Caro Tito, nelle località turistiche marine, lacustri, montane così come nei borghi e nelle città d’arte si stanno completando le cosiddette “pulizie di primavera” in attesa dei turisti … ospiti sempre graditi, specialmente quelli più affezionati. E, si sa, quando abbiamo ospiti, pure noi cerchiamo di abbellire le nostre case, migliorandone il decoro e la gradevolezza.

Il turismo tende così a fare bella figura, allo stare bene il più possibile, auspicabilmente a 360 gradi. Tende all’Armonia delle persone e dei territori. E’ l’esatto contrario della guerra che provoca soltanto, lacrime, sangue, morti e distruzioni. Rancori e vendette. Mentre il turismo tende al benessere totale, addirittura a struggenti ritorni ed amori. Agli affezionati, appunto.

Le località turistiche si danno da fare pure con manifestazioni ed attrazioni davvero originali che possano stupire semplici visitatori e vacanzieri di più lungo corso!… Oltre al benessere psico-fisico, quello estetico è uno dei primi vantaggi del turismo sia per chi arriva e sia per gli stessi abitanti di quel luogo!… E poiché il turismo ha bisogno di buona Cultura e di buone maniere … ecco che ogni borgo, ogni città, ogni località cerca di dare il meglio di sé.

Il turismo, quindi, giova a tutti o quasi, sicuramente alla stragrande maggioranza delle comunità che lo praticano. Specialmente se con grande qualità ed intelligenza.

Dal 1967 (da quanto avevo 17 anni) sono impegnato nell’Armonia del turismo, ovunque la vita mi abbia portato … da Badolato (il mio paese natìo) fino all’Alto Molise (mio luogo d’esilio) e, adesso, pure a Vasto Paradiso.

Però mi accorgo sempre di più che l’Armonia del turismo di qualità viene disturbata dalla corsa alla speculazione e al profitto troppo esagerato, senza adeguate risorse per migliorarsi. Il Turismo, che dovrebbe essere come una specie di “zona franca” e “oasi di gentilezza”, subisce miopìe ed egoismi assai controproducenti con riverberi negativi pure sull’economia oltre che sull’immagine.

1 – CON IL TURISMO AIUTIAMO LA PACE NEL MONDO

Poi, nella primavera del 1982 ho proposto ed ho realizzato il depliant a colori di 8 pagine (formato A4) per l’associazione turistica Pro Loco del mio paese natìo, con l’intitolazione “Badolato 4 dimensioni: mare, collina, montagna e lago”. Con il medesimo titolo ho curato pure un opuscolo turistico per il Comune, di cui ero bibliotecario, facendolo firmare da Antonio Gesualdo, storico locale: 32 pagine a colori e 16 “pagine gialle” (mie) per fare orientare i turisti in zona.  Sull’ultima pagina del depliant della Pro Loco ho evidenziato la frase << CON IL TURISMO RAFFORZI LA PACE NEL MONDO >>. Infatti, il turismo ha bisogno di pace, di tranquillità, di un clima favorevole il più completo possibile. Quindi, più c’è turismo, più c’è pace e viceversa… più c’è pace e più c’è turismo.

E poiché l’esercizio del “turismo” è sempre utile incontro, solidarietà ed amicizia, adesso sarebbe opportuno aiutare l’Ucraina a riprendersi dalle distruzioni della guerra in atto, nelle regioni dove è possibile visitare con sicurezza. Così, alle ore 06.33 di venerdì 27 maggio 2022 ho inviato a numerosissime redazioni regionali e nazionali il seguente comunicato-stampa, intitolato << UCRAINA – PREPARARE UN TURISMO ETICO PER EDUCARE CONTRO LA FOLLIA DELLA GUERRA >>. Eccone l’intero testo nel seguente paragrafo 2.

2 – AIUTARE L’UCRAINA CON IL TURISMO POSSIBILE

C’è un turismo etico che educa. E’ quello che, ad esempio, porta le persone più sensibili e, in particolare, le scuole a visitare e prendere coscienza degli orrori delle guerre, delle persecuzioni, dei massacri, dei genocidi nel visitare i campi di concentramento nazisti. Così, per l’imminente stagione estiva, l’Università delle Generazioni esorta le Aziende che organizzano viaggi all’estero a realizzare apposite escursioni là dove possibile, proprio nelle città e nelle altre zone devastate dal passaggio dei combattimenti in Ucraina. Un pellegrinaggio fatto con pudore e amore, pure per evitare nel modo più assoluto che tutto ciò possa capitare a noi o a qualsiasi altro popolo!

 

Oltre a toccare con occhi e con mano le distruzioni e la barbarie di una folle guerra; oltre ad ascoltare le persone sulla loro tragedia, un tale turismo etico dal vivo è utile pure per mostrare affettuosa solidarietà al popolo ucraino così duramente colpito dalle atrocità inconcepibili sempre e specialmente in pieno 21° secolo e in un’Europa che si sperava avesse già superato alcune inconcepibili logiche appartenute ai secoli precedenti.

 

Inoltre, è un modo concreto, anche economicamente, di incoraggiare la graduale ripresa di una vita normale e di dimostrare la fratellanza umana e quell’appartenenza europea che è stato, pare, uno dei motivi per cui l’Ucraina è stata prepotentemente invasa violando il buon senso e, ovviamente, pure il diritto internazionale che dovrebbe garantire, sempre ed ovunque, l’integrità dei confini di ogni Stato. Archiviate le guerre del 20° secolo, avevamo fiducia che tutto potesse essere risolto con la diplomazia e le buone maniere, facendo tacere per sempre le armi. Invece bisogna ricominciare da capo pure con l’educazione alla pace e alla convivenza civile.

 

Insomma, per l’Università delle Generazioni ci sono innumerevoli motivi validi per visitare l’Ucraina in questa estate 2022, primo tra tutti il dare voce e forza alla speranza non soltanto per l’immediata e solida ricostruzione di tale nazione amica che vorremmo prima possibile nell’Unione Europea, ma anche per alimentare l’impegno di tutti affinché il mondo non veda più nemmeno da lontano una sola guerra ancora, cercando di disarmare gli animi esacerbati, gli egoismi e gli affollati arsenali. – stop –

 

3 – GRAZIE A CHI HA PUBBLICATO

 

Come spesso accade, il primo sito a pubblicare i miei comunicati-stampa è  << www.soveratoweb.com >> del direttore Simone Musmeci, che ringrazio pure qui, davvero tanto e di cuore! E per primo ha pubblicato pure la nota sul turismo possibile oggi in Ucraina. Ecco il link:  << https://www.soveratoweb.com/ ucraina-preparare-un-turismo-etico-per-educare-contro-la-follia-della-guerra/ >>.

 

Seguono: 2 – https://www.costajonicaweb.it/ucraina-preparare-un-turismo-etico-per-educare-contro-la-follia-della-guerra/ – 3 – https://www.gambatesanews.it/?p=69455 – 4 –  https://www.isnews.it/2022/05/27/turismo-etico-la-proposta-viaggi-in-ucraina-per-educare-contro-la-follia-della-guerra/ – 5 – http://www.preserreedintorni.it/ucraina-preparare-un-turismo-etico-per-educare-contro-la-follia-della-guerra/ – 6 – https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/37131-ucraina-%20preparare-un-turismo-etico-per-educare-contro-la-follia-della-guerra.

Ringrazio davvero tanto, con grande affetto e stima questi siti web, pure perché mi sono sempre vicini in quasi tutte le mie espressioni di comunicazione e di promozione sociale. In particolare, ringrazio ancora e sempre per la disponibilità dimostrata da te, caro Tito, e dagli altri tuoi colleghi direttori: oltre a Simone Musmeci, pure Vittorio Venditti, Pasquale Bartolomeo, Franco Polito, Lamberto Colla.

 

4 – IL NOME ITALIA FINISCE A RISATINE IN TV A LAMEZIA

Caro Tito, i vantaggi degli eventi e del turismo sembrano ovvi ed ogni occasione che si presenta potrebbe essere utile al proprio territorio. Purtroppo non tutti riescono a valutare bene quali proposte ed iniziative turistiche siano vantaggiose per la propria località. Infatti, come ti ho riferito al primo paragrafo nella lettera di lunedì 23 maggio 2022 ore 06.09 << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-400-tra-piccole-soddisfazioni-e-troppe-sofferenze-socio-culturali-la-vita-ancora-va/ >> l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme non ha recepito in modo adeguato e lungimirante la proposta di realizzare in quella Città la “Prima Festa del Nome Italia” per sabato 18 giugno 2022. Proposta che in un primo tempo aveva accettato concedendo pure la sala comunale per l’incontro. Poi chissà perché ha fatto marchia indietro. Tale eclatante rinuncia è stata evidenziata, con stupore e disappunto, pure da varia stampa calabrese e, in particolare, da un lungo articolo di Raffaele Spada sulla pagina 23 lametina del giornale cartaceo “Il Quotidiano del Sud” di martedì 24 maggio 2022 con il titolo << La prima “Festa del nome Italia” non si terrà a Lamezia >>.

 

Su tale controversa rinuncia, giovedì 26 maggio 2022 durante la trasmissione “Pronto Sindaco”, il primo cittadino avv. Paolo Mascàro è stato un po’ intervistato, un po’ sollecitato, un po’ provocato, un po’ assecondato, un po’ facilitato dalla giornalista Maria Chiara Caruso nello studio televisivo di “GloboTV Calabria 1”. In pari data, alle ore 21.59, da un amico mi è stato inviato il link dell’intera trasmissione << https://www.facebook.com/GloboTvCalabria1 >>.

 

Tale video dura circa 48 minuti. Tra il 31° minuto ed il 36° minuto i due (Mascàro e Carùso) si sono dilettati a fare sottile ironia (quasi uno sfottò) su me personalmente, sulla “Prima Festa del Nome Italia” e persino sulla proposta della statua al Re Italo, ma anche sul segretario cittadino del Partito Democratico, Gennarino Masi, che io non conosco e che, a riguardo, il 25 maggio 2022 aveva fatto pubblicare una nota stampa alquanto critica sull’arretramento dell’Amministrazione comunale ( https://www.lameziaoggi.it/lamezia-terme/2022/05/25/mancata-festa-sul-nome-italia-pd-lamezia-il-comune-deve-dare-un-chiarimento/ ). Altra nota di forte critica verso l’Amministrazione civica avevano fatto pubblicare lo stesso 25 maggio due esponenti del partito “Fratelli d’Italia” Rubino e Gianturco << https://www.lameziaoggi.it/lamezia-terme/2022/05/25/festa-del-nome-italia-gianturco-e-rubino-amministrazione-comunale-spieghi-dietrofront/ >>.

 

Non mi faccio risucchiare dai battibecchi partito-politico-amministrativi e/o dalle beghe tra personaggi, giacché mi limito solo a fare Cultura nel modo più serio e lungimirante che mi riesce e soltanto a favore del territorio e della gente. E non mi appassiona nemmeno polemizzare, a meno che non venga tirato dentro dai capelli e non ne possa fare proprio a meno. Solitamente chi trova tempo per polemizzare vuol dire che non ha tanta voglia di fare. E, comunque, toglie energie ai propri più seri impegni. Qui chiudo (per qualsiasi altra cosa possa sorgere da qui in poi) e mi limito, per completezza, a trascrivere i due messaggi che ci siano scambiati io e il sindaco Mascàro nella prima mattinata di venerdì 27 maggio 2022. E che io ritengo definitivi. Ogni cosa si commenta da sé. A buon intenditor … e per gli intelligenti bastano pochi elementi per farsi un’idea.

 

MESSAGGIO MIO AL SINDACO DI LAMEZIA TERME AVV. PAOLO MASCARO – ore 06.36 di venerdì 27 maggio 2022 

<< Caro Sindaco, buongiorno! Mi spiace che un argomento così serio come la festa del Nome Italia e il monumento a Re Italo sia finito a risatina. Un boomerang per Lei.

E lo sa bene. D.L. >>. MESSAGGIO DI RISPOSTA DEL SINDACO MASCARO – ore 07.10 – << Dispiace a me di aver dovuto leggere tante sciocchezze sulla stampa. Buona giornata. P.M. >>.

Ora, lasciamo decidere ai nostri Lettori se sono sciocchezze i contenuti dell’articolo il cui testo metto per intero nel seguente paragrafo 5 e che è stato proposto alla stampa calabrese con il titolo << Il comune di Lamezia Terme rinuncia alla “Prima Festa del nome Italia” che adesso avrà luogo a Squillace in estate >>.

Ringrazio anche qui le testate giornalistiche che lo hanno pubblicato, pure con una qualche evidenza e delusione. E assai amareggiato sono anche io per questo tipo di Calabria autolesionista che continua a sprecare occasioni preziose ma anche il senso del sé storico. Ecco il testo pubblicato da sette testate giornalistiche web calabresi nella giornata di lunedì 23 maggio 2022 e poi dal Quotidiano del Sud il 24.

 

5 – UN ESEMPIO DI CALABRIA AUTOLESIONISTA

Era stato un evento pubblicizzato ampiamente perché era ormai quasi tutto pronto. Infatti avrebbe dovuto svolgersi sabato 18 giugno 2022 la prima “Festa del Nome Italia” a Lamezia Terme (CZ) nella sala convegni che era stata messa a disposizione dell’Amministrazione Comunale la quale, diretta dal sindaco Mascàro avv. Paolo, in un primo tempo aveva aderito all’iniziativa promossa da un apposito Comitato formato, su input dell’associazione Calabria Prima Italia, dalla rivista “Lamezia Storica”, dal “Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia” di Squillace, dall’associazione culturale “Università delle Generazioni” di Badolato e dagli “Amici della Calabria” di Agnone del Molise.

Poi, lo scorso 30 aprile, pare per problemi sorti all’interno della Giunta, il Comune di Lamezia ha annullato la propria disponibilità ad ospitare questa “Prima Festa del Nome Italia” per la quale erano già state invitate le più alte cariche dello Stato, dei Ministeri, della Regione, delle Forze Armate, nonché la Prefettura, gli Enti e le autorità militari territoriali. Stavano per essere avvisate persino le Ambasciate e le associazioni degli emigrati e gli istituti di cultura italiana all’estero.

Così, Lamezia Terme ha rinunciato a scrivere una bella pagina della storia e dell’identità di sé stessa e della Calabria, dove il nome Italia è nato 3500 anni fa da re Italo (come affermano i più antichi storici e lo stesso Aristotele) proprio nell’Istmo tra i golfi di Lamezia e di Squillace. E sarà proprio l’Amministrazione comunale di Squillace a realizzare questo primo appuntamento per celebrare il nome Italia, come ha affermato l’assessore alla programmazione e al turismo, dottore Franco Caccia. Deve essere soltanto decisa la data, che quasi sicuramente sarà uno dei tanti giorni di più alta presenza turistica sul golfo jonico che ha visto nascere il nome Italia, uno dei più antichi del mondo per indicare una nazione, un popolo e poi uno Stato unitario.

La stessa associazione culturale “Calabria Prima Italia” il 14 marzo scorso si era fatta promotrice (ricevendo già significative adesioni) pure della idea di realizzare istituzionalmente una statua a Re Italo, fondatore della prima Italia territoriale e politica (specialmente con i “sissizi” cioè i pasti comuni). Una statua da erigere al centro della Cittadella Regionale di Germaneto di Catanzaro o in altro luogo idoneo a simboleggiare non soltanto la Calabria nel mondo come terra di nascita dell’Italia ma anche come emblema della prima vera Unità nazionale voluta dall’imperatore romano Augusto (63 a.C. – 14 d.C.) sotto lo stesso nome dalla Sicilia alle Alpi.

6 – LA CALABRIA DA INCORAGGIARE

Caro Tito, se c’è una triste Calabria autolesionista e persino suicida, c’è pure, per fortuna, una bella Calabria da incoraggiare. Come, ad esempio, quella di alcuni imprenditori che si fanno e ci fanno onore in Italia e all’estero con le loro splendide idee e con i loro prodotti di successo. E’ il caso, ad esempio, di Enzo Serra di Cosenza, creatore di “Qual’Italy”, che abbiamo incontrato per il suo “Amaro Re Italo” il 14 marzo 2022 nella << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-391-la-rinascita-della-calabria-eticaripassa-da-re-italo-e-dal-marketing-territoriale/ >> .

 

Ebbene, con un messaggio “whatsapp” delle ore 09.52 di sabato 28 maggio 2022, mi ha comunicato di aver vinto a Londra una medaglia d’oro lo scorso anno 2021 e, qualche settimana fa, due medaglie d’oro e due di bronzo nel concorso internazionale “World Liquors Awards”. Ci congratuliamo con lui e speriamo che le giovani generazioni possano seguire l’esempio di chi si dà da fare per sé stesso e per la sua Comunità. Lo stesso Enzo Serra intende pubblicizzare al massimo possibile, nel contesto del marketing territoriale a favore della Calabria, il suo “Amaro Re Italo” e si sta pure interessando per portare più adesioni (anche autorevoli) alla proposta di realizzazione della statua di Re Italo come emblema della più antica e migliore Calabria!

7 – ITALIA NATA NEL SOLSTIZIO D’ESTATE

Si dice che Roma sia nata il 21 aprile del 753 avanti Cristo. La data è simbolica come la leggenda della Lupa e dintorni. Ovviamente, si sente l’esigenza di avere una data di inizio per tutte le cose come per le persone. Così per la nascita dell’Italia e per il suo Nome. Se Roma è nata in primavera, l’Italia non può che essere nata nel solstizio d’estate, nel giorno più lungo dell’anno. Non a caso avevamo indicato in sabato 18 giugno 2022 la prima data della “Festa del Nome Italia”. L’Istmo di Squillace-Lamezia è nel profondo Sud dove l’estate mediterranea si esprime nel suo più meraviglioso e completo splendore. Volendo, gli storici potrebbero pure ipotizzare anche l’anno di nascita, basandosi sulle “16 generazioni prima della guerra di Troia” (come attestano alcuni storici antichi). Comunque, a parte il contrattempo avuto con il Comune di Lamezia, spero che le prossime edizioni della “Festa del Nome Italia” possano svolgersi veramente ogni 21 giugno. Una data che qui da noi potrebbe segnare pure l’inizio ufficiale della “stagione estiva” e turistico-balneare.

 

Un altro esempio di luogo di nascita di una Nazione (celebrato anche turisticamente) ci perviene dal Portogallo, come descritto in  << https://en.wikipedia.org/wiki/Guimar%C3%A3es >> e riguarda la città di  Guimarães, la quale (sita al nord, vicino Braga) ha una significativa importanza storica a motivo del ruolo che ha svolto nella fondazione del Portogallo. Tale città, infatti, è indicata come il “luogo di nascita del Portogallo” o “la città culla” (Cidade Berço in portoghese) perché è opinione diffusa che il primo re del Portogallo dal 1139 al 1185, Alfonso Henriques sia nato lì, e anche a causa del fatto che la battaglia di São Mamede – che è considerata l’evento seminale per la fondazione del Regno del Portogallo – fu combattuta nelle vicinanze.

8 – SPOT PER BADOLATO SUL FURGONE

Quando si ama, si trova sempre il modo ed il tempo per dimostrare il proprio amore. Come questo camionista che ha pensato bene di pubblicizzare “Badolato borgo incantato” evidenziando su una parete del proprio furgone una bella foto dell’antico paese adagiato dolcemente come un presepe sulle colline delle Pre-Serre joniche. Lo scorso giovedì 26 maggio, un’amica mi ha inviato questa foto (scattata in autostrada da altri) ed io l’ho immediatamente fatta girare a tutti i miei contatti badolatesi nel mondo. Bellissima idea. Da imitare!

Ritengo di potermi ritenere soddisfatto, anche a distanza di parecchi decenni, poiché ho fatto pure io la mia buona parte nel suscitare tanto amore per Badolato fin da ragazzo, con le mie tante iniziative … in particolare con la nota vicenda “shock” di “Badolato paese in vendita” con cui ho rilanciato i migliori sentimenti per quel borgo che stava per essere dimenticato persino dagli stessi badolatesi emigrati o semplicemente trasferitesi in Marina. Così sono assai lieto che il “Team don Pasquale” porti in giro per l’Italia e pubblicizzi con il proprio furgone il “borgo incantato” di Badolato. Un modo originale di amare il proprio paese. Bravissimissimi!

 

Mi auguro che altri prendano esempio da questa bella iniziativa del furgone-spot e che si possano moltiplicare gli attestati d’amore non soltanto verso il borgo di Badolato. Infatti, sarebbe opportuno che tutti i calabresi vogliano ornare di bellezze territoriali i propri furgoni, camion, autobus o qualunque altra superfice ambulante affinché la più bella Calabria possa essere pubblicizzata in tutta Europa. Esaltiamo ovunque le nostre bellezze, non soltanto per farci conoscere ed attrarre turismo, ma anche per contribuire così alla pace e all’amicizia tra i popoli.

9 – SALUTISSIMI

Caro Tito, spero tanto tanto tanto che in tutto il mondo il turismo prenda il posto delle guerre, delle malattie e delle altre cose brutte che fanno soffrire l’Umanità.  Il Creato, il Mondo, la Natura sono stati fatti per bearci, per il benessere e per l’Armonia. Lavoriamo tutti affinché il nostro pianeta sia sempre migliore e in salute, ma anche perché il turismo diventi un diritto di tutti. Più turismo, più pace, più benessere, più bellezza, più decoro, più Armonia. Viva il turismo, dunque!

Un pensiero, infine, pure all’imminente “Festa della Repubblica” del 02 giugno. Non dimentichiamoci mai che, grazie alle generazioni che ci hanno preceduti, finora sono stati 76 lunghi anni di pace, di libertà e di progresso economico (nonostante tutto, se si pensa a come era malridotta l’Italia ereditata dal regime fascista-savoiardo). Difendere tale patrimonio intergenerazionale di democrazia (nonostante i suoi difetti da cui si deve migliorare) è obbligo di tutti, indistintamente noi tutti. Nessuno escluso.

Grazie per questa “Lettera n. 401” mentre la “Lettera” per Pietro Borraro che, come annunciato, avrebbe dovuto essere pubblicata adesso col medesimo numero è slittata ed avrà il 402, al prossimo appuntamento. Cordialità,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, lunedì 30 maggio 2022 ore 07.07 – Dal settembre 1967 il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. Le foto sono state prese dal web libero oppure mi sono state fornite dagli interessati.

 

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