tito-e-leoCaro Tito, questa “Lettera n. 255” è dedicata, con gli auguri più fantasiosi ed affettuosi, a tuo nipote Leonardo che il 22 luglio 2019 compie un anno e, altresì, a tutti i bambini che saranno inevitabilmente il nostro Futuro. In un modo o nell’altro, volenti o nolenti.

Spetta a noi educarli per un mondo veramente migliore e senza lasciare nulla di intentato nella loro preparazione alla vita perché un domani siano splendidi giovani e poi persone adulte all’altezza delle grandi sfide che la globalizzazione, le continue trasformazioni e la conquista dello spazio impongono.

1 – A 50 ANNI DAL PRIMO SBARCO SULLA LUNA 1969-2019

1-titostagno_ruggeroorlando_neilarmstrongCon questa “Lettera n. 255” intendo pure ricordare e (a mio modo celebrare) la ricorrenza dei primi cinquanta anni dallo sbarco umano sull’unico satellite della nostra Terra, avvenuto alle ore 20,17 (UTC – Tempo Coordinato Universale) di domenica 20 luglio 1969 (ore 04,56 in Italia), rendendo omaggio pure a nonno Andrea Battaglia (nato a Badolato di Calabria il 25 marzo 1954 e fin da giovanissimo diventato lombardo di Calolziocorte, in provincia di Lecco, assieme ai suoi quattro fratelli). Come gran parte degli italiani (96% di share) stavo davanti al televisore a seguire il grande evento attraverso la trasmissione Rai commentata in diretta da Roma (Tito Stagno) e da New York (Ruggero Orlando). Memorabile, davvero!

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Andrea è stato un carissimo amico di adolescenza e prima giovinezza. Abitavamo nel medesimo rione della Maiolina a Badolato Marina, sulla stessa Via Pisani e sulla stessa fila di case popolari, a pochissima distanza dei numeri civici dispari. E’ uno di quegli amici che, strappati dall’emigrazione, mi manca tanto poiché abbiamo condiviso (così, semplicemente e sinceramente) quasi tutto ciò che i ragazzi possono condividere con slancio e lealtà. Ci siamo scambiate visite, io a Calolzio (abbreviazione di Calolziocorte , comune capitato prima in provincia di Bergamo, adesso in provincia di Lecco) e lui con alcuni suoi familiari qui ad Agnone. Ci sentiamo spesso in tutti i modi che oggi offre la tecnologia.

2 – LA LUNA DI ANDREA

Questa “Lettera n. 255” è dedicata pure a Giulia, cinque anni, unica nipotina di Andrea, il quale la coltiva proprio come un fulgido fiore, donandole anche l’affetto che nonna Nadia non le può dare. Puoi immaginare! Tra tante altre cose, Andrea cerca di donare alla nipotina anche le informazioni basilari sul nostro pianeta e sull’universo. Giulia è assai interessata all’astronomia. E Andrea le ha acquistato tutto l’occorrente adatto per la sua età … “Il mio cofanetto Montessori di astronomia”.

3-lago-di-como-visto-da-un-satelliteL’altra sera, martedì 16 luglio 2019 (tra le ore 22 e le 24 circa) c’è stata una bella ed emozionante eclissi parziale di luna e, ovviamente, Andrea (che suole fotografare spesso la luna) mi ha inviato tante foto (qui ne evidenzio solo alcune). Tutte belle. Le ha realizzate dal balcone di casa, lì a Calolzio, una amena e importante cittadina posta a pochi chilometri da Lecco, proprio sulle lussureggianti sponde dell’emissario Adda del lago di Como (ramo di Lecco).

Proprio qui, tra Calolzio e Olginate, il fiume Adda si allarga formando un piccolo ma leggiadro lago che ottimizza ed esalta ambiente e paesaggio. Più volte sono stato pure ad Olginate, negli anni settanta, quando ci abitava il mio fratello maggiore Vincenzo, che lavorava al vicino Tribunale di Lecco come ufficiale giudiziario, prima di ritornarsene definitivamente in Calabria con moglie e sei figli.

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Conosco bene questi luoghi, cari specialmente al grande scrittore italiano Alessandro Manzoni, che proprio qui fa iniziare il celebre romanzo dei “Promessi Sposi”.

Adesso, con i brani che seguono, ti voglio raccontare, in linea di massima, la vicenda di emigrazione dell’amico Andrea Battaglia al nord Italia, nella verde Padania, ai piedi delle suggestive Prealpi lombarde.

3 – LA DEPORTAZIONE DAL SUD AL NORD DI MILIONI DI ANDREA BATTAGLIA

Come tantissimi ragazzi, Andrea ha vissuto, felicemente e semplicemente, infanzia e prima adolescenza sulle rive dello Jonio, un mare che più di altri sa esaltare e riverberare, moltiplicandola, la luce del sole e della luna e persino delle stelle, pure attraverso gli antichi miti. Andrea è, quindi, un “marinoto-nato” … proprio come noi, caro Tito … ovvero un essere privilegiato che si è nutrito minuto per minuto di questa luce, dei colori e delle suggestioni che la sottendono. L’ambiente fa l’uomo! E in gran parte è vero, salvo eccezioni e condizionamenti imposti.

Infatti, finita la scuola media, Andrea venne cortesemente “deportato” in Lombardia dalla “Freccia del Sud” il lungo serpentone delle Ferrovie dello Stato fatto apposta allora (come tanti altri treni dai nomi allegri, fantasiosi ed evocativi quasi fosse una gita scolastica) per strappare al profondo meridione italiano “le meglio gioventù”. Infatti, intere generazioni furono costrette ad abbandonare i luoghi natii per “fecondare” (come afferma oggi il filosofo di Soverato, Salvatore Mongiardo, per gli effetti e gli affetti collaterali di ogni migrazione) regioni spesso inospitali per clima, natura, cultura, antropologia e sociologia.

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Allora c’era pure il “Treno del Sole” che, in verità, il sole se lo lasciava definitivamente a casa, al sud, poiché il lungo serpentone era abilitato unicamente a (de)portare quotidianamente al nord padano soltanto “gente nata tra gli ulivi … gente che va a scordare il sole” come evidenziava nella canzone “Il treno che viene dal sud” nel 1967 Sergio Endrigo (purtroppo anche lui poco gradito in una certa Italia come quasi tutti i profughi “veri italiani” provenienti dall’Istria nel dopoguerra). L’Italia ha tanti chiaro-scuri, a volte più scuri che chiari!

4 – LA FRECCIA DEL SUD E I TRENI DEL SOLE

Da lungimirante profeta quale era, Endrigo già allora nel 1967 aveva previsto con l’ultima frase della canzone il drammatico destino della nostra nazione quando dice: “Dal treno che viene dal sud discendono uomini cupi che hanno in tasca la speranza ma in cuore sentono che questa nuova bella società non si farà, non si farà!” (https://www.youtube.com/watch?v=GC6xAvfdvD4). Sud tradito anche al nord?!?… Itria tradita dall’Italia. Sergio Endrigo ne sapeva qualcosa sulla sua pelle, come Andrea, nelle proporzioni dei tempi e dei luoghi.

Andrea non lo lascia intravedere (taciturno e riservato come è di natura), ma si sente un uomo del sud tradito e bistrattato anche al nord. Ah se non fosse per l’antica saggezza e sopportazione mediterranea! … Chissà quanta amarezza ha provato Andrea quando ha saputo dalle cronache giornalistiche che nel dicembre 2011 (quasi 8 anni fa) sono state aboliti definitivamente dalle Ferrovie di Stato i percorsi diretti Nord-Sud e viceversa. E nel terzo millennio, addirittura, senza avere nemmeno una linea ad alta velocità, ferma (chissà perché?) proprio a Salerno, nella cui provincia, guarda caso, c’è Eboli dove – secondo il torinese Carlo Levi – Cristo si sarebbe fermato, però non si sa ancora se proveniente da sud o da nord!… Ma Cristo non era uomo del sud estremo? Si deve essere fermato risalendo la Penisola, spaventato da chissà cosa! Eh, forse, pure Gesù aveva le sue lune!

5 – SUD DERISO E SMEMBRATO E ADESSO TAGLIATO FUORI DA TUTTO

Dunque, Sud tagliato fuori dal resto di un Paese che avrebbe dovuto essere sempre più unito fin dal 1861. Sud, in pratica, tagliato fuori anche da un’Europa indecifrabile più ancora degli stessi governi italiani che si sono succeduti negli ultimi 158 anni, aberranti e totalmente persi (e il peggio si sta preparando ed arriverà presto)!… E invece … viviamo in un’Italia disunita, smembrata sempre di più e così tanto da non essere più un vero Paese. E si sente! Sud sedotto e abbandonato, sud spremuto come uno dei suoi limoni fino all’ultima goccia! Un limone utilizzato per la “grande abbuffata” di qualcuno.

6-foto-di-nonno-andrea-nipotina-e-mappamondo-x-luna-16-luglio-2019Quanti Andrea Battaglia adesso sono diventati nonni o addirittura bisnonni lungo i fiumi del nord, ma quasi sicuramente avrebbero preferito, in buona parte e in buona sostanza (visto e considerato poi come è andata), vedere crescere le proprie nuove generazioni accanto alle loro tormentate fiumare! Più umili e poveri, ma più liberi. Più sé stessi! Uomini e ulivi non sono adatti a vivere ovunque. Ma a dare manforte agli sfruttati e derisi, maltrattati e umiliati interviene (per etica matematica e naturale compensazione) la dignità ed il futuro delle generazioni. Si fa buon viso a cattivo gioco e si deve lasciare intendere che si è vista veramente la luna nel pozzo e che le lucciole sono veramente lanterne. Si sta al gioco dei secoli e alla ruota della vita. Prima a me poi a te, inesorabilmente!… Tutti perdenti, in fondo in fondo e alla lunga!

6 – IL NORD E’ UNA LUNA NEL POZZO

Oggi, dopo aver visto la luna nel pozzo come tanti altri, nonno Andrea guarda da Calolziocorte la luna vera, quella del cielo, che si appresta ad una ennesima eclissi con la terra. E deve spiegare alla nipotina Giulia (di appena cinque anni) il come ed il perché di tale fenomeno che anticamente spaventava i popoli mentre adesso è un emozionante spettacolo della natura. Anzi, di più, deve spiegarle quasi come una favola che proprio cinquanta anni fa c’è stato un uomo proprio sulla luna, così lontano da Calolzio dove, proprio cinquanta anni fa, è approdato nonno Andrea. Nonno Andrea è un altro tipo di astronauta! Il migliore!

7-copertina-il-mio-cofanetto-montessori-di-astronomiaGiulia è nella deliziosa età dei tanti “perché?” cui nonno Andrea, a volte, fa fatica a rispondere, poiché alcune di queste domande sono sì innocenti e spontanee ma sempre più spesso troppo ponderose da spiegare adeguatamente ad una bimbetta. “Ai bambini bisogna sempre dire la verità!” raccomanda alla figlia Debora. Così come nonno Andrea, quell’uomo venuto dal sud, forse non potrà mai far capire alla nipotina nata al nord che la luna somiglia proprio al nostro sud o ai sud dei sud del mondo, perché come la luna il nostro sud è satellite di un regno visibile ed invisibile del nord. Il Nord globale, rispetto al quale la stessa intera Italia rischia di diventare sud snobbato e perdente. Sarà arduo farlo capire, anche davanti ai libri di storia, quella ufficiale, quella che solitamente scrivono i vincitori. Infatti c’è persino chi dubita che l’uomo sia andato sulla luna! … E forse c’è da crederci visto e considerato come va quella parte del mondo!… Un po’ come le “Torri Gemelle” dell’11 settembre 2001 e di tanti altri eventi. Nessuna fiducia!

7 – NEIL ARMSTRONG E GIUSEPPE GARIBALDI

Potrà mai far capire a Giulia che l’astronauta Neil Armstrong, primo uomo “conquistatore” della luna, un po’ somiglia al nostro “eroe dei due mondi” Giuseppe Garibaldi, uomo conquistatore o primo traditore del nostro sud?… La vita al nord corre velocissima e le parole di nonno Andrea (troppo sagge per l’incosciente modernità che si autocelebra con i sempre più ambizioni grattacieli dei centri direzionali e con gli illusori boschi verticali) cadono nel vuoto come quelle di tutti i profeti di ieri e di domani. Quasi come a Babilonia.

8-foto-nonno-andrea-nipotina-e-mappamondo-16-luglio-2019-calolziocorte-lcAndrea Battaglia è a nord ma, paradossalmente, abita proprio in “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…” (A. Manzoni – I promessi sposi – incipit) … Sud, mezzogiorno, meridione … Davanti agli occhi di Andrea c’è sicuramente l’onda di quel ramo del lago di Como che, proprio a Lecco – Calolzio, volge a mezzogiorno … ma nel cuore di Andrea c’è ancora l’onda limpida e mitica del nostro mare Jonio. Ma “A sud delle cose” (come dice il poeta Pasqualino Bongiovanni di Lamezia Terme) si trova un altro sud e poi un altro sud ancora. Si è sempre più a sud o più a nord di qualche altro. Spesso persino di sé stessi! Ma dove è, caro Tito, dove è il necessario anzi urgente riequilibrio del mondo?… mandato in esilio come chi ne parla!

Pure per questo, tra i tanti commenti dei voli spaziali e della cosiddetta “conquista della luna” da parte degli Americani e la disfida con le altre potenze mondiali, abbiamo letto o ascoltato coloro i quali avrebbero preferito si fossero spese tutte quelle ingentissime risorse di uomini e mezzi per sconfiggere la povertà, arginare le malattie e le ingiustizie. Insomma e più semplicemente, un mondo migliore! E’ vero che la pur arida luna ci ha donato nuove tecnologie, ma l’umanità è purtroppo peggiorata nell’epoca dei viaggi spaziali. Etica o conoscenza? … Prima o poi nonno Andrea lo spiegherà alla nipotina più in là quando sarà in grado di comprendere i grandi interrogativi della vita umana e della Storia!… Chissà se Giulia vedrà un modo migliore?!?… quello che auspichiamo e per cui lavoriamo incessantemente, tra troppe negatività.

Intanto, come ti accennavo, nonno Andrea la sta coltivando con molta attenzione e, accortosi che il racconto sull’universo incanta la nipotina Giulia, le ha comprato “Il mio cofanetto Montessori di astronomia”. Chissà che, appassionandosi allo studio e alla conoscenza del firmamento, Giulia non diventi veramente una grande astronoma … o magari un’astronauta … o una scienziata da premio Nobel, benefattrice dell’umanità!

Chissà se i vostri rispettivi nipoti (il tuo Leonardo e la Giulia di Andrea) si incontreranno mai e se lavoreranno e lotteranno insieme per l’indispensabile ed irrinunciabile “mondo migliore”?!

Andrea ha acquisito ormai l’accento padano nella sua voce, ma ama usare ancora parole del sud, concetti del sud, sentimenti del sud. Evidentemente, in cambio del suo lavoro, il nord gli avrà pur dato tutto o quasi per sopravvivere piuttosto dignitosamente, ma, ad una certa età, è essenziale vivere di autenticità e verità ed è importante riprendersi almeno un po’ di infanzia e qualche valore di pregio che il frenetico nord non può riuscire a dare, suo malgrado, oppure ha dimenticato rovinosamente.

9-la-luna-di-andrea-pienaPer questa sete di verità, autenticità e di amore, solitamente i nonni sanno essere dolci, teneri, pazienti e accondiscendenti con i nipotini … amano ritornare loro stessi bambini, poiché l’infanzia è lo scrigno dalla felicità e, dopo tanta superba prosopopea ultra-modernista e globale, un bagno nel piccolo mare dell’umiltà e dell’infanzia può far molto bene. A tutti, indistintamente tutti! E, in particolare, quella dei nonni è l’età giusta per travasare verità e sentimenti alle proprie nuove generazioni, quali è difficile travasare quando si è ancora travolti dal quotidiano. I nonni hanno i tempi soavi della luna e come la luna giocano ad un nascondino tutto loro!

8 – LE LACRIME SEGRETE

Andrea (forse non dovremmo dirlo) ha lacrime segrete che non può far vedere a nessuno, né condividere con alcuno. E allora le fa vedere alla sua luna … che è la stessa luna jonica della sua terra, messa nel silenzio del suo remoto sud ma non sottratta alla propria mente e alla propria anima. Il sole padano non è lo stesso, ma forse la luna sì. E allora Andrea ha acquistato un’apposita macchina fotografica capace di vedere da molto vicino persino i piccoli crateri e quell’aridità che vorrebbe fotografare pure negli esseri umani.

Quando Andrea, cinquanta anni fa, ha preso la “Freccia del Sud” per andare a vivere per sempre al Nord, la luna c’era ed era piena quella notte, quasi a voler confortare, lenìre e seguire quell’umanità costretta a lasciare la propria terra. Oggi altra umanità è costretta, in un modo o nell’altro, a scappare dalla propria di terra, resa invivibile da un groviglio di egoismi e di violenze visibili ed invisibili. Implacabili. Disumane … “Se questo è un uomo”… direbbe ancora oggi il torinese Primo Levi.

10-eclissi-parziale-di-luna-16-luglio-2019-ore-22-30-23-30-foto-andrea-battaglia-da-calolziocorte-leccoSul Mediterraneo o lungo le altre rotte dei migranti della globalizzazione la luna è sempre la stessa ed accompagna i barconi nel miraggio d’Europa o i lunghi e stremanti cammini nella speranza degli impenetrabili States-fortezza che costruisce mura su mura, recinti su recinti tra cui s’imprigiona la stessa America!… Ma l’America del sogno americano non sa sognare alla luce della luna, trafitta dalla sua bandiera 50 anni fa. Sembra insensibile alle vicende umane, belle o brutte, la luna … ma non è vero! … Pure la luna ha una sua anima. “All’anima della luna!”… ha mai sentito dire o imprecato Andrea?

9 – CHI SULLA LUNA E CHI MIGRANTE

Cinquanta anni fa, tre astronauti andavano verso la luna, mentre Andrea e i suoi fratelli andavano verso un’altra luna, quella verde e padana. Qui hanno adattato le loro vite, anche coniugando i loro destini lontani con quelli vicini. Così, per la loro seconda e terza generazione, il sud lasciato da genitori, nonni o bisnonni è a malapena e soltanto un vago riferimento, una flebile eco o il luogo di una vacanza sempre più rara, poiché il mondo ha orizzonti più grandi da conoscere ed intraprendere. Ed ecco che ancora una volta la globalizzazione ci allontana dal sud con i suoi miraggi e le sue lune nel pozzo e le sue lucciole per lanterne.

11-primo-uomo-sulla-luna-corriere-della-sera-21-luglio-1969Andrea con i suoi potenti teleobiettivi (alcuni dei quali riesce ad utilizzare pure sotto la superficie del mare per scoprire un altro tipo di vita e di mondo da mostrare alla nipotina Giulia) cerca spesso di rendere vicinissima la sua luna, probabilmente una copia di quella più vivida del suo ex-sud. Ma a nonno Andrea non servono super-obiettivi per un’altra vicinissima Luna, la piccola Giulia, che ogni mattina accompagna alla scuola materna, dove va a riprenderla nel pomeriggio, dedicando a lei ogni possibile momento per travasarle ciò che va travasato tra le generazioni, etica e conoscenza, buon esempio e lungimiranza. Amore, soprattutto!

10 – VITA DA PENSIONATO

Ed evitando sempre di perdere tempo prezioso, Andrea si preoccupa di riempire come può, con i suoi interessi culturali (primo tra tutti la catalogazione delle sue innumerevoli foto), le ore rimaste a sua disposizione dedicandosi alla sana aggregazione con familiari, parenti ed amici e a quel po’ di volontariato che riesce ancora a fare, dopo quel tanto che ha fatto per quasi una vita. Tenacemente. Amorevolmente.

12-la-prima-foto-ufficiale-di-una-orma-umana-sul-suolo-lunare-20-luglio-1969-neil-armostrongInfatti, Andrea vorrebbe stare ancora sulle ululanti ambulanze del volontariato per portare soccorso persino sull’altra parte del lago di Como, quella ritenuta “nobile” o più esclusiva.

E’ accaduto spesso, a chilometri raddoppiati. Nottate faticose ma epiche e gratificanti per lui che, appena dopo l’alba, doveva comunque correre allo stabilimento per la sua consueta giornata di lavoro, dormito o non dormito.

11 – LA PICCOLA-GRANDE LUNA DI ANDREA

Andrea vorrebbe, vorrebbe fare un’infinità di cose per il prossimo, per la sua comunità. E’ un generoso, un altruista nato (come sanno essere spesso quelli del sud dal grande cuore) … ma non ha più il ruggito del leone della Magna Grecia, non ha più le forze per rispondere adeguatamente ai suoi tanti etici desideri. Così, le forze che gli restano, nonno Andrea preferisce dedicarle alla sua unica nipotina Giulia, alla sua piccola Luna, sperando che questa sua piccola Luna cresca (come si dice ancora nel suo dimenticato-indimenticato sud) e possa “andare avanti come e più del sole”! Cosa che auguriamo pure noi, tifando sempre per loro!

12 – SALUTISSIMI

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Caro Tito, noi, nati negli anni Cinquanta, ormai abbiamo (bene o male) vissuto a parte più essenziale della nostra vita, ma, come Andrea Battaglia (che ha nel cognome il senso della lotta fino all’ultimo respiro) siamo una generazione che non si rassegna affatto a fare il pensionato inoperoso.

Perciò, EVVIVA i pensionati che si danno da fare per le presenti e le future generazioni. EVVIVA le nuove generazioni di qualsiasi longitudine e latitudine! EVVIVA gli stakanovisti, nella consapevolezza che c’è sempre fin troppo da fare per rendere migliore il nostro ambiente e il mondo intero!

 Alla prossima “Lettera n. 256”. Buon compleanno a Leonardo e buona vita a tutti i Leonardo e a tutte le Giulie del mondo! Ciao,

Domenico Lanciano, Azzurro infinito, giovedì 18 luglio 2019 ore 01,32.

Le foto sono prese in parte dalle avute da Andrea Battaglia e in parte prese dal web.

 

 

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