“Quella di cui abbiamo appreso dalla cronache giornalistiche è l’ennesima tragedia della solitudine. Il corpo della nostra concittadina, ritrovato senza vita a Reggio Calabria, è l’emblema doloroso di quanto la solitudine possa uccidere. Anna era sola, una persona buona e generosa e, mi dicono, troppo ferita. Ha scelto forse di morire perché non riusciva a sopportare il peso insostenibile dell’abbandono. Tutto ciò non può lasciarci indifferenti, deve anzi farci riflettere per costruire luoghi di partecipazione e di condivisione nei quali la piaga della solitudine possa essere sconfitta. Proprio in virtù di questo, l’Amministrazione si impegnerà a onorare la memoria di Anna”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *