Su iniziativa della Vice Presidente della Regione Antonella Stasi, condivisa con il Presidente Scopelliti, si è tenuto a Lamezia Terme un incontro sulla delicata questione relativa alla soppressione delle Province. Alla riunione hanno preso parte il Deputato Nicodemo Oliverio, i Consiglieri regionali Dattolo, De Masi e Sulla, i Presidenti delle Province calabresi Wanda Ferro, Giuseppe Raffa, Francesco De Nisi e Stano Zurlo ed i rappresentanti dei Comuni di Catanzaro e Vibo Valentia.

La Vicepresidente della Regione Stasi ha introdotto i lavori mediante un minuzioso resoconto del confronto avuto sulla questione con il Ministro Patroni Griffi dal quale, oltre alle forti preoccupazioni dovute all’accelerazione che il Governo sembra voler imprimere all’iter parlamentare, è emersa anche la quasi totale assenza di strade da percorrere per scongiurare il rischio della soppressione di due province calabresi. In particolare, la Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro ha chiarito alcuni effetti che tale provvedimento potrebbe causare al territorio calabrese, delineando una insostenibile drammaticità economica-finanziaria che, considerata anche la riduzione di trasferimenti statali attuali e quelli che stanno per essere realizzati agli enti superstiti, impedirebbe di svolgere le funzioni minime.

I presenti al tavolo, attraverso un documento sottoscritto all’unanimità, hanno voluto evidenziare quanto segue:

“Il percorso tracciato anche dall’ultimo Consiglio dei Ministri impone la necessità di istituire al più presto il CAL (comitato autonomie locali) e, in tal senso, giá da lunedì prossimo verranno messe in atto tutte le misure utili allo scopo. Frattanto però, poiché si è in presenza di un processo parlamentare che, in questa fase, sta per conoscere le sue sequenze decisive, si ritiene indiscutibile l’intervento di tutta la deputazione parlamentare calabrese in quanto, nelle apposite commissioni, è possibile ancora affermare, mediante la sollecitazione di talune incongruenze procedurali universalmente riconosciute, le ragioni che debbono indurre il Governo a recedere da una decisione penalizzante soprattutto per la Calabria.

Convinti di un immancabile e sollecito riscontro di tutta la deputazione regionale, gli intervenuti hanno deciso di proseguire in questa direzione, assai utile alla Regione, con una sistematica ed univoca azione”.

 Regione Calabria

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