lettere_al_futuro - copertina 1990 Domenico Lanciano.pg testamento busta sigillataCaro Tito, nella primavera del 1980, appena compiuti 30 anni, ho redatto il mio primo testamento. Infatti, quei 30 anni mi sembravano (come traguardo di età) uno spartiacque, un giro di boa esistenziale verso l’età veramente adulta, dal momento che, quando si è giovani, ci si sente leoni immortali e non si pensa adeguatamente alla morte. A parte una piccola collezione di francobolli e le mie “sudate carte” (quaderni, libri vari e scolastici, qualche scarabocchio e poco altro ancora) non avevo alcun bene di valore da lasciare … fu quindi un testamento amoroso verso famiglia ed amici, che lasciavo per trasferirmi (quasi definitivamente) a Roma per lavoro (“partire è un po’ morire” dice un antico adagio). Ma quel testamento fu il primo vero e concreto esercizio tanatologico che segnò la svolta del mio atteggiamento verso la vita e verso la morte con il prendere maggiore e piena coscienza che questa può sopraggiungere da un momento all’altro, quando meno ce l’aspettiamo. Quante volte, fin da bambino, avevo comunque ascoltato quel passo del Vangelo che ci avverte che la morte arriva come un ladro!…. Eppure non ci sembra vero che possa capitare una cosa simile a qualsiasi età, persino da bambini o da giovanissimi!…

 PROPRIETà INDIVISEEd è proprio questa realtà improvvisa che ci dovrebbe indurre non soltanto ad essere preparati a lasciare questo nostro mondo in qualsiasi momento ma anche a lasciarlo nel migliore dei modi, sia sentimentalmente che legalmente. Sentimentalmente può significare andarsene preferibilmente in pace con tutti oltre che con se stessi. Legalmente può significare e significa non lasciare ai nostri eredi alcun tipo di problema. Molto spesso, infatti, accade che chi muore senza fare testamento scritto (o almeno senza dare alcuna indicazione testamentaria verbale) procura tutta una serie di grattacapi e di “grane” tali da indurre a litigi e a inimicizie persino i propri figli o altre persone aventi diritto ad usufruire ad una qualsiasi eredità. Specialmente nelle regioni meridionali italiane si assiste al fenomeno delle “proprietà indivise” che generano tutta una serie di negatività d’ordine familiare, economico, legale, sociale e persino generazionale. E tante sono le proprietà abbandonate pure perché non si riescono più a rintracciare gli eredi dei primi eredi o dei secondi eredi, complice pure spesso l’emigrazione!

 LECCO MANIFESTO TESTAMENTO BIOLOGICOPerciò, non meraviglia il fatto che sia stata proprio quella su “Come fare un buon testamento” una delle lezioni più seguite del “Corso di preparazione alla morte” che l’Istituto di Tanatologia ha realizzato in Agnone del Molise dal 2 novembre 1996 in poi (come ti ho accennato nella lettera precedente). Tale lezione è stata tenuta dal notaio Giuseppe Gamberale di Isernia, il quale su tale strategico tema aveva già scritto un opuscolo che era solito distribuire gratuitamente a tutti i propri clienti e che, nel nostro caso, ha distribuito anche ai corsisti. Qui di sèguito elencherò, in estrema sintesi, alcuni modi più comuni e semplici di fare testamento, ma è chiaro che sarebbe meglio andare direttamente da un notaio per sapere la soluzione migliore alla propria situazione personale, poiché solitamente ogni caso è a se stante. Per avere qualche idea si possono consultare i tanti siti internet sul tema, ma – ribadisco – soltanto un notaio può meglio di tutti valutare (al pari di un confessore o di un medico) le varie situazioni che variano da persona a persona e da tipo a tipo di testamento. Ovviamente ci si può rivolgere anche al proprio commercialista o avvocato di fiducia, però il notaio è e resta sempre la migliore e definitiva soluzione (pure per stare più tranquilli e sicuri del proprio operato ereditario che spesso non è tanto semplice).

 aido-logoDi più semplice (ma non è scontato che sia il più completo e garantito) c’è il testamento “olografo” (dal greco: olos, tutto – grafos, scrivo) ed è anche quello più comunemente usato, poiché basta scrivere di proprio pugno (con la propria grafìa, non a caratteri meccanici o stampati). Tale documento deve essere affidato a persona di particolare fiducia. Poi c’è il “testamento pubblico”… dovrebbe essere quello più sicuro, completo e garantito dal momento che è quello redatto da un notaio alla presenza di due testimoni e nello studio notarile il documento rimane segreto ed inaccessibile ad altri. C’è quindi il “testamento segreto” che è una sintesi dei due precedenti poiché la volontà di chi ha redatto il documento è dentro una busta sigillata, affidata ad un notaio. Esistono altresì i cosiddetti “testamenti speciali” che possono essere fatti in ben determinate circostanze legate soprattutto ad emergenze, passate le quali però possono decadere se non si confermano.

 eutanasia LEGALEUn tipo di testamento che si sta sempre più diffondendo è quello “solidale” ovvero lasciare i propri beni economici (in tutto o in parte) a quelle organizzazioni umanitarie o religiose che operano nel sociale e, in particolare, in zone assai povere del mondo come, ad esempio, Emercency, Medici Senza Frontiere, Action Aid, Save the Children, Unicef, Lega del Filo d’Oro, Fondazione Don Gnocchi, e tantissime altre. In passato tali lasciti venivano prevalentemente destinati alla Chiesa Cattolica (nella persona di parroci, ordini religiosi, congregazioni, ecc.). Ma, adesso, la sensibilità è tale che le ONG (Organizzazioni Non Governative), le Fondazioni e le Associazioni più variegate, nonché alcune Istituzioni, si stanno organizzando (anche con la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, Via Flaminia 160 – 00196 Roma tel. 06-362091 www.notariato.it) per ricevere simili donazioni. Chi intende scegliere tale via dovrebbe, però, stare attento a chi affida le proprie volontà testamentarie, pure perché in taluni enti solidaristici di nome possono di fatto nascondersi interessi della criminalità comune od organizzata oppure di faccendieri. E’ un campo minato che occorre percorrere con la necessaria prudenza (si sa che soldi e donazioni fanno gola a troppi!).

 TESTAMENTO BIOLOGICO INFORMATIAltro tipo di testamento che ci può interessare assai da vicino è quello “biologico” e riguarda, in particolare, il nostro fine-vita. Si può fare in vari modi: intanto, ad esempio, scrivendosi all’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori d’Organi, tessuti e cellule – Via Cola di Rienzo 243 – 00192 Roma tel. 06-97614975 www.aido.it – aidonazionale@aido.it) per l’espianto dei propri organi a favore di persone che potrebbero avvalersi di un trapianto (reni, cornee, cuore, fegato, tessuti, cellule, ecc.). L’accanimento terapeutico e l’eutanasia non hanno ancora trovato in Italia una chiara indicazione legislativa, per cui attualmente bisogna affidarsi alla benevolenza dei propri congiunti. Ciò può portarci a considerare l’opportunità di designare un fidatissimo esecutore testamentario. Per le persone inabili momentaneamente o definitivamente sarà bene nominare un “amministratore di sostegno” per rispondere alle volontà del disabile e per assicurarne le garanzie e i diritti civili. Sarebbe bene ed utile prevedere pure queste cose, poiché non c’è soltanto la morte ma ci può colpire improvvisamente una inabilità psico-fisica più o meno completa, più o meno definitiva lasciando in sospeso cose importanti che non si era fatto in tempo e definire compiutamente.

 Insomma, senza farla lunga, la necessità di fare un buon testamento è tema assai delicato quanto utile ed indispensabile per non lasciare i nostri eredi in tali problemi e in tante tribolazioni che potrebbero portarli a maledirci per tutti i fastidi che lasciamo loro. Basterebbe già questo motivo per cercare di darsi da fare, anche in età giovanile, a provvedere affinché, alla nostra dipartita (o alla nostra inabilità), possiamo lasciare sereni e soddisfatti i nostri eredi. E tutti, più o meno, abbiamo eredi, anche se non siamo in possesso di beni materiali da lasciare loro … c’è sempre un testamento morale da redigere, anche se con una semplice lettera d’affetto. Perché andare via senza salutare?!… Già all’età diciotto anni (cioè quando si entra nella maggiore età) possiamo cominciare a redigere legalmente uno dei testamenti cui ho accennato. Mentre in età pre-diciotto anni, per la donazione degli organi e per altre tematica attinenti, dovrebbero essere sensibilizzati i genitori. Abbiamo tutti risorse tali che potrebbero essere ancora utili anche dopo la nostra morte … sarebbe un vero e proprio peccato non renderle disponibili a favore di congiunti, amici e persino per sconosciuti.

 TESTAMENTO MORALE 1Vorrei, infine, ricordare che per le Opere letterarie ed artistiche (testi in prosa e in poesia, musiche, arti figurative, foto, video, ecc.) i diritti d’Autore valgono per alcuni decenni dopo la morte dell’autore o del proprietario … per cui sarebbe bene non trascurare tale aspetto nella compilazione del testamento. Perciò, prima di accingersi a redigere il testamento, forse sarebbe utile fare una specie di inventario dei propri beni materiali ed immateriali. Per avere maggiori delucidazioni a riguardo, si può consultare la S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori – Viale della Letteratura 30 – 00144 Roma tel. 06-59901 www.siae.it) nonché la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria (Via della Mercede 9 – 00187 Roma – tel. 06-67791 www.governo.it/DIE/contatti.html). Ciò che ho descritto è il minimo per fare un buon testamento e per andarsene tranquilli e sicuri che nessuno imprecherà o ci maledirà dopo la nostra morte. Ovviamente, ci sarebbe ancora tanto da approfondire … lo faccia chi intende mettersi a posto con se stesso e con gli … eredi! Saluti e baci, Domenico Lanciano

Domenico Lanciano - Giornalista
Domenico Lanciano Giornalista

 

 

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