Messina. Di seguito l’interrogazione del Consigliere Dott. Angelo Burrascano:
- In data 08/09/2014 ho fatto protocollare un’interrogazione consiliare relativa alla circostanza che stipulare un contratto d’acquisto per gli autocompattatori , a ridosso della conclusione di un oneroso contratto per il noleggio di mezzi aggiuntivi, non abbia costituito un aggravamento del passivo di MessinAmbiente, e contestualmente, ho chiesto quali analisi economiche, finanziarie e patrimoniali sono state condotte dal Comune di Messina o da MessinAmbiente prima di procedere all’acquisto dei mezzi suddetti, quali fossero i dettagli e le condizioni del contratto di noleggio di mezzi aggiuntivi e dell’acquisto dei mezzi già usati per un importo di circa €. 400.000,00 nonché la documentazione relativa ai rimborsi spese e i compensi per Ciacci e i suoi collaboratori più o meno autorizzati dai soci.
- Purtroppo, amaramente, devo constatare che , dopo oltre quattro mesi , solo ora ricevo una nota da parte del liquidatore Alessio Ciacci che, in realtà, è priva di valore sia politico che sostanziale poiché insufficiente e dilatoria. Secondo quanto leggo, per l’acquisto degli autocompattatori, già usati, si é avuta semplicemente una trattativa privata con tre sole aziende, e pertanto si é elusa la normativa sugli appalti e sui servizi, dato che la trattativa privata é una deroga al metodo competitivo ed é un eccezione ai principi di libera concorrenza e par condicio dei potenziali interessati. Nessun cenno viene fatto circa l’instaurazione di apposito bando di gara ai sensi del D.Lgs. 163/06 né l’aggiudicazione effettuata con il criterio del prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 dello stesso D.Lgs , né che tipo di indagini di mercato siano state messe in atto.
- Francamente mi riesce difficile capire quale sia stata la motivazione di questa scelta a meno che non si consideri l’uso sistematico delle risorse pubbliche per fini privati , fattori che sopravanzano gli interessi dei cittadini messinesi.
- Tali irregolarità sono ancora più gravi ove si consideri che, per espletare il proprio mandato, il Sig. Ciacci per una singola cena di rappresentanza, in data 30/06/2014, ha speso €. 499,50, e più volte quest’anno, cifre superiori a €. 1.000,00 a titolo di spese solo per i mezzi di viaggio, per un importo complessivo di €. 12.477,18 che , sommato alle spese per ospitalità, pranzi e cene di rappresentanza, sommano un totale di € 23.196,02 nel periodo da marzo a novembre 2014. Tali somme non sono state motivate da richiesta sottoscritta dell’interessato contenente indicazioni complete ed esaurienti e comunque sufficienti a giustificare il tipo e l’entità della spesa
- Ciò non bastasse , anche i suoi numerosi collaboratori hanno percepito lo scorso anno lauti rimborsi, per viaggi , alberghi e ristoranti, per oltre €. 17.000,00. Di tali spese, però, il Sig. Ciacci non ha fornito alcuna documentazione né giustificazione nonostante esse siano state già richieste dalla mia precedente interrogazione. Perché tale silenzio? Che vantaggi ha avuto la Città di Messina dalla gestione Ciacci?
- E’ mio avviso che il Sig. Ciacci, essendo di nomina politica e non giudiziale, può compiere esclusivamente gli atti strumentali alla conservazione del patrimonio ed alle necessità inerenti alla liquidazione. Al contrario, il Sig. Ciacci, che dai superiori fatti potrebbe essere chiamato a rispondere del reato di peculato , continua a compiere atti tali da peggiorare il raggiungimento del risanamento delle posizioni debitorie e della conseguente tranquillità finanziaria di MessinAmbiente . Compito del liquidatore è , appunto, liquidare e chiudere la società: esattamente quello che non sta facendo Ciacci e, pertanto, ne chiedo formalmente la rimozione dall’incarico.
- Inoltre, il sottoscritto Consigliere ha appreso che è stato affidato alla Società Re-Sources S.a.s. di Torino, il cui socio è Raphael Rossi già collaboratore di Ciacci, l’incarico di supportare MessinAmbiente per “l’attuazione più rapida e completa delle decisioni strategiche assunte dal liquidatore”. Ho seri dubbi sull’utilità di tale “consulenza d’oro”, dato che, tale società, la quale dichiara di possedere comprovata esperienza, sebbene sia stata costituita solo il 28 Novembre 2014, graverebbe su MessinAmbiente per €. 31.000 e per solo 50 giornate lavorative, ovvero €.620 al giorno oltre IVA e spese di viaggio, vitto e alloggio per Rossi. Tali costi, a mio avviso, assolutamente fuori mercato, rappresentano delle vere e proprie “spese pazze” per una collaborazione che in questa fase è perfettamente inutile, in considerazione che molti lavoratori di MessinAmbiente ancora aspettano le spettanze arretrate.
P.Q.M. INTERROGA
il Sig. Sindaco, l’Assessore all’Ambiente, il Direttore Generale, in ordine a quanto esplicitato in premessa onde conoscere:
1) L’esibizione documentale giustificativa di tutte le pezze d’appoggio, gli scontrini, i titoli di viaggio del Sig. Ciacci e dei suoi collaboratori.
2) Chi ha concesso al Sig. liquidatore l’autorizzazione a spostare, dalle loro rispettive sedi di residenza , ben nove consulenti (o collaboratori) e chi ne ha autorizzato le relative spese anziché usufruire del personale già stipendiato in azienda?
3) Per quale motivo non è stato indetto un bando di gara ai sensi del D.Lgs. 163/06 né l’aggiudicazione effettuata con il criterio del prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 dello stesso D.Lgs per l’acquisto di mezzi autocompattatori , con relativi rimorchi, dalla Società “Adamoli S.r.l.s.” con sede in Goito(MN) e “Cosmari” con sede in Tolentino(MC) nonché dalla Ditta “Gullotta Giuseppe” con sede in Trappitello(ME), per l’importo complessivo di circa €.392.000,00?
4) Disporre la rimozione di Alessio Ciacci dall’incarico di liquidatore della MessinAmbiente S.p.A. con effetto immediato.
5) Quali e in che periodo sono state maturate le comprovate esperienze possedute dalla Re-Sources S.a.s.