Catanzaro 1 luglio 2012. – Promossa a pieni voti l’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale “Giovani Paolo II” di Lamezia Terme. L’Age.Na.S. – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali – e il Ministero della Salute hanno infatti pubblicato il Programma Nazionale Esiti, una sorta di “pagella” degli Ospedali Italiani stilata dopo aver “fotografato” le attività del 2009 di tutti gli ospedali italiani e dopo aver valutato le performance delle strutture sanitarie e delle singole Unità Operative.

Dall’analisi effettuata sono risultate positive la maggior parte delle strutture del Nord Italia, mentre quelle delle regioni del sud sono risultate non soddisfacenti, con tante luci e ombre dettate dai pessimi indici di performance delle singole Unità Operative.
Unica eccezione è l’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Lamezia Terme, che è risultata un’eccellenza in campo nazionale, indicata fra le migliori relativamente al trattamento dell’Ictus. Secondo i dati forniti da Age.Na.S. e Ministero della Salute, la struttura infatti è particolarmente performante: si tratta di un risultato di qualità che non può che essere sottolineato, dovuto all’impegno e alla professionalità di tutto il personale e del Direttore dell’Unità Operativa Dott. Prof. Gerardo Mancuso che, applicando le Linee Guida nazionali, le evidenze cliniche e la good practices, proprio nel percorso dell’Ictus, ha fatto sì che questo reparto diventasse performante con risultati eccellenti in campo nazionale.

Il risultato ottenuto dall’Unità Operativa di Medici Interna è dovuto anche al fatto che il Dott. Gerardo Mancuso ha messo a punto una tecnologia di assistenza del tutto innovativa, una delle più innovative d’Italia, che è la Sub-Intensiva Internistica: si tratta dell’unità di assistenza dedicata a pazienti di questo tipo. La Sub-Intensiva Internistica è stata dotata di macchinari e strumenti particolari che rendono possibile il monitoraggio continuo del paziente, proprio come accade in una Rianimazione.
Un altro aspetto che ha portato l’Unità Operativa di Medicina Interna all’eccellenza è dettato dal fatto che, nel periodo in esame, la mortalità all’interno del reparto è stata del 4,4%, ben al di sotto della media nazionale che è pari al 9,94%, facendo allineare così il reparto lametino ai centri internazionali e collocandolo tra i primi in Italia. Nel 2000, prima dell’arrivo del Primario Dott. Mancuso, la mortalità nell’unità operativa lametina era del 37%.

L’esperienza professionale e la collaborazione di tutta l’equipe della Medicina Interna hanno reso possibile un risultato che sottolinea la qualità dell’intervento medico nell’Ospedale di Lamezia. “Un risultato – ha commentato il dg Mancuso – che dimostra e attesta che atteggiamenti professionali adeguati e applicazione del sapere scientifico possono  fare emergere, indipendentemente da tutto il resto, profili di qualità: investire sulla qualità professionale rende molto di più, soprattutto quando la competenza è il parametro di riferimento. Questa notizia ci riempie di gioia e deve fare onore a tutti, nella speranza che possa essere un esempio per tutti, nella ricerca della crescita professionale e della cura del paziente”.

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