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È entrata nel vivo l’attività formativa dell’Unione dei Comuni del Versante Ionico per la realizzazione di cooperative sociali. Stratta di uno strumento che nelle intenzioni dell’ente intercomunale attualmente guidato dal presidente Domenico Criniti dovrà contribuire a modernizzare il welfare, promuovendo l’occupazione e creando una serie di servizi da dedicare in particolare alle fasce sociali più disagiate. Si stanno infatti svolgendo le sedute dedicate a coloro che hanno intenzione di cimentarsi in questo settore, per ottenere così un duplice risultato: dare vita alle cooperative e, al contempo, strutturare delle attività lavorative vere e proprie, promuovendo anche uno spirito imprenditoriale. Nelle sedute di formazione è stato distribuito del materiale esemplificativo agli aspiranti soci: modelli di businness plan, bozze di statuto e brochure informative. Ma, ovviamente, si è anche spiegato in cosa consistano le cooperative sociali, le loro differenze rispetto alle imprese e il loro possibile impatto costruttivo sul territorio. Da parte dei presenti, che hanno partecipato in un buon numero mostrando interesse e voglia di fare, sono state poste diverse domande in modo da avere chiaro ogni aspetto delle cooperative sociali. Dubbi che è stato necessario diradare anche in vista della prova scritta che si sarebbe tenuta di lì a poco, volta a valutare le conoscenze economiche degli aspiranti soci che in questo percorso, ovviamente, non sono stati lasciati soli ma, anzi, “accompagnati” singolarmente nella realizzazione di progetti e businness plan, in modo da far toccare loro con mano le eventuali difficoltà. L’Unione ha anche messo a disposizione di questo percorso alcuni fondi (derivanti da economie di bilancio) che saranno erogati a coloro che supereranno un test valutativo sulla conoscenza dell’argomento, sulle caratteristiche dell’imprenditorialità, verificandone anche le motivazioni, capacità e attitudine a svolgere questo lavoro. Il percorso proseguirà anche con attività di formazione per operatori socio-sanitari, in modo da comporre un quadro organico sul territorio, che potrebbe così arricchirsi di servizi essenziali.(f.r.)

Gazzetta del Sud del 17 maggio 2011

 

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