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Monasterace – Un comprensibile desiderio di normalità in una terra che sente continuamente l’alito della ‘ndrangheta sul collo e dove l’ultimo, ma solo in ordine di tempo, braccio di ferro “politico” si chiama emergenza rifiuti’: è quanto è emerso ieri nel corso della riunione del Comitato dei sindaci della Locride, convocato dal suo presidente Ilario Ammendolia, primo cittadino di Caulonia. Chiamati ad interpretare le attese e speranze delle loro comunità, mentre la manovra finanziaria, come una spada di Damocle, è pronta a far pagare agli enti locali il prezzo più alto, i sindaci ci stanno più a essere bersaglio continuo di minacce e ricatti, e coralmente hanno sottolineato la necessità di intervenire con una risposta unanime e forte per porre fine a una situazione in cui l’emergenza è quotidiana, e dove proprio loro, primo avamposto dello Stato, hanno bisogno di interlocutori, ma chiedono anche di essere interlocutori. Una situazione insostenibile secondo Ammendolia, che sottoposto all’attenzione dei colleghi un documento in cui, oltre a sottolineare la necessità e l’impegno a rimanere compatti e uniti, per irrobustire la risposta istituzionale alla “sfida” lanciata dalla criminalità organizzata, è stato ribadito l’impegno ad aprire una nuova fase di programmazione comune: «All’indomani dell’attentato al primo cittadino Maria Carmela Lanzetta, i sindaci della Locride hanno espresso immediatamente la loro vicinanza, oggi siamo riuniti a Monasterace per ribadire la nostra solidarietà e il nostro sostegno anche all’assessore Angela Belluzzi. Una cosa è chiara – ha continuato il presidente del Comitato – non lasceremo sola la Lanzetta e neanche questa cittadinanza onesta e laboriosa». Un fronte compatto, dunque, deciso ad affrontare i problemi, nonostante lo stato di abbandono ed isolamento in cui versa il territorio. Parlando dell’emergenza rifiuti, Ammendolia ha aggiunto: «I sindaci sono stati lasciati soli ad affrontare l’estate, il flusso turistico, in una situazione di drammatiche emergenze. Questo delegittima il sindaco agli occhi dei cittadini, fa perdere autorevolezza e credibilità». Uno sfogo amaro condiviso dai sindaci presenti, che a turno hanno snocciolato il lungo alfabeto dei bisogni di una terra illusa per anni da promesse mancate e posto l’attenzione sulla emergenza rifiuti, ma anche sulla “politica” della Sorical che «si comporta come una azienda privata e stringe il collo dei sindaci», sull’arbitrio dei finanziamenti, sui tagli ai servizi pubblici, ma anche sul dissesto idrogeologico. Dopo aver suggerito di inserire all’ordine del giorno l’attivazione di un Consorzio di comuni per la costituzione del distaccamento della caserma dei Vigili del fuoco a Monasterace, il sindaco Lanzetta, nel ringraziare i colleghi presenti – Giorgio Imperitura, Franco De Pace, Ernesto Riggio, Giuseppe Certomà, Rosario Rocca, Francesco D’Agostino e Giancarlo Miriello – ha lanciato, sull’emergenza rifiuti, una proposta: «Si chieda alla Regione Calabria di rimodulare i Por. Si diano non finanziamenti a pioggia, ma risorse in base al numero degli abitanti perché si possa partire con la racconta differenziata».

Gazzetta del Sud – Imma Divino

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