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«Cosa accadrà il prossimo settembre, potremo riaprire la piscina?». A chiederselo, lanciando un vero e proprio «grido d’aiuto a Regione e Provincia», è Damiano Lagani, dirigente della Athlon, la società che gestisce l’impianto natatorio comunale di Isca. Il suo allarme consegue alle problematiche già evidenziate in passato dalla “Gazzetta del Sud” e rappresentate da una struttura che necessita di manutenzione straordinaria. «Nei mesi scorsi – spiega Lagani – il Comune ha presentato alla Regione una richiesta di finanziamento di circa 400mila euro, per rimettere in sesto la struttura. Non abbiamo, però, notizie sulla sorte di tale richiesta mentre è invece essenziale dare certezze a quanti sono interessati a fare sport da noi». L’impianto, aperto nel 2007, oggi ospita anche il corso per assistenti bagnanti (vi partecipano in 20), curato dal prof. Umberto Conforti della Fin (federazione italiana nuoto), con lezioni teoriche e pratiche in acqua e all’asciutto. «Ciò testimonia l’utilità della piscina ma oggi siamo con l’acqua alla gola – sottolinea ancora Lagani – in una situazione di stallo. Siamo entrati nel calendario della Fin ma non organizziamo gare proprio per via delle carenze esistenti; siamo a disposizione del comprensorio con eventi sportivi, sociali e culturali ma non veniamo calcolati dalle istituzioni locali e quelle superiori. Abbiamo molto apprezzato – prosegue – che il commissario straordinario Eugenio Pitaro e il sub commissario Armando Brescia siano venuti a conoscere la struttura e ne abbiano preso a cuore le sorti ma ci lascia basiti il silenzio degli altri enti locali. Con i Comuni vicini, infatti, si potrebbe creare una sorta di collaborazione». Ma il timore di Lagani è che la piscina non venga rapidamente messa nelle condizioni di rilanciarsi «e, allora, saremmo di fronte a un ennesimo fallimento della Calabria – afferma –. Ed è proprio per evitare ciò che ci appelliamo ancora una volta alla Regione e alla Provincia, affinché si impegnino a tutelare una struttura che può dare molto a questo territorio».

Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri

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