Caro Tito, lo scorso 4 ottobre 2021 questa nostra rubrica ha compiuto nove anni esatti di intensa e continua attività con 352 “Lettere” in totale. E sono assai lieto che abbiamo trascorso tale compleanno con un omaggio a don Adamo Castagnaro, parroco di Conflenti dal 1976 (pure Lui un bel record di fedeltà alla sua Missione e alla sua Comunità). Forse niente avviene a caso o per caso. Probabilmente un personaggio più significativo (almeno per i valori etici, morali e di gentilezza che rappresenta) non avremmo potuto incontrare in occasione del nostro nono compleanno con il “battesimo” del decino. Finora ben 39 “Lettere” in media all’anno. Una bella tenacia, nonostante tutto, sulla norma delle 52 settimane/anno.

Quanti temi e quanti personaggi descritti! Una galleria ed un archivio che alcuni ritengono assai considerevole (se non altro per il numero, che appare cospicuo, ma spero pure per la … qualità). E questo anche e soprattutto grazie alla tua tenacia di Direttore di questo “bel sito” www.costajonicaweb.it! Grazie!… e grazie, davvero di cuore, anche ai nostri “Lettori” specialmente a quelli più affezionati e fedeli!… Ancora di più a coloro i quali si prendono cura, tempo e briga per riscontrarci!… A volte persino in modo lusinghiero!… Ho sempre detto che il più vero “salario” di noi volontari è la benevolenza altrui, unico vero conforto e soddisfazione.

1 – MARE JONIO MIO QUINTO NONNO

Come già sai (per averlo scritto più volte) sono nato ad appena 200 metri dall’onda del mare Jonio di Kardàra di Kalabria. E sono convinto che al primo vagìto (in piena notte, nel silenzio più assoluto) le mie orecchie abbiano sicuramente percepito almeno due suoni o rumori: quello del mare di marzo e quello dei treni, essendo i binari posti ad appena 7 metri dalla camera da letto dei miei genitori dove sono venuto “alla luce” di un umilissimo lume a petrolio. Poiché fino ai 12 anni (cioè, fino a quando nel settembre 1962 non mi sono trasferito dalla “campagna” in “città” a … Badolato Marina) ho sempre trascorso i nove mesi scolastici senza poter in pratica giocare con altri coetanei, in quanto il casello ferroviario dove abitavo distava oltre un chilometro da dove c’erano gli altri bambini, in particolare i miei compagni di classe. Andare da loro nel pomeriggio era una eccezione. Quindi, per nove mesi (da ottobre a maggio) i miei unici compagni di giochi erano un meraviglioso cane-lupo o “pastore-tedesco” (cui veramente mancava la parola), il mare (Jonio), l’infinita Armonia del Creato e la mia fantasia.

Da allora ho sempre considerato il mare (Jonio) come un mio quinto nonno che mi raccontava storie e miti. Poi d’estate però vivevo con euforia questo tratto di mare a Kardàra con molti altri bambini, cioè i figli di quei contadini che dal borgo di Badolato venivano, per tutta la stagione, a coltivare gli orti per venderne i frutti; e con i pescatori siciliani della provincia di Catania che, a centinaia di lampare notturne (luccicanti come le stelle sul mare) “parcheggiavano” le loro barche sulla nostra riva per un fronte spiaggia di un chilometro circa. Che infanzia semplicissima e meravigliosa che sta alla base della mia Wita!…

Quando nell’ottobre 1970 sono andato via quasi definitivamente (per frequentare l’Università di Roma e poi per altri motivi di lavoro e matrimoniali), ad ogni ritorno andavo prima a salutare il mare e soltanto dopo a casa dei miei genitori. Questo sempre, sempre, sempre. Così, quando ripartivo. L’ultimo saluto era per il “mio” mare. Per questo mio quinto nonno. Perciò, caro Tito, puoi immaginare come e quanto mi sia il mare, in particolare questo mare e, in modo più assoluto, il tratto di mare di Kardara, dove ancora c’è tutta la mia stupenda infanzia. Molte volte ho atteso l’arrivo dell’anno nuovo (da solo o in compagnia) proprio in riva alle sue onde, mentre il Golfo di Squillace esplodeva di luci in tutta la sua magnificenza. Ah, il mio mare Jonio!!!…

Per me personalmente, il nostro Jonio è sempre stato il mare delle meraviglie, della magia ma anche del sudore di chi ci lavora, ma anche delle lacrime di chi ha perso qualcuno tra i suoi gorghi (ho visto alcuni cadaveri spiaggiati, pure di giovanissimi). Tuttavia, il mio ricordo è legato ad un mare gentile e suadente, proprio come un nonno. Il mio quinto nonno. Non so fare a meno del mare ed anche per questo (nonostante la vita mi abbia portato, paradossalmente, al centro delle più alte montagne appenniniche molisane-abruzzesi) ho sentito il bisogno di un piccolo nido sulla scogliera (come quello dei gabbiani) che mi facesse vedere ed ascoltare il mare 24 ore su 24. Una beatitudine paradisiaca! Realizzando così, nel concreto mio quotidiano, quei versi di “Tedio” nella raccolta del 1967 “Gemme di Giovinezze” che dicono: << Fuggire dove l’eco / di questa vita / si perde e non giunge… / Fuggire / in quell’angolo / di cielo / che offre l’infinito / e vivere, vivere, vivere / il mio granulo / d’eternità. >>

2 –  GIORNATA DELLA GENTILEZZA 13 NOVEMBRE

Caro Tito, il 13 novembre è giornata mondiale della gentilezza. Come ti ho appena raccontato, fin da bambino sono sempre stato sensibile alla gentilezza e, in particolare, all’Armonia. E (come ricorderai per averla sponsorizzata in <<  https://www.costajonicaweb.it/22113/ >>) da sabato 10 a domenica 18 novembre 2012  ho realizzato in Agnone (IS) e dintorni la “Settimana molisana della gentilezza” con lusinghiero successo.  Hanno partecipato parecchie associazioni molisane e numerosi sono stati gli esercizi commerciali che hanno praticato sconti (di almeno il 10%) su tutti i prodotti e servizi proprio in onore della gentilezza per ben 9 giorni consecutivi.

 

Novembre è, solitamente, un mese piuttosto stanco per i negozi. I quali, in tutta Italia (e altrove), farebbero bene a praticare sconti per movimentare la gente e i loro bilanci … con gentilezza. Ma questo è il lato commerciale (possibilmente saggio e non consumistico), immancabile o inevitabile, per una manifestazione che cerca di portare modi garbati o addirittura squisiti nella nostra vita di ogni giorno, per tutto l’anno e per tutti gli anni della nostra vita individuale, familiare e sociale!

Per me non c’è stato bisogno di sapere che a Tokyo nel 1988 fu fondato il Movimento per la Gentilezza e poi nel 1996 la Giornata Mondale della Gentilezza. La “Gentilezza” è stato il fondamento della mia educazione fin da bambino, non soltanto con le raccomandazioni, ma con l’esempio dei fatti, poiché il casello di Kardàra era (dal 1939 al 1962) la “casa di tutti” coloro che (contadini, operai, pescatori, viandanti, ecc.) gravitavano in quella zona rurale senza altra abitazione attorno per un raggio di un chilometro.

Inoltre, nel presentare, come Azione Cattolica, i risultati del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo per i paesi attorno a Badolato Marina, ho insistito molto sul valore della “gentilezza” (anche laica) come prima evangelizzazione. La mia vita è costellata di gentilezza. Quando poi il 25 ottobre 1991 sono stato assunto allo sportello dell’anagrafe sanitaria nella ASL di Agnone del Molise, ho cercato di accogliere tutta l’utenza con un sorriso ed una stretta di mano … fino al punto che io e la mia collega Maria Cristina Di Tella abbiamo deciso di offrire cioccolatini o caramelle a chi veniva allo sportello. Nel 1993 questo semplice atto di cortesia e gentilezza fu notato anche da taluna stampa nazionale (L’Indipendente) e regionale (Corriere del Molise) e poi dalla trasmissione televisiva “I fatti vostri” allora condotta da Fabrizio Frizzi su Rai 2.

Nel 2004 ho realizzato un concorso popolare per capire quale bar di Agnone fosse il più gentile. E quella volta hanno vinto le tre ragazze del bar dell’ospedale. Poi, nel 2012 (come ti ho accennato sopra) mi sono impegnato (con altri) nella Settimana Molisana della Gentilezza, dal 9 al 18 novembre. Un lusinghiero successo che, però, non ha avuto l’appoggio delle Istituzioni locali e anche per questo tale iniziativa non fu ripetuta, occorrendo molto lavoro per realizzarla e, purtroppo, si sa, si è sempre in pochi a sobbarcarsi gli impegni più gravosi, specie quando sono sociali (cioè di tutti e di nessuno). Comunque sia, ho dato (per l’ennesima volta) la dimostrazione che le cose belle si possono fare, basta impegnarsi un po’ di più nella vita di tutti i giorni, specialmente là dove è meno frenetica e si ha parecchio tempo libero!

3 – LA GENTILEZZA DI GENNY PASQUINO – GUARDAVALLE

Caro Tito, qualche giorno fa mi hai detto che Genny Pasquino (nella foto), creatrice e manager della “Biblioteca dei piccoli” di Guardavalle – CZ, avrebbe intenzione di celebrare la “Giornata mondiale della gentilezza” del prossino sabato 13 novembre 2021 con alcune piccole ma significative iniziative anche di tipo socio-pedagogico e promozionale per la nostra interzona.

 

Grazie a te, ho contattato la prof.ssa Genny, la quale mi ha informato sulle sue belle intenzioni. Due panchine da dipingere con il colore viola e/o iridato: una per Guardavalle Superiore ed una per la Marina. Poi, in collaborazione con il dirigente scolastico e i docenti, un concorso tra gli alunni delle scuole elementari e medie di Guardavalle che potrebbero realizzare, proprio sabato 13 novembre, un bel disegno sulla gentilezza, commentandolo con una breve frase quasi come una didascalia. Una giuria sceglierà i 13 migliori disegni per evidenziarli nel “Calendario della Gentilezza 2022”: un disegno per la copertina e uno per ogni mese i 12 disegni.

A tale iniziativa parteciperanno associazioni del territorio e spero che partecipi pure qualcuna di Badolato, come ad esempio la AOPT cui fa parte il dottore Guerino Nisticò, che tutti reputano la gentilezza e la simpatia in persona, sia quando d’estate gestisce il Lido Solesi e sia quando negli altri mesi fa da guida a coloro i quali intendano visitare il borgo di Badolato Superiore o partecipare ad escursioni nei dintorni o a quelle esperenziali dello “slow village” a misura di uomo e di natura. Poi, magari, Genny stessa ne farà un resoconto, dal momento che offri la collaborazione dell’Associazione MaryWebEventy al progetto e partecipi anche con CostaJonicaWeb.it (come sponsor) per darne bella evidenza e adeguata diffusione.

4 – JONIO UN MARE DI GENTILEZZA

Visto tutto questo mio immenso amore e devozione verso il nostro Mare Jonio (per me il “quinto nonno” … una vera e propria “persona” piuttosto che una immensa distesa di acqua), puoi immaginare quali e quante iniziative abbia fatto o tentato affinché la nostra costa o riviera jonica fosse la migliore possibile antropologicamente e socialmente, non soltanto quanto ad amenità e a godimento per noi nativi ma specialmente per i tantissimi altri che la scelgono per le loro vacanze. Ho fatto veramente di tutto e qualcosa di più significativo ti ho raccontato nelle mie “Lettere su Badolato” (giunte fino all’estate 1975 con la n. 36). Fin da quando (dal 1970 al 1974) ho fatto l’animatore al “Lido Delfino” di Antonio Criniti con il mio gruppo musicale “Euro Universal” prestandomi pure all’attiguo “Lido Due Ruote” di Mario Pansini.

Adesso il mio sogno sarebbe quello di realizzare una politica sociale fondata sulla gentilezza (in particolare turistica) dal siciliano Capo Passero (confine sud) fino alla Punta di Santa Maria di Leuca in Puglia (o Capo d’Otranto, secondo alcuni confine nord), passando dalla Calabria e dalla Basilicata. Quattro regioni che hanno la fortuna di avere il mitico Mare Jonio. E sarebbe il sogno del sogno, poi, poter fate tale politica sociale “Jonio mare della gentilezza” pure con le regioni della prospicente Grecia e la parte del sud estremo dell’Albania jonica.

 

Qualcuno (purtroppo non ricordo chi, poiché la lettura risale agli anni ottanta) ha detto che il Mare Jonio (al tempo della Magna Grecia) era come l’oceano Atlantico di oggi; che la Grecia era come l’Europa e le regioni joniche d’Italia erano come gli Stati Uniti di adesso. Sarà vero?… Il paragone è assai suggestivo. Certo è che questo nostro Jonio è stato mare di grandi civiltà e di continua connessione tra i popoli di tutto il Mediterraneo. E lo conferma pure l’ultimo ritrovamento subacqueo, quello di cui si parla in questi giorni nei mass-media, riguardante il carico di una nave inabissatasi nel Canale d’Otranto. E chissà quanti altri tesori sono nascosti nei suoi fondali, ancora più stupendi degli stessi Bronzi di Riace!… Segno di un’età dell’oro quale l’Umanità ha poche volte vissuto e solo in poche aree del mondo!

Dovremmo giungere, con tanto lavoro e sensibilizzazione collettiva, a far sì che tutte le coste del mare Jonio restino famose non soltanto per tutti questi segni di antichi miti e civiltà, ma soprattutto per l’accoglienza e la gentilezza permanente e ad oltranza. Anticamente l’ospitalità era sacra in questi nostri territori (e lo è ancora adesso, in genere, come il rispetto delle persone che vengono da fuori), però deve esserla pure adesso in tempi in cui per noi è questione di sopravvivenza oltre che di significanza e di civiltà!…

Tale è l’obbiettivo principale di questa operazione “JONIO UN MARE DI GENTILEZZA”. Dobbiamo far sì che chiunque venga in pace da ogni parte del mondo possa trovare il massimo del confort, dell’affetto e della disponibilità. E, soprattutto, possa immergersi nei significati di una delle civiltà più antiche e significative, suggestive ed importanti che siano mai nate al mondo! E noi tutti dobbiamo essere fieri ed orgogliosi di appartenere a questa Terra e a questo sogno che dura da quattromila anni! DOBBIAMO CREARE DEGLI AFFEZIONATI, non solo turisti fedeli. Amici del Mare Jonio (AMJ).

Ovviamente, in tale operazione dovrà essere attiva e presente la collaborazione corale, di tutti: dalla Politica (con la P maiuscola) alla Scuola, dalla Stampa agli Scrittori, dagli Artisti ai Contadini, dagli Artigiani alle Casalinghe, dai Commercianti alle Guide Turistiche e così via. Dobbiamo realizzare la RIVOLUZIONE DELLA GENTILEZZA JONICA! Personalmente ci lavoro da tanto, almeno da quando nel 1971 ero poco più che ventenne ed ho lanciato l’idea del Consorzio turistico e del Marchio collettivo della RIVIERA DEGLI ANGELI da Riace al fiume Coràce (alle porte di Catanzaro Lido), coinvolgendo pure i Comuni delle nostre Serre, cioè mare e montagna inserite poi, nel 1982 nelle 4 DIMENSIONI paesaggistiche ed antropologiche di mare, collina, montagna e lago. Ho scelto la dizione ANGELI non soltanto perché le parrocchie delle nostre nuove Marine hanno Angeli come patroni, ma anche per l’idea di “Paradiso” che gli Angeli portano con sé. Poi è nata pure l’idea di EDEN CALABRIA che ha il medesimo concetto. Un discorso ormai lungo mezzo secolo, 50 anni! Ci pensi?…

5 – LA RIVIERA DEGLI ANGELI

E, proprio nove anni fa (immediatamente dopo la descrizione di “Capo Sud” – altro mio cavallo di battaglia) ti ho raccontato, in tre puntate, il tentativo (boicottato da taluni politici, troppo settari e per niente lungimiranti) di realizzare LA RIVIERA DEGLI ANGELI da Riace al fiume Coràce, ovvero una denominazione turistica (ma anche sociale, economica, culturale, ecc.) di una zona che potremmo dire “omogenea” di un territorio che abbracciava pure le nostre montagne delle Serre, indispensabili nel rapporto, appunto, delle 4 DIMENSIONI naturalistiche ed antropologiche (descritte nel 1982 con due miei depliant, sponsorizzati dal Comune e della Proloco di Badolato): mare, colline, montagne, lago. Le puntate di riferimento (se qualcuno dei nostri lettori ha voglia di leggere o rileggere) sono dell’autunno 2012: n. 8 del 19 novembre, n. 9 del 26 novembre e la n. 10 del 03 dicembre (sempre su questo sito www.costajonicaweb.it).

 

Sulla scia di quella proposta nata in Badolato da una mia idea nel 1971 (proprio quando era appena iniziato il turismo di massa sulla nostra costa jonica) … per fortuna, circa quaranta anni dopo, alcuni giovani volenterosi hanno avviato l’associazione “Riviera e Borghi degli Angeli” che è molto attiva nel valorizzare questo nostro territorio da Riace a Squillace-Coràce, pure come Distretto Turistico.  Ma quanto tempo perso (oltre 40 anni) per colpa della politica miope e inconcludente. Spero tanto che questi giovani volenterosi (che io incoraggio al massimo possibile) riescano nell’intento di dare il loro meglio a questa fascia jonica che ha tanto bisogno di rilancio pure perché ha una propria splendida e antichissima identità e che merita una valorizzazione non solo mediterranea ma addirittura planetaria (visto il manifestarsi di numerosi interessi provenienti da altri continenti). Utilizziamo così al meglio la buona globalizzazione!

Sono stato poi contento che, negli anni novanta, della RIVIERA DEGLI ANGELI (Angeli che più gentilezza, tenerezza e sublimità non si può) se ne sia accorta la Scuola locale, attraverso la sensibilità umana – sociale e didattica della dirigente scolastica dottoressa Giuseppina De Vito, la quale ha fatto fare agli alunni esperienze conoscitive di Scuola-Territorio dedicate proprio a questa nostra fascia jonica indicata ed esibita proprio come “Riviera degli Angeli”. In sèguito è nata pure una Agenzia immobiliare con il nome di COSTA DEGLI ANGELI, con sede a Badolato borgo. Quindi, seppure a rilento sulla distanza dei 50 anni, qualcosa è stato recepito dalla mia idea e dal discorso iniziale della RIVIERA DEGLI ANGELI. E spero possa continuare bene e potenziarsi, magari nell’àmbito del progetto più esteso di << JONIO UN MARE DI GENTILEZZA >>.

6 – UN MARE DI GENTILEZZA DA RIACE A SQUILLACE-CORACE

Corace è (assieme al suo gemello Amato che sbocca sul mare Tirreno) il fiume della Prima Italia (o, se vogliamo, il fiume di re Italo e poi di Ulisse). Squillace pare sia stata fondata dallo stesso Ulisse o, comunque, è città del nostro Golfo e zona di nascita della Prima Italia (come affermano tanti storici antichi, tra cui Aristotele 384-322 a.C.). Comunque il fiume Coràce è praticamente parte di Squillace, se pensiamo che la Roccelletta (bagnata e delimitata proprio dal Coràce) è ancora denominata “Roccelletta del Vescovo di Squillace”. Riace è il paese dei Bronzi (e, quindi, della Magna Grecia, il periodo che viene ritenuto “eccelso” per la nostra Calabria e per tutta la costa jonica, dalla Sicilia alla Puglia salentina).

Comunque verrà coniugata o distinta, la denominazione DA RIACE A SQUILLACE oppure DA RIACE AL CORACE rima e suona bene pure per uno slogan come quello che intendo proporre per questa nostra zona, cioè UN MARE DI GENTILEZZA DA RIACE A SQUILLACE (o Coràce) nell’àmbito più generale di << JONIO UN MARE DI GENTILEZZA >>.  Ne ho accennato (finora in modo interlocutorio) al sociologo Franco Caccia, attivissimo e lungimirante assessore al turismo e alla programmazione del Comune di Squillace. Vediamo cosa ne penserà il neo consigliere regionale ed ex sindaco di Soverato, Ernesto Francesco Alecci, il quale con la sua recente elezione alla Regione Calabria dovrebbe essere il paladino di tutto il nostro comprensorio.

7 – LA FESTA DEL GOLFO DI SQUILLACE

Caro Tito, il mio immenso amore per questo nostro mare Jonio si è espresso finora in tante iniziative o semplici proposte che sarebbe bello ed utile realizzare. Come ricorderai, il 26 luglio 2020 hai pubblicato il mio suggerimento di realizzare LA FESTA DEL GOLFO (di Squillace e anche di Lamezia) per quanto riguarda la nostra zona di nascita della PRIMA ITALIA. Ma si potrebbero fare tutte le feste degli altri GOLFI del Mare Jonio, di tutta Italia e di tutto il Mediterraneo.

 

Come puoi notare, non manco mai di produrre idee di valorizzazione del nostro territorio. Basterebbe crederci un po’ per poter passare alla più utile ed esaltante azione! Con la gentilezza e le cose belle abbiamo tutto da guadagnarci!

8 – LA GENTILEZZA NOSTRO MAGGIORE VANTO

Per una zona come la nostra da Riace a Squillace/Corace (che vanta caratteristiche turistiche o che dal turismo intende ricavare buona parte del proprio reddito annuale) LA GENTILEZZA è o dovrebbe essere il primo prodotto da presentare in modo naturale come sarebbe giusto (o da vendere) a chi sceglie questo nostro territorio per le vacanze o per una residenza più lunga o permanente (come pare sia adesso la tendenza di persone o famiglie che amano la nostra “slow life” o a misura umana, calma, tranquilla e ricca di gusto e piacevolezze anche spirituali).

Personalmente, conoscendo poco gli altri paesi della costa jonica da Riace a Squillace, posso parlare soltanto di Badolato che, come in tutte le parti del mondo, presenta due facce contraddittorie: il turismo da rapina e il turismo gentile. Ma penso che, più o meno, la tendenza sia la medesima nella sostanza e negli atteggiamenti comportamentali.

 

Nel rimproverare ad alcuni un “turismo da rapina” in Badolato ho perso la voce e finito l’inchiostro della mia penna (dagli anni sessanta agli anni ottanta, cioè dalle prime manifestazioni del turismo di massa dalle nostre parti, di cui il “Lido Delfino” è la prima espressione concreta e visibile).  Taluni operatori turistici e commerciali pensavano di spennare i turisti come un pollo, per poter campare il resto dell’anno con quanto guadagnato (spesso azzardatamente) con i due mesi estivi di luglio ed agosto (quando la gente allora si poteva permettere vacanze più lunghe e spenderecce).

Ho cercato in tutto i modi di sensibilizzare tali operatori turistici-commerciali alla moderazione. Prezzi esosi erano praticati pure nell’affitto delle case, in un paese che era scarso a servizi generali per i turisti, a parte gli stabilimenti balneari. Chiese chiuse e senza una guida pure per descrivere i luoghi e per accompagnare le comitive. Mancanza di escursioni in montagna. Ho dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per ottenere dalle Autolinee Bressi di realizzare un collegamento estivo Badolato – Serra San Bruno e viceversa per permettere ai vacanzieri del mare l’accesso alla montagna e ai paesani di montagna godere del nostro/loro mare! Ho predicato ed insistito inutilmente per realizzare IL TURISMO DEGLI AFFEZIONATI e un’associazione/anagrafe degli AMICI DI BADOLATO per puntare sulla fedeltà del turista alla nostra zona!

D’altra parte, si manifestava sempre la proverbiale accoglienza del popolo di Badolato (quello che non aveva particolare interessi economici dal turismo). Accoglienza che poi si è ufficializzala a tutto il mondo con l’accoglienza dei profughi curdi sbarcati dall’Ararat nel 1997. Ad esempio, il turista era rispettato come, per antica e millenaria tradizione, da noi viene accolto e rispettato il forestiero. Ricordo che tanti turisti partecipavano persino alle serenate che solitamente venivano fatte di notte da gruppi di giovani sia a Badolato borgo che in Marina. In molte di queste serenate c’ero pure io e notavo come e quanto i turisti gradivano. Devo dire che questo aspetto delle serenate mi ha sempre commosso. Ed è proprio questo il miglior metodo per attrarre turisti … farli partecipi delle nostre usanze. Non a caso nel 1986 ho proposto di realizzare un vero e proprio FESTIVAL DELLE SERENATE (di cui è rimasto il manifesto cartaceo!). L’inserimento dei turisti nella vita delle nostre comunità è un “asso” e una componente insostituibile per un turismo più umano e sociale.

 

La stessa cosa ho cercato di fare qui in Agnone. Dove sono riuscito ad inserire dei turisti nella ‘Ndocciata, una manifestazione prima ad esclusiva esecuzione di agnonesi puro sangue. Così si agevola il vero turismo, far vivere al villeggiante (specie se assiduo frequentatore dei nostri luoghi) le nostre tradizioni popolari, le nostre specialità culinarie casalinghe e non soltanto da ristorante. Trattarli possibilmente da fratelli, come noi stessi.

Con tale metodo, alcuni hanno acquistato casa (indipendentemente e già prima dalla vicenda del “paese in vendita” 1986-88 e dell’accoglienza ai curdi 1997-2002) e si sono quasi fatti badolatesi. E costoro sono i più affezionati turisti o divenuti concittadini, la cui presenza è garantita, diventando lo “zoccolo duro” e la base del nostro turismo e (diciamolo pure) del nostro reddito non solo estivo, ma spesso per più tempo all’anno e, in alcuni casi, per tutto l’anno, poiché numerosi pensionati si sono trasferiti definitivamente da noi.

Quindi, investire in GENTILEZZA è la migliore garanzia d fedeltà al territorio (e al reddito da turismo). Bisogna essere un po’ più furbi … non a spennarli come polli (a volte pure con maniere sgarbate o poco civili) ma trattarli come amici o fratelli. A volte, trattando bene i turisti, questi si sono rivelati per qualche badolatese pure come aiuto a trovare lavoro o a sbrigare meglio faccende difficili. Con la gentilezza e l’amicizia si guadagna sempre! E’ la Storia, non è il mio parere o la mia visione delle cose. E’ la realtà!

D’altra parte, chi ha viaggiato per il mondo, specialmente nelle più note zone turistiche, avrà constatato come e quanto della gentilezza si riesca a fare un vero e proprio “business” (affare, investimento, conquista). E’ risaputo che con la gentilezza e il saperci fare con tatto e diplomazia si ottengono i migliori risultati nel commercio così come in tutti i settori della vita personale e della società. Con il saper corteggiare si giunge all’amore!

9 – MEDITERRANEO IN VENDITA

Caro Tito, sai bene che il 07 ottobre 1986 è iniziata ufficialmente quella mia vicenda di “Badolato paese in vendita” per combattere lo spopolamento che fa agonizzare e persino morire i nostri antichi borghi i quali hanno resistito per più di mille anni a tanti invasori e dominazioni, ma si stanno arrendendo alla cosiddetta “inciviltà industriale” che li ha svuotati ormai quasi completamente e in modo irreversibile se non ci diamo l’impegno di reagire e controbattere fortemente ed efficacemente! E con una controtendenza di civiltà basata sull’ecologia e … sulla gentilezza della vita umana e della natura! Perché la inciviltà industriale ha fame di Natura e di cose genuine, che noi (ancora ancora) possiamo dare!

 

Mentre già ero molto avanti nello scrivere questa lettera, su Google ho provato a digitare tutte le variabili della GENTILEZZA associata ai mari del Mediterraneo, quando ho incontrato l’articolo di Jurica Pavicic MEDITERRANEO IN VENDITA che ti allego ( http://letterainternazionale.it/ultimi-usciti/mediterraneo-un-mare-in-vendita-di-jurica-pavicic/ )  e che invito tutti i nostri lettori a voler leggere con calma, riflettendo molto su ciò che l’Autore descrive ed afferma. Non ti nascondo che ne sono rimasto impressionato … pur conoscendo molto bene tale problematica, non fosse altro perché ho cominciato a difendere (quando quasi tutti dormivano a riguardo) la nostra zona euro-mediterranea che presenta oltre 20mila borghi disabitati e destinati a morte certa se non realizziamo prima possibile la necessaria controtendenza.

I borghi spopolati sono un problema europeo, già affermavo, anzi gridavo, tramite la stampa e la TV, nel 1987 (ben 34 anni fa quando non se ne parlava o se ne parlava troppo poco, sottovoce, quasi con paura). Perciò, ognuno di noi si metta una mano sulla coscienza e capisca che abbiamo insieme l’obbligo di difendere non soltanto i nostri borghi ma una intera civiltà jonica e mediterranea che altri stanno mettendo in pericolo e fagocitando.

10 –  LA GENTILEZZA SALVERA’ IL MONDO

Caro Tito, solitamente si dice che “la bellezza salverà il mondo” … da una frase contenuta nel romanzo “L’idiota” (1869) dello scrittore russo Fedor Michaijlovic Dostoevskij (1821 – 1881), di cui nel luglio 2019 ho omaggiato la tomba nel cimitero Tichvin, al centro di San Pietroburgo, in Russia. Questo anno 2021 ricorrono i 200 anni dalla sua nascita. Altrettanto si potrebbe affermare per la gentilezza. Sì, la gentilezza salverà il mondo. Così come lo si potrebbe dire per la “tenerezza” e per tutti gli altri valori etici ritenuti “salvifici”. Sicuramente sono preferibili tale valori e sentimenti piuttosto che la violenza che devasta ed impoverisce l’Umanità. Come purtroppo assistiamo quotidianamente tramite stampa e telegiornali.

11 – COMINCIAMO CON L’ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO

Infatti, noi viviamo quotidianamente (oltre che storicamente) nella violenza fisica e verbale, più o meno grave. La sgarbatezza, poi, è all’ordine del giorno, persino in famiglia o nei luoghi di vita e di lavoro. Non siamo stati educati abbastanza né noi cerchiamo di educarci sempre più alla gentilezza, alla tenerezza o ai semplici modi cortesi, senza quella carica di violenza psico-fisica addirittura negli spazi di convivenza familiare, territoriale e sociale.

Purtroppo, non sono affatto educativi e nemmeno incoraggianti gli esempi che ci provengono (tramite giornali, radio, televisione e altri mezzi della comunicazione sociale) dai politici o da coloro che, governando il nostro Paese o ne sono classe dirigente e rappresentativa (ad esempio i VIP), dovrebbero dare il buon esempio di signorilità e correttezza (fair play). Ma è la cultura quotidiana che tende al grossolano e al volgare, persino nei sentimenti che almeno prima avevano una visione romantica e persino sacra.

 

Ad esempio, se ci fosse un Premio da dare alle persone più sgarbate che appaiono in TV, sicuramente lo vedrei aggiudicato a taluni esponenti politici (e/o loro fiancheggiatori) che quotidianamente ci massacrano con il loro linguaggio spropositato e inverecondo, non certo degno della carica e del ruolo che ricoprono. Ma l’elenco è, purtroppo, davvero assai lungo e penoso! Chi appare al pubblico (specialmente alla TV che viene seguita pure da bambini e da minori in genere) dovrebbe avere la buona creanza e coscienza di esprimersi degnamente, senza offendere le orecchie e la normale sensibilità delle persone! Tutte questi telecomunicatori dovrebbero frequentare una scuola di gentilezza e di garbatezza. La violenza verbale avvelena persone e nazione. Così non avremo mai un mondo gentile ed ecologico pure nel linguaggio.

Bisognerebbe lanciare una sfida a tutti coloro che appaiono in TV … che almeno sabato 13 novembre, giornata mondiale della gentilezza, tutti siano gentili ed evitino volgarità, polemiche e quanto possa urtare la sensibilità delle persone, specialmente dei bambini e degli altri minori, in tutti gli ambienti sociali. Vedrò di lanciare tale proposta. Ci stai, Tito?….

12- SALUTISSIMI

Caro Tito, speriamo che questa nostra esortazione alla GENTILEZZA possa sortire qualche buon effetto ed affetto. Noi ce la stiamo mettendo tutta, nel nostro piccolissimo possibile. Verificheremo. Chi vivrà vedrà!

 

Nel salutarti con questa “Lettera n. 357” ti do appuntamento alla prossima “358” sperando sempre e comunque in un mondo migliore, slogan come aspirazione “gentile” che appartiene ai meravigliosi e utilissimi anni 60 del secolo 20° appena trascorso, quelli che io e te abbiamo avuto la fortuna di vivere!

Cordialità, Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

Iter City, martedì 19 ottobre 2021 ore 05.08 (le foto sono state prese dal web, quella di Genny Pasquino porta la tua firma).

 

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