Caro Tito, nel pomeriggio di mercoledì 21 giugno 2023, nel suo saluto inaugurale alla prima FESTA DEL NOME ITALIA (con il conseguente PREMIO PRIMA ITALIA 2023) il prof. Aldo Marcellino, presidente della Biblioteca Pubblica gestita dai Vincenziani di Davoli (CZ), ha esortato tutti a non disperdersi ma a creare un gruppo di lavoro o un’associazione per portare avanti gli ideali della “Calabria Prima Italia”. Puoi rivedere tale dichiarazione (nei primi 14 minuti) e l’intera manifestazione nella registrazione di TeleMia << https://www.youtube.com/watch?v=ewcFGBQp52U >> (durata 2 ore e 12 minuti). Già, ai primi dello scorso mese di giugno, all’interno della stessa Biblioteca era stato avviato (su mia proposta) lo SCAFFALE DELLA PRIMA ITALIA tutto dedicato ai temi della nascita in Calabria e della diffusione nazionale del nome Italia voluta dall’imperatore romano Augusto agli inizi del primo secolo dopo Cristo, esattamente duemila anni fa.

 

Il prof. Marcellino ha fatto appello innanzitutto ai presenti, in particolare a coloro che, alquanto numerosi, si apprestavano a ricevere il PREMIO PRIMA ITALIA 2023. Lo stesso presidente della Biblioteca Pubblica Vincenziana ha detto chiaramente che sarebbe stato necessario redigere un vero e proprio Progetto da presentare alle Autorità competenti non soltanto per essere finanziato in qualche modo ma anche perché possa divenire operativo nei circuiti regionali e nazionali della Cultura. Come auspicava il presidente Marcellino, a questo punto si potrebbe giungere ad una vera e propria associazione verosimilmente denominata “Amici della Calabria Prima Italia” tra tutti coloro che si stanno da tempo impegnando affinché si possa studiare e diffondere il fatto che il nome Italia sia nato in Calabria e che poi si sia diffuso dalla Sicilia alle Alpi e, quindi, pure alla Corsica e alla Sardegna nel corso dei secoli. L’evoluzione del nome Italia è la stessa Storia d’Italia.

1 – PROBABILI PRIMI ADERENTI E “FEST’ITALY”

In pratica, chi potrebbe aderire a tale “Associazione culturale Amici della Calabria Prima Italia” (che potrebbe essere riassunta in “Fest’Italy” – Festa dell’Italia)?… Oltre all’ente Regione Calabria e alle cinque Province calabresi, prima di tutto i Comuni che si trovano nell’area dell’Istmo di Catanzaro, territorio dove (come affermano i più antichi storici) in pratica è nato il nome Italia; ma poi tutte le Comunità calabresi (e lucane) che (attorno al 1500 a. C.) erano governate da Re Italo… in particolare le Città di Catanzaro, Lamezia Terme e Squillace che sono i principali riferimenti fondativi della Prima Italia. Se seguiamo l’elenco dei Premiati il 21 giugno scorso, troviamo Istituzioni pubbliche come la Biblioteca Calabrese di Soriano (VV), il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia di Squillace. Non dovrebbero mancare le Aziende di produzione (informazione sociale e di altri aspetti merceologici) come Rai Calabria, Soverato Uno TV, Tele Jonio, Tele Mia, Acronèo di Acri (CS), Cantina dei Sirìti (MT), Delizie di Re Italo della Brianza, Qual’Italy di Cosenza. Quindi pure le Associazioni, tipo “Amici della Calabria” di Isernia, “Calabriando” di CZ, “I Figli di Calabria” di Soverato, Italia Nostra (sezione Soverato-Guardavalle), la Nuova Scuola Pitagorica di Crotone, I FIGLI DI CALABRIA (Eredi Vito Maida, Pietro Matacera, Giacomo Matacera, Giovanni Matacera, Pietro Cilurzo, Angelo Laganà, Gaetano Drosi).

 

Potrebbero aderire tutte o quasi le Persone premiate come Enrico ARMOGIDA, Giovanni BALLETTA, Rita BARONE, Stefania BELVEDERE, famiglia BORRARO, Giuseppe CAMPISI, Felice CAMPORA, Raffaele CARDAMONE, mons. Adamo CASTAGNARO, Rosaria CERVADORO, Lamberto COLLA, Caterina CRISTOFARO, Giuseppe DE PIETRO, Vincenzo DE VIRGILIO, Emilio ERRIGO, Eredi Libero GATTI, Alberto GIOFFRE’, Oreste KESSEL PACE, Franco Laganà, Tito Agazio LANCIANO, Giacomo MATACERA, Salvatore MONGIARDO, Simone MUSMECI, Mario NANNI, Genny PASQUINO, Rosalba PETRILLI, Antonio PIPERATA, Franco POLITO, Pantaleone PROCOPIO, Alberico SALERNO, Andrea SATRIANI, Nick SCERRI e Vanessa LANCIANO, Giovanni SERIANNI, Sonia SIMPATICO, Raffaele SPADA, Santo STRATI, Antonio TASSONE, Domenico TUCCI, Rosy URSO, Vincenzo VILLELLA, Lorenzo VISCIDO, Armin WOLF.

E so che, in questi ultimi mesi, varie altre Persone si erano dette disponibili a collaborare per portare avanti la CALABRIA PRIMA ITALIA. Inoltre si potrebbe chiedere l’adesione (ed un’auspicabile sponsorizzazione) ad Aziende locali e nazionali che si denominano ITALO, ITALIA e simili. Non ultimo, bisognerebbe curare i contatti con le associazioni dei nostri emigrati nel resto d’Italia e all’estero ma anche con singole persone che possano essere maggiormente disponibili a diffondere la “Calabria Prima Italia” nei luoghi di emigrazione. Come ha suggerito il prof. Marcellino, chi è interessato può lasciare all’indirizzo << vincenzanidavoli@libero.it >> il proprio nome e i recapiti di reperibilità. Particolare appello viene fatto alle Persone che hanno nome Italo o Italia, pure in vista di uno speciale loro raduno.

2 – IL MARCHIO, LA PRO LOCO DI DAVOLI E ALTRI ATTORI SOCIALI

Un ruolo particolarmente importante potrebbe avere l’associazione turistica PRO LOCO di Davoli, il cui presidente Luciano ALCARO si è detto disponibile a collaborare affinché questo territorio possa essere utile a significare per sé stesso e per la Prima Italia. Così pure il presidente del “GAL Serre calabresi” Marziale Battaglia; ma anche l’Unione dei Comuni del Basso Jonio catanzarese. Ci sarebbero, comunque, innumerevoli Attori sociali in grado di dare una significativa spinta agli “Amici della CALABRIA PRIMA ITALIA” a svolgere un ruolo assai utile alla cultura e all’economia della interzona e dell’intera regione.

 

CALABRIA PRIMA ITALIA potrebbe essere un “brand” – un marchio identificativo di successo. Col tempo e se lavora bene, l’associazione culturale “AMICI DELLA CALABRIA PRIMA ITALIA” (oltre ad essere utile motore socio-economico) potrebbe essere occasione di lavoro per qualche giovane che intenda avviarsi nell’esercizio della valorizzazione territoriale. E, in prospettiva, si potrebbe lavorare con il “Madre in Italy” pure all’estero, magari in collaborazione con associazioni già presenti e che fanno capo ai vari Consolati o Ambasciate. Insomma, le prospettive e le lungimiranze ci sono e sono persino molteplici. Basta lavorare bene.

3 – UNA STATUA DI RE ITALO E LA “MARATONA PRIMA ITALIA”

Per cominciare, bisognerebbe cercare di realizzare in concreto l’icona della Prima Italia, cioè l’effige e la statua di Re Italo. La stanno chiedendo in tanti. Bisogna coordinarsi ed unire le forze per realizzarne già una da evidenziare davanti alla Cittadella regionale di Germaneto (che, se ben ricordo, si dovrebbe chiamare proprio “Palazzo degli Itali”). In verità almeno ogni città capoluogo di Provincia dovrebbe avere una propria statua di Re Italo. E, giustamente, c’è chi propone una tale statua davanti all’Aeroporto di Lamezia Terme. Col tempo, ritengo che ogni città degna di questo nome dovrebbe avere una sua statua di Re Italo. Statua che bisognerà cercare di erigere almeno nelle principali città italiane, principalmente a Roma. Come ha detto qualcuno in fase di PREMIO PRIMA ITALIA, la personificazione di Re Italo è importante per fissare nel nostro immaginario una PRESENZA che ha 3500 anni.

 

Non sarebbe poi male se si facesse pure la “Sagra del toro” dal momento che l’antico popolo che abitava l’odierna Calabria aveva come totem proprio il toro. Infatti, si pensa che l’origine del nome Italia provenga dal “popolo dei Vituli” o “popolo dei Vitelli”. Non a caso, la Nuova Scuola Pitagorica dello scolarca Salvatore Mongiardo celebra i “sissizi” di Re Italo proprio con un “bue di pane” simbolo di pace e di amicizia, ma anche di democrazia etica. Ho proposto all’associazione sportiva dilettanti CALABRIANDO di Catanzaro di organizzare (con il concorso del CONI e in particolare della FIDAL nazionali) la “MARATONA PRIMA ITALIA” (km 42,195) alla riva dello Jonio alla riva del Tirreno e viceversa di anno in anno, percorrendo di volta in volta paesi diversi dell’Istmo. Saranno almeno 30 anni che la propongo a tutti i livelli istituzionali regionali, provinciali e locali. Speriamo che si faccia prima o poi. Sarà sicuramente un successo internazionale!

4 – I SISSIZI E L’ASSIDUO RAPPORTO CON LE SCUOLE

E (proposito dei “Sissizi”) non sarebbe male realizzarli in ogni località della Calabria, in ricordo e in onore di Re Italo e della sua “democrazia etica” nel valore dell’amicizia e della proverbiale ospitalità del nostro popolo. Altro importantissimo aspetto è tenere assidui rapporti con le Scuole, pure per dare alle giovani generazioni l’orientamento storico per il rafforzamento della propria identità. La nostra generazione non ha avuto affatto dalla Scuola le dovute informazioni circa la nascita e la diffusione del nome ITALIA, che significa pure la nascita (appunto) della prima “democrazia etica” diffusasi in tutto il Mediterraneo e durata per oltre mille anni, come attesta Aristotele nella sua “Politica”. Insomma, ci sono vari aspetti che andrebbero curati affinché la CALABRIA PRIMA ITALIA possa essere conosciuta e così giovare, con i suoi valori, a tutti noi.

 

Intanto, sto aspettando con vera ansia l’uscita (tra settembre e ottobre) del libro “CALABRIA LA PRIMA ITALIA” tradotto da Sara Cervadoro dall’edizione americana del 1939 “Calabria the First Italy” scritta da Gertrude Slaughter e allora edita dall’Università del Wisconsin (USA). Sono tanti anni che lotto affinché veda la luce in lingua italiana tale libro, la cui edizione originale in lingua inglese è depositata nella Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro (VV) dono personale del prof. Lorenzo Viscido (su mio interessamento). In Italia ci sono soltanto altre due o tre biblioteche hanno tale libro originale americano.

5 – SALUTISSIMI

Caro Tito, spero tanto che la CALABRIA PRIMA ITALIA possa divenire veramente un utile motore per il rilancio socio-economico-culturale del nostro territorio. Come ho già detto e scritto, dopo ben 41 anni di lotte per la CALABRIA PRIMA ITALIA non ho più le forze psico-fisiche e finanziarie per portare avanti in prima persona tale impegnativo discorso come ho fatto finora dall’aprile 1982 con enorme impiego di energie anche economiche personali. Mi auguro che, attorno alla BIBLIOTECA PUBBLICA VINCENZIANA DI DAVOLI, si possa creare un gruppo di volenterosi e motivati agli ideali della PRIMA ITALIA. Perciò, tali volenterosi possono rivolgersi direttamente alla sua sede (Viale Kennedy 61-A a Davoli Marina tel. 393-9161418), visitandone il sito web << www.vincenzianidavoli.it >>.

 

Nel consegnarti questa Lettera n. 475 ti ringrazio tanto per volerla pubblicare a beneficio di tutti, specialmente di coloro i quali possano e vogliano aderire all’associazione culturale “AMICI DELLA CALABRIA PRIMA ITALIA” nel contesto della BIBLIOTECA PUBBLICA VINCENZIANA DI DAVOLI. Pensando alla “Lettera n. 476” ti saluto, sempre fraternamente con tanta cordialità e stima. A presto!

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, martedì 11 luglio 2023 ore 06.38 – Da oltre 55 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. Le foto sono state prese dal web.