LabDemNota diffusa da LabDem Messina: <<L’associazione Labdem aderente al PD nello stigmatizzare l’impossibilità oggettiva di una compiuta valutazione degli atti finanziari della Giunta Accorinti da parte del Consiglio Comunale essendo gli stessi, con una prassi di dubbia correttezza istituzionale, presentati in aula appena qualche ora prima dello scadere dei termini per la loro approvazione, evidenzia come, aldilà di ottimistiche dichiarazioni, la situazione economico finanziaria del Comune sia, sull’orlo del baratro.

La decisione adottata dal Consiglio Comunale con una variegata maggioranza, non può sollevare l’Amministrazione dall’obbligo politico, istituzionale e giuridico di chiarire pubblicamente i termini dei puntuali rilievi avanzati in merito al piano pluriennale di riequilibrio nella relazione della Direzione Centrale della Finanza Locale presso il Ministero dell’Interno, ed ancor prima dalla Corte dei Conti nonché le motivazioni tecnico giuridiche con le quali tali obiezioni si intendono superare per l’accoglimento del piano di riequilibrio medesimo.

L’Associazione Labdem aderente al PD, piuttosto che attardarsi sterilmente sulla iscrizione al partito dei favorevoli o dei contrari alla dichiarazione di dissesto, ritiene indispensabile un’operazione verità sullo stato economico del Comune per appurare se resta realisticamente percorribile la possibilità di riequilibrio nei termini richiesti dalla legge, o se al contrario, il Comune sia strutturalmente deficitario; conseguentemente ritardare la dichiarazione di dissesto non potrà che avere ricadute negative per la Città con piena responsabilità politico/amministrativa dell’Amministrazione Accorinti.

In proposito, suscitano allarme i pesanti rilievi della Commissione Ministeriale chiamata a valutare il piano di riequilibrio quali, tra i più rilevanti:

1) quelli relativi alla mancata sottoposizione al Consiglio comunale per il riconoscimento dei presunti debiti fuori bilancio, che non sono stati presentati in Consiglio per il riconoscimento, in aperta violazione di legge,

2) il mancato avvio dell’azione di responsabilità ai sensi degli artt. 191, 193 e 194 T.U. EE.LL. di cui alla L. 267/00 per i dirigenti e per gli amministratori che ne hanno reso possibile i debiti fuori bilancio;

3) la mancata approvazione dei piani consuntivi delle partecipate con l’acclaramento dei relativi deficit;

4) la mancata realizzazione dei conti consuntivi consolidati.

Tali aspetti peraltro, sono di particolare rilevanza posto che sugli stessi si sono già concentrate anche le attenzioni della magistratura contabile oltre che del Ministero.

Alla luce delle superiori considerazioni, nell’interesse della Città, si chiede che la Giunta renda noti non soltanto i rilievi operati dal Ministero, ma illustri pubblicamente e con la massima urgenza, considerati i termini a disposizione, le risposte e le scelte politiche che questa Amministrazione intende proporre.

Contestualmente si richiede al Presidente del Consiglio Comunale di convocare il Civico Consesso per un pubblico confronto su tali temi.>>

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *