Il 17 maggio ricorre la diciassettesima Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, indicata nella sigla IDAHOTB (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), finalizzata a promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno in tutte le sue forme e in tutti i Paesi del mondo. Per l’occasione, il Comune di Messina, attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità, ha aderito in qualità di partner alla campagna di comunicazione promossa dalla Rete Re.a.dy con il duplice claim “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”. A tal fine, il Comune campagna nazionale promossa dalla Rete Re.a.dy e sostiene le iniziative intraprese dalle Associazioni locali della Comunità LGBT+. che si terranno lunedì 17, dalle ore 17 alle 19, a Piazza Unione Europea, rivolte a promuovere e sostenere la coscienza che riconosce l’identità sessuale e culturale di uomini e donne e la loro libertà di scelta, sia negli ambienti familiari che in quelli sociali e politici. A tal fine il Comune di Messina, in qualità di partner ha accolto la campagna di comunicazione lanciata dalla Rete Re.a.dy con il duplice claim “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio” e attraverso un visual che unisce la bellezza architettonica del Palazzo Municipale, il logo della Città e la bandiera arcobaleno intende manifestare l’impegno nel quotidiano volto a contrastare i discorsi d’odio – hate speech – e ogni forma di discriminazione di genere. Infatti, la campagna si articola su due canali, uno fisico, attraverso l’affissione di cartelloni e poster curati dalle Amministrazioni pubbliche; e uno digitale, attraverso la condivisione social di materiali a cui potranno partecipare anche cittadini e cittadine adottando per il 17 maggio una cornice per le foto profilo su Facebook (per partecipare basta tenere premuto sulla propria immagine di profilo, selezionare “aggiungi motivo”e cercare “READY 17 maggio”).

La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio del 2005, a 15 anni esatti dalla storica data nel 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quest’anno, inoltre, la Giornata ricopre un significato ulteriore per il Paese, essendo approdato al Senato il Disegno di legge “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. A partire poi dal 2018 la Re.a.dy, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali, che attualmente conta 210 partner, organizza in occasione del 17 maggio, una iniziativa congiunta fra i partner su un tema e uno strumento votato a maggioranza nell’Incontro Annuale della Rete.

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