 scafisti e sono continuati i rimpatri di immigrati irregolari.

Un ulteriore obiettivo è quello di ripristinare i centri di accoglienza esistenti in loco, nonché la ricostruzione del Centro di Kufra, con l’interessamento dell’Unione Europea, su iniziativa del Ministero dell’Interno.

Sul fronte degli enti locali, il presidente Fassino, giustamente, chiede un aumento degli stanziamenti al sistema di accoglienza Sprar, che è un sistema su cui siamo lodati da tutta Europa per l’organizzazione, per l’efficienza e per i bassi costi che comporta (meno di 30 euro a persona accolta). Il sistema di accoglienza Sprar verrà potenziato e proprio in queste ore stiamo lavorando per aumentare lo stanziamento, come richiesto dai comuni, con cui siamo in dialogo e che ringraziamo, perché grazie all’azione congiunta dei comuni e delle regioni siamo riusciti a fronteggiare questa che è una gravissima emergenza umanitaria.

Siamo impegnati su diversi fronti, non lavoriamo per favorire gli scafisti ma per contrastare omicidi e morti gravissime come quelle che abbiamo osservato in questi anni. Crediamo che questo sia un dovere non del governo ma di tutta l’Unione Europea. Non si deve consentire alle nostre facce di girarsi dall’altra parte mentre avvengono tragedie nel nostro mare”.

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