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Caro Tito, in questo mese di dicembre 2019 ricorre il trentesimo anniversario della prima “Festa del libro molisano e della comunicazione sociale” che, su mio progetto ed organizzazione, si è svolta con grande successo presso la Biblioteca Comunale di Agnone del Molise dal 16 al 30 dicembre 1989.

Tale manifestazione è andata avanti per quindici edizioni, rendendo la Città altomolisana una piccola capitale della editoria e della cultura non soltanto regionale ma anche delle province vicine. Su sollecitazione di tale evento la Regione Molise, prima assente, ha partecipato con un proprio stand al Salone del Libro di Torino.

1 – MOSTRA-MERCATO DEL LIBRO CALABRESE

Immediatamente dopo e per decenni, ho più volte tentato di proporre alla Regione, alle Province, ai Comuni più grandi e agli Editori più importanti della nostra Calabria una “Fiera” o “Festa” o “Mostra-Mercato” del Libro Calabrese inviando il mio progetto e i lusinghieri risultati dell’evento editoriale agnonese. Invano. Tanto è che la Calabria non ha ancora, mi sembra, una manifestazione sistematica annuale o periodica per evidenziare editori, autori (specie quelli che pubblicano a proprie spese), comunicatori, nuove tecnologie e strategie editoriali, ecc. Eppure la Calabria è da sempre un pullulare di iniziative editoriali, che avrebbero bisogno di una vetrina e di un coordinamento di massima valorizzazione.

2 – PROGETTO “UN LIBRO, UN ALBERO”

Adesso, pure a ricordo di quella bella iniziativa durata 15 anni, come l’Università delle Generazioni sto proponendo di realizzare a livello locale e possibilmente a più ampi livelli territoriali (magari nazionali) il progetto “Un libro, un albero” da realizzare con la collaborazione dei ministeri della Pubblica Istruzione, dell’Ambiente, dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole, dei Carabinieri Forestali, della Coldiretti, delle associazioni ecologiste come Legambiente, coinvolgendo le librerie, gli editori e tutto il sistema socio-culturale ed istituzionale italiano (Regioni, Province, Comuni, Scuole, Rai, Mediaset, emittenti e giornali locali, Pro Loco, Volontariato, Feste degli Alberi, ecc.).

2-libreriaSi tratta di dotare gratuitamente le librerie di numerosi alberelli (tratti di vivai pubblici e privati) che verrebbero donati a chi compra una pubblicazione a stampa o digitale con lo slogan “Un libro, un albero”. Lo scopo è quello di sensibilizzare i lettori a volersi rendere protagonisti della riforestazione e ripopolamento del territorio, pubblico e privato, con alberi capaci di ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere più pulita e sana l’aria che respiriamo. Tale iniziativa contribuirebbe, inoltre, ad abbellire il nostro ambiente quotidiano con più verde perenne.

3 – RIFORESTARE I TERRENI INCOLTI E ABBANDONATI

L’Università delle Generazioni intende, inoltre, rivolgere un appello a tutti gli Enti pubblici interessati affinché possano essere riforestati i terreni che risultano incolti oppure abbandonati e senza più proprietari (spesso a causa dell’emigrazione) o con proprietari irreperibili. Tale operazione potrebbe rientrare nel progetto di messa in sicurezza del territorio italiano contro frane, smottamenti, alluvioni ed ogni altro pericolo idrogeologico e paesaggistico.

4 – UN FIGLIO, UN LIBRO, UN ALBERO

La stessa Università delle Generazioni ricorda che un’antica prescrizione etica della religione orientale buddista Zen esorta a realizzare almeno tre cose altamente nobili nella vita: fare un figlio, scrivere un libro e piantare un albero.

3-libro-alberoRicorda, altresì, che esiste la legge (purtroppo molto disattesa) n. 113 del 29 gennaio 1992 secondo cui ogni Comune superiore ai 15mila abitanti dovrebbe mettere a dimora un albero per ogni nato entro un anno dal lieto evento, nel contesto del piano forestale nazionale.

5 – INUTILI CENTINAIA DI MILIONI DI ALBERI DI NATALE

Caro Tito, hai poi piantato un albero per il tuo primo nipote Leonardo?… Béh, se non l’hai ancora fatto, per penitenza devi piantarne almeno due!… E che fine fai fare al tuo albero di Natale?… Se è senza radici, diventerà inutile. Se ha le radici, puoi ripiantarlo stabilmente o riutilizzarlo ancora.

4-mondo-alberoPurtroppo, ogni anno, sono centinaia di milioni gli alberi di Natale inutilizzabili dopo le festività. Un patrimonio che va perso, sia economicamente che ecologicamente. Pure per questo viene raccomandato di utilizzare alberi con le radici, di modo che possano essere ripiantati, facendoli vivere ancora e ancora significando pure per la natura e per noi stessi, per ossigeno e bellezza.

6 – FESTA DEGLI ALBERI ED ALTRE INIZIATIVE

Caro Tito, sicuramente ricorderai le nostre “Feste degli alberi” quando, con la scuola (elementare o media) andavamo a mettere a dimora alcuni alberi in un posto indicato dalle Autorità locali per abbellire il nostro paese. Era una entusiasmante e significativa manifestazione.

5-alberello-in-manoAdesso che la coscienza ecologista è aumentata, ho notato su internet che si sono moltiplicate le iniziative a favore della “piantumazione” arborea come atto sociale che sia di prevenzione, di mitigazione e di maggiore ossigenazione ambientale. Gli specialisti affermano che un euro speso a prevenzione per la sicurezza del nostro territorio ne fa risparmiare 10 di emergenze o riparazione danni. Perciò, più piantiamo alberi e più contribuiamo a mettere in sicurezza le nostre zone.

7 – BUON NATALE 2019 E BUON ANNO 2020

Caro Tito, agli auguri di BUON TERRITORIO E BUON AMBIENTE aggiungo i rituali, ma sempre sinceri ed affettuosi AUGURI DI BUON NATALE 2019 E DI BUON ANNO 2020 a te e famiglia, a tutti i nostri Lettori e a tutto il Mondo.

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Alla prossima lettera n. 265. Cordialità,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it) Azzurro Infinito, martedì 10 dicembre 2019 ore 11,11 (le foto sono state prese dal web)

 

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